Tiscali.it
SEGUICI

Via al duello tra Elly e Giorgia. La sinistra ha trovato il suo nuovo nemico: "Meloni ha superato il Cav"

La strategia potrebbe essere utile ad arginare Giuseppe Conte, alleato di Schlein, così da occupare il fronte sinistro della coalizione

Giuseppe Alberto Falcidi Giuseppe Alberto Falci   
La segretaria Pd Elly Schlein, al seminario dei deputati Pd a Gubbio, 19 Gennaio 2024
La segretaria Pd Elly Schlein, al seminario dei deputati Pd a Gubbio, 19 Gennaio 2024 (Ansa)

A Gubbio alle 11.30 di un venerdì di dicembre è partita la sfida di Elly Schlein. La segreteria del PD ha preso di petto il duello con Giorgia Meloni. Se la vuole giocare fino in fondo. Convinta che in questo modo possa monopolizzare il dibattito assieme alla rivale che risiede a Palazzo Chigi. Schlein contro Meloni, dunque.  Non certo a caso il manifesto che  la segreteria del Pd ha snocciolato ruota attorno a un concetto: «Meloni ha superato Berlusconi: questi attacchi al diritto di inchiesta nemmeno con l'editto bulgaro. Bisogna inventare altri tipi di editti, non so se editti ungheresi. Sono attacchi non degni di una democrazia». Insomma, per un pezzo del centrosinistra Meloni è il nuovo nemico, addirittura è peggio di quel Cavaliere che negli ultimi trent’anni è stato etichettato in senso spregiativo in diversi modi. Non è dato sapere se sia una strategia più utile ad arginare Giuseppe Conte, alleato di Schlein, così da occupare il fronte sinistro della coalizione. E non è dato altresì sapere se tutto questo sia poi funzionale alla vittoria. Di sicuro, un risultato sul breve «Elly» lo ha già ottenuto. Perché una volta sciolta la riserva sulla candidatura delle europee duellerà in tv con l’inquilina di Palazzo Chigi.

Il giurì d’onore

Già, Meloni. Ieri è stata ascoltata per oltre un’ora dal giurì d’onore della Camera dei deputati. E ha confermato quanto sostenuto in Parlamento, ovvero che Giuseppe Conte, nei primi giorni del 2021, diede l'indicazione di siglare le modifiche al Mes quando il suo governo era già in crisi, con la firma avvenuta a esecutivo in carica solo per gli affari correnti. Tesi  stamane ribadita da  Meloni, durante l'audizione davanti all'organo giudiziario chiamato dal presidente del M5s a valutare la correttezza di quanto sostenuto, appunto, dalla premier negli interventi del 12 e 13 dicembre, alla Camera e al Senato. Oggi Meloni volerà in Turchia, prima missione internazionale da presidente del G7. In quel consesso affronterà una serie di questione assieme ad Erdogan: la crisi a Gaza, il conflitto in Ucraina e le relazioni fra Ue e Turchia.

Il nodo candidature

Una volta rientrata in Italia, la premier dovrà prima sciogliere il nodo candidature assieme agli alleati che lamentano lo strapotere di Palazzo Chigi e di Fratelli d’Italia. Dopodiché potrà anche concentrarsi sul duello televisivo. Gli staff sono già al lavoro. Con molta probabilità si svolgerà a Raiuno, nel salotto di Bruno Vespa. Dalle parti di Palazzo Chigi si tiene il profilo basso e non si svela la strategia. Di sicuro la premier potrebbe tirar fuori dal cilindro una proposta economica sul modello degli 80 euro di Matteo Renzi delle europee del 2014.

"Non esiste una destra sociale"

Dall’altra parte del campo Schlein, da Gubbio - dove il Pd si è riunito due giorni per una serie di seminari -  ha lasciato intendere che non farà sconti al governo.  «Facciamo una riflessione su quello che sta facendo questo governo, non esiste una destra sociale, tutto quello che hanno fatto va nella opposta direzione, nella direzione di aumentare le diseguaglianze e schiacciare la povertà». Schlein è decisa a portare avanti la battaglia sul salario minimo, «una battaglia che è entrata nelle case e che ha fatto discutere nei luoghi di lavoro. Finalmente, in tema di identità, battaglie che tutti capiscono. Sul salario minimo ci siamo riusciti. Non dobbiamo mollare questa battaglia, dobbiamo con le altre opposizioni, trovare mezzi per portarla avanti. Non facciamo passare i mesi senza portare avanti questa battaglia». L’altro grande pilastro del Pd sarà la difesa della sanità pubblica, «che è sentita da tutti gli italiani e le italiane. Il governo ha ridotto la spesa sanitaria, possono raccontare tutte le balle che vogliono, ma la percentuale della spesa sanitaria rispetto al pil sta diminuendo. Siamo facendo un viaggio in ascolto dei lavoratori e delle lavoratrici delle sanità. Su questo continuiamo a insistere».

Decreti sicurezza

Capitolo migranti, anche qui altro colpo alla narrazione del centrodestra: «I decreti sicurezza di Salvini hanno prodotto insicurezza, la destra da sempre scrive normative che creano irregolarità. Oggi e domani nell'incontro al Nazareno ci occuperemo di come riscrivere la legge criminogena Bossi Fini». Non si sbilancia su quello che farà alle europee, ma è ormai evidente che manchi poco. Scioglierà la riserva nelle prossime settimane. Oggi però fa sapere che la cosa più importante è «il progetto, poi la squadra e per ultimo la candidatura». 

Gli attacchi al diritto di inchiesta

Tutto questo passerà da una campagna contro il governo e - come si diceva sopra - contro Meloni, l’avversaria. «Meloni ha superato Berlusconi: questi attacchi al diritto di inchiesta nemmeno con l'editto bulgaro. Bisogna inventare altri tipi di editti, non so se editti ungheresi. Sono attacchi non degni di una democrazia».  E l’avversario si dovrà mettere in questione su una questione su cui la destra non pronuncia la parola definitiva.  Tra  le proposte che il Pd dovrà «rilanciare e che dovranno andare avanti in Parlamento c'è quella per chiarire la disciplina per chi esalta le personalità, i metodi e i simboli del fascismo. Non dimentichiamo che c'erano delle nostre proposte depositate da tempo, a cui ha lavorato l'Anpi e che nascono dall'impegno delle associazioni anti-fasciste del Comune di Sant'Anna di Stazzema. Bisogna riuscire a dare il nostro contributo per chiarire la disciplina». Una mossa utile a mettere in difficoltà Meloni, proprio perché riguarda la destra di Fd’I e in particolare i movimenti extraparlamentari che si ispirano al fascismo.

Campagna elettorale

Insomma, saranno diverse le questioni attorno a cui ruoterà la sfida tra Meloni e Schlein. Un duello che si protrarrà per tutta la campagna elettorale e che di fatto polarizzerà lo scontro tra le due coalizione. Non ne è convinto Matteo Renzi che prende di mira la segretaria del Pd: «Giusto lottare contro il fascismo, sempre. Il fascismo oggi è quello dei terroristi di Hamas che uccidono civili israeliani e palestinesi. Ma per sconfiggere Giorgia Meloni non serve evocare il fascismo. Servono proposte alternative su tasse, sicurezza, lavoro. Serve il futuro».

Giuseppe Alberto Falcidi Giuseppe Alberto Falci   
I più recenti
Ramy, Schlein: il Pd condanna ogni atto violento
Ramy, Schlein: il Pd condanna ogni atto violento
Roma, al Cimitero Monumentale al Verano l'evento Figli d'Italia
Roma, al Cimitero Monumentale al Verano l'evento Figli d'Italia
Messa per Luca Palmegiani, Tajani: Una sala nella sede nazionale a suo nome
Messa per Luca Palmegiani, Tajani: Una sala nella sede nazionale a suo nome
Fi, messa per l'anima di Luca: Morte ci richiama a realtà più vera
Fi, messa per l'anima di Luca: Morte ci richiama a realtà più vera
Teleborsa
Le Rubriche

Alberto Flores d'Arcais

Giornalista. Nato a Roma l’11 Febbraio 1951, laureato in filosofia, ha iniziato...

Alessandro Spaventa

Accanto alla carriera da consulente e dirigente d’azienda ha sempre coltivato l...

Claudia Fusani

Vivo a Roma ma il cuore resta a Firenze dove sono nata, cresciuta e mi sono...

Claudio Cordova

31 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria Il...

Massimiliano Lussana

Nato a Bergamo 49 anni fa, studia e si laurea in diritto parlamentare a Milano...

Stefano Loffredo

Cagliaritano, laureato in Economia e commercio con Dottorato di ricerca in...

Antonella A. G. Loi

Giornalista per passione e professione. Comincio presto con tante collaborazioni...

Lidia Ginestra Giuffrida

Lidia Ginestra Giuffrida giornalista freelance, sono laureata in cooperazione...

Alice Bellante

Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli...

Giuseppe Alberto Falci

Caltanissetta 1983, scrivo di politica per il Corriere della Sera e per il...

Michael Pontrelli

Giornalista professionista ha iniziato a lavorare nei nuovi media digitali nel...