Tiscali.it
SEGUICI

Trovato l'archivio delle spie, presto gli interrogatori. I monitorati erano più di 800mila, tra cui alte cariche dello Stato

Sono stati fissati per giovedì prossimo, davanti al gip Fabrizio Filice, gli interrogatori di garanzia per i destinatari dei provvedimenti di arresto, ossia Gallo, Nunzio Samuele Calamucci, Massimiliano Camponovo e Giulio Cornelli, e per un poliziotto e un finanziere sospesi dal servizio

TiscaliNews   

"Sono più di 800mila le persone spiate" dalla Equalize, la società di investigazione al centro dell'inchiesta della procura di Milano che ha portato a smantellare una presunta associazione per delinquere finalizzata al dossieraggio illegale tramite l'accesso a più banche dati riservate. E' la tesi della procura di Milano. Il numero (800mila) compare in un'intercettazione presente negli atti dell'inchiesta. 

Le accuse

Stando a quanto chiarito, in relazione ai presunti casi di dossieraggio che riguardano personalità politiche, al momento tra le imputazioni, che figurano a carico della ipotizzata associazione per delinquere nella richiesta cautelare, c'è solo quella che riguarda accessi abusivi ai danni di persone vicine politicamente a Letizia Moratti, quando era candidata alle Regionali lombarde. Non ci sono imputazioni contestate allo stato, invece, sui casi ai danni di Mattarella, La Russa e Renzi, ma investigatori e inquirenti con le analisi sui dispositivi sequestrati, attraverso una maxi consulenza, cercheranno eventuali riscontri alle parole che emergono dalle intercettazioni.

Indagato Barletta, vicepresidente di Sea

Pierfrancesco Barletta, all'epoca dei fatti consigliere di amministrazione di Leonardo e attuale vicepresidente di Sea (entrambe le società risultano estranee ai fatti), risulta indagato per accesso abusivo alle banche dati nell'inchiesta di Milano sulla presunta associazione a delinquere per presunti dossieraggi illeciti che vede al centro del sistema la società Equalize. Gli atti di indagine che lo riguardano fanno riferimento a due presunte richieste di report con tanto di utilizzo di trojan, il sistema di intercettazione illegale che viene inserito nei cellulari o nei dispositivi informatici. Barletta si è autosospeso.

Sequestrato l'archivio di Carmine Gallo

Carmine Gallo, l'ex super poliziotto ora ai domiciliari, parlando con Nunzio Samuele Calamucci, l'hacker del gruppo, faceva riferimento, intercettato, alla "destinazione finale del proprio archivio", che era "occultato" a casa della segretaria della società di investigazione Equalize, amministrata dallo stesso ex ispettore di polizia e di proprietà di Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera Milano. Gallo spiegava, si legge negli atti, di aver portato da poco degli scatoloni a casa della segretaria e che lei li avrebbe dovuti spostare in un garage. "Non c'ha le chiavi del garage - raccontava - quindi gli scatoloni li ho portati a casa sua. Ha detto poi li porta lei giù (...) così siamo a posto, non dobbiamo avere nulla qua".

Da quanto si è saputo, nell'inchiesta dei carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, coordinata dal procuratore Marcello Viola, dall'aggiunta Alessandra Dolci e dal pm Francesco De Tommasi, è stato trovato e sequestrato nei giorni scorsi (il blitz con gli arresti è di venerdì) quell'archivio, composto soprattutto da documentazione cartacea. Documenti che saranno analizzati, così come quelli contenuti su chiavette e dispositivi informatici (Gallo nelle intercettazioni diceva, tra l'altro, di avere anche presunti video del caso Ruby). Sarà vagliata anche la contabilità acquisita nelle società di investigazione privata sequestrate e al centro dell'indagine per verificare i presunti profitti illeciti, con ipotesi da verificare anche di false fatturazioni. Profitti che al momento sono stati quantificati in oltre 3,1 milioni di euro. (ANSA). 

Giovedì interrogatori di garanzia davanti al gip di Milano

Sono stati fissati per giovedì prossimo, davanti al gip Fabrizio Filice, gli interrogatori di garanzia per i destinatari dei provvedimenti di arresto, ossia Gallo, Nunzio Samuele Calamucci, Massimiliano Camponovo e Giulio Cornelli, e per un poliziotto e un finanziere sospesi dal servizio, il pm Francesco De Tommasi, che sta indagando con il collega della Direzione Nazionale Antimafia, Antonio Ardituro, ha depositato l'appello contro il rigetto di una decina di misure cautelari. Nell'atto, da quanto è trapelato, sono delineate con maggior incisività alcune contestazioni tra le quali, quelle di cui risponde Enrico Pazzali, il proprietario della Equalize, la società di investigazione privata attorno a cui ruoterebbe l'imponente traffico illegale di informazioni che avrebbe in attivo, secondo i calcoli, oltre 800 mila dati rubati dai terminali in meno di tre anni, con profitti di 3 milioni di euro. Tra le varie accuse contestate c'è l'associazione per delinquere finalizzata all'accesso abusivo a sistema informatico, corruzione, intercettazione abusive e rivelazione del segreto d'ufficio.

Procura ricorre al Riesame per chiedere domiciliari per Pazzali

Intanto, la procura di Milano ha depositato il ricorso al tribunale del Riesame per chiedere, nuovamente, 13 custodie cautelari in carcere per altrettanti indagati, tra cui l'ex super poliziotto Carmine Gallo e il presunto 'hacker' Nunzio Samuele Calamucci, finiti ai domiciliari su decisione del gip, e gli arresti domiciliari per altri tre, tra cui Enrico Pazzali, socio di maggioranza della Equalize, società al centro dell'inchiesta sui presunti dossieraggi illegali, e presidente della Fondazione Fiera Milano da cui Pazzali si è autosospeso. Il gip Fabrizio Filice su 16 posizioni aveva disposto solo quattro misure di domiciliari e due interdittive, non applicando nessuna misura per Pazzali, solo indagato. Il Riesame dovrà fissare l'udienza per la discussione.

Arrestati 'spiavano' magnati russi 

Il presunto dossieraggio vede come potenziali obiettivi anche personaggi russi di rilievo. In questo senso due degli indagati, si legge negli atti dell'inchiesta, si interessano a un'applicazione per la traduzione simultanea della lingua russa, applicazione che gli consentirebbe "di realizzare un report relativo alla presenza di alcuni asset economici russi in Europa". Calamucci, ai domiciliari, spiega intercettato: "Questi qua per parlare, solo russo e adesso mi sono installato un'app per la traduzione simultanea!".

Il 13 gennaio del 2023, l'hacker Calamucci mostra all'ex super poliziotto Carmine Gallo (ai domiciliari) socio di minoranza della Equalize, un report: "Quello che gli ho consegnato oggi per la chiesa ... questo è ... è il famoso oligarca russo. Gli ho ricostruito tutto, compresi gli asset, le proprietà che ha, che ha sua moglie e via dicendo, le banche e tutti i documenti originali che ci hanno chiesto". Quello che appare certo, in un'integrazione dell'inchiesta, è che l'associazione deve rispondere per aver violate le banche dati alla cercare di informazioni riservate su Oxana Bondarenko e Vladimir Tsyganov, pionieri del business della moda in Russia.

Ma la ricerca di nominativi russi torna anche in un altro punto degli atti di indagine, ma in questo caso "non vi sono riscontri se non una vicenda che vede coinvolti dei cittadini russi\kazaki (Victor Kharitonin e Alexandrovich Toporov), la costruzione di un hotel a Cortina d'Ampezzo e la gestione di svariati resort di lusso". Il primo nominativo corrisponde probabilmente al miliardario Viktor Kharitonin, vicino al governo russo e con interessi nel mondo della farmaceutica, tra gli uomini più ricchi al mondo e amico di Roman Abramovich e anche di Alexandrovich Toporov con cui condivide la passione per l'immobiliare di lusso. Toporov risulta proprietario tra l'altro proprio di 'El Camineto' a Cortina d'Ampezzo.

Renzi si costituisce parte civile contro il dossieraggio

Matteo Renzi, tra le vittime del dossieraggio attraverso i documenti sensibili o segreti sottratti alle banche dati, ha dato mandato ai propri legali di costituirsi parte civile in tutti i procedimenti legati a spionaggio e pubblicazione illegittima di documenti illegalmente acquisiti. Lo annuncia l'ufficio stampa del leader di Italia Viva. L'ex premier, si legge in una nota, "predisporrà nei prossimi giorni una interrogazione parlamentare per conoscere che cosa stia facendo l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale per difendere i diritti inviolabili dei cittadini italiani sanciti dalla Costituzione e negati dagli atti criminali di spionaggio".

Tajani: "Impedire che potenze straniere usino questa attività"

"Dobbiamo impedire che ci siano potenze straniere che usino questa attività. Già lo fanno per quanto riguarda l'attività cibernetica, dobbiamo evitare che ci siano anche attività ultra cibernetiche”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sull’inchiesta riguardante il furto di informazioni da banche dati. A chi domandava se ci sono avvisaglie a questo proposito, Tajani ha risposto: “Assolutamente no, non ho avvisaglie di questo tipo. Però bisogna prevenire, bisogna intervenire, chiudere la stalla prima che se ne vadano. Per quanto riguarda la diplomazia vigiliamo". "E’ inaccettabile che si usino i dossier sulle persone per poi colpirle politicamente. Siccome non è un caso solo, quindi quando cominciano a essere due, tre quattro casi la cosa preoccupa”, ha osservato ancora Tajani.

Pd: "Coinvolti apparati dello Stato?"

"Il quadro che emerge dall'inchiesta hacker e dalle notizie che quotidianamente leggiamo sulla vicenda è inquietante. Siamo di fronte a un sistema di sicurezza del Paese che fa acqua da tutte le parti e che, come è evidente, viene usato dalla destra al governo per pericolosi dossieraggi e faide interne. Il governo, dopo aver varato una inutile legge sulla cybersicurezza, assolutamente priva di risorse, assiste inerme a una guerra intestina tra gruppi di potere giocata sulla pelle della democrazia italiana, con figure che rivestono incarichi pubblici che forse dovrebbero al più presto dimettersi". Così in una nota i presidenti dei gruppi parlamentari del Pd Francesco Boccia e Chiara Braga.

"A questo punto - rimarcano i dem - è necessario che la presidente del Consiglio venga con urgenza in Parlamento: vogliamo sapere come sia possibile che sia stato violato il sistema dello Sdi, con hackeraggi di dati che, a quanto pare, toccano le più alte cariche dello Stato; chiediamo di conoscere quali siano le iniziative che il governo, ora, intende mettere in campo per chiudere questa grave falla nel sistema di sicurezza; vogliamo sapere se esiste e quale sia l'eventuale grado di coinvolgimento di pezzi di apparato dello Stato. Non possiamo accettare che, per inquietanti giochi di potere tutti interni alla maggioranza che ci governa, vengano stravolte le regole e il sistema di sicurezza del nostro Paese", concludono Boccia e Braga.

Oltre 3 milioni di profitti illeciti

L'inchiesta ha svelato come il network, con base a Milano, abbia accumulato oltre 3,1 milioni di euro in profitti illeciti attraverso il controllo di informazioni sensibili su cittadini e istituzioni, violando così i principi di trasparenza e legalità. Tra i nomi coinvolti spiccano personalità di rilievo, suscitando l’intervento della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha dichiarato: “Nessuno Stato di diritto può tollerare simili attacchi alla propria democrazia”, un pensiero condiviso dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, che parla di minaccia in grado di compromettere la sicurezza nazionale.

TiscaliNews   
I più recenti
Naufragio migranti a Lampedusa:40 dispersi, 6 morti, 10 salvati
Naufragio migranti a Lampedusa:40 dispersi, 6 morti, 10 salvati
Papa Francesco, gli auguri di Mattarella: Sua voce è e resta più che mai necessaria
Papa Francesco, gli auguri di Mattarella: Sua voce è e resta più che mai necessaria
Mattarella scrive a Papa Francesco: la sua voce è e resta più che mai necessaria
Mattarella scrive a Papa Francesco: la sua voce è e resta più che mai necessaria
Mattarella a Papa Francesco: grazie per servizio costante a Chiesa ma a tutta l' umanità
Mattarella a Papa Francesco: grazie per servizio costante a Chiesa ma a tutta l' umanità
Teleborsa
Le Rubriche

Alberto Flores d'Arcais

Giornalista. Nato a Roma l’11 Febbraio 1951, laureato in filosofia, ha iniziato...

Alessandro Spaventa

Accanto alla carriera da consulente e dirigente d’azienda ha sempre coltivato l...

Claudia Fusani

Vivo a Roma ma il cuore resta a Firenze dove sono nata, cresciuta e mi sono...

Claudio Cordova

31 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria Il...

Massimiliano Lussana

Nato a Bergamo 49 anni fa, studia e si laurea in diritto parlamentare a Milano...

Stefano Loffredo

Cagliaritano, laureato in Economia e commercio con Dottorato di ricerca in...

Antonella A. G. Loi

Giornalista per passione e professione. Comincio presto con tante collaborazioni...

Lidia Ginestra Giuffrida

Lidia Ginestra Giuffrida giornalista freelance, sono laureata in cooperazione...

Alice Bellante

Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli...

Giuseppe Alberto Falci

Caltanissetta 1983, scrivo di politica per il Corriere della Sera e per il...

Michael Pontrelli

Giornalista professionista ha iniziato a lavorare nei nuovi media digitali nel...