Dal "Generale" a "Ultimo" passando per "Pavone": tra personalismi, soprannomi e errori grammaticali preventivi, "Giorgia" non resta sola
Sono decine i candidati e le candidate che si presentano alle elezioni europee sottolineando nella scheda il "detto" e "noto" che a volte sono necessari, ma altre sfiorano il ridicolo. E ce n'è in tutte le liste
Non c'è solo Giorgia Meloni detta "Giorgia", la scelta da "sorella del popolo", così come viene commentata la sua personalizzazione del voto europeo. La presidente del Consiglio è davvero in buona compagnia. Perché la sua iniziativa di far scrivere nella scheda solo "Giorgia", lanciata alla convention pre elettorale di Pescara (alla quale peraltro non ha partecipato Salvini ndr) non rimarrà solitaria. Sono tali e tante le inziative in merito che davvero finiscono per fare ombra alla scelta della premier. A cominciare dal candidato di punta della Lega, Roberto Vannacci, che sulla scheda comparirà come "Roberto Vannacci detto Generale", in onore al suo ruolo militare. Che peraltro lo inserisce il un ginepraio di polemiche - anche interne alla Lega - e denunce di incompatibilità, come nella circoscrizione Centro, territorio nel quale ha prestato servizio, e dove rischia l'ineleggibiltà.
Ma i gradi militari non finiscono con il discusso "uomo forte" di Salvini, perché anche Sergio De Caprio, ovvero colui che guidò la squadra che scorpì il covo e arrestò Totò Riina, nella scheda sarà detto "Capitano Ultimo" o "Ultimo" o "Capitano". L'ex generale dell'Arma dei carabinieri è candidato con il cartello elettorale "Libertà" che fa capo a Cateno De Luca.
Ma se storicamente ad aprire la categoria fu Giacinto Pannella detto Marco, che nella seconda metà del secolo scorso rappresentava quasi un'eccezione, oggi sembra essere il vezzo dei più. Letizia Maria Brichetto Arnaboldi, per esempio, comparirà sulle schede come "detta Letizia Moratti". L'ex ministra dell'Istruzione e già sindaca di Milano, vedova Moratti, è candidata con Forza Italia nella circoscrizione Nord Est. Alessandro Cecchi Paone detto "Cecchi" o "Pavone", fa la sua comparsa nelle liste di Stati Uniti d'Europa proponendosi anche con i soprannomi che gli vengono attribuiti alternativamente da amici e parenti.
Lo scrittore Nicolai Verjbitkii, noto Nicolai Lilin, è autore del celebre romanzo Educazione siberiana da cui Gabriele Salvatores trasse nel 2012 un fortunato film. Anche lui comparirà con lo psedudonimo che lo ha reso celebre, nelle liste di Pace Terra Dignità, la formazione politica promossa tra gli altri da Michele Santoro.
C'è chi previene gli errori grammaticali
Ma il lavoro per le tipografie di Stato che già sono al lavoro per stampare le schede elettorali non finisce qui. Nelle file di Fdi, oltre la detta "Giorgia", compare anche Piergiacomo Sibiano detto "Piga" e Salvatore Deidda detto "Sasso". In Forza Italia, che si presenta in lista unica con Noi Moderati, dà il meglio di sé Edmondo Tamajo, detto "Tamaio", ma anche "Di Maio", "Edy", "Edi" o ancora "Eddy": superlavoro per gli scrutatori dei seggi della circoscrizione Isole, che si dovranno misurare con il personaggio che tutte le prova per evitare strafalcioni ortografici che potrebbero invalidare il voto.
E questo pensiero preventivo deve aver albergato anche la mente di Marco Pacciotti detto "Paciotti" o "Marco" del Pd, Giusy Esposito che diventa "Giusi" (M5S) e Giuliana Fiertler, detta "Firtler", in lista con Alleanza Verdi Sinistra che schiera anche l'ex sindaco di Riace, Domenico Lucano detto "Mimmo". Ma le liste capeggiate dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e Caterina Chinnici nelle Isole, mettono in campo anche Antonio Cenini detto "Cenno", Francesca Salatiello detta "Fra". Monosillabi se ne trovano anche in Avs che candida Suad Omar Sheikh Esahaq detta "Su".
Non manca Schlein detta "Elly"
Nel Pd è la stessa segretaria a segnarsi nella scheda come Elena Ethel Schlein detta "Elly", ma c'è anche Brando Maria Benifei, "Brando" o "Bonifei" e Giuseppina Picierno detta "Pina". Tra i candidati degli Stati Uniti d'Europa compare la senatrice Raffaella Paita detta "Lella", Muharem Saljihu detto "Marco", Gerardo Stefanelli detto "Stefano", e Alessandrina Lonardo Mastella detta "Sandra Mastella": è la moglie dell'ex ministro Clemente. Nelle file di Azione di Carlo Calenda è inserito invece Gianni Palazzolo detto "Giangiacomo" e Daniela Gobbo che - anche qui il cognome del coniuge più famoso? - assume le sembianze di "Daniela Varedo".