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Piano italiano per la Difesa: 40mila soldati in più nell'esercito. Crosetto: "Evoluzione giornalistica"

Secondo "La Stampa" e "La Repubblica" lo Stato maggiore ha avuto indicazioni per garantire il piano di sicurezza nazionale. Intervento in cinque-otto anni

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(Ansa)
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Arruolare nell'esercito fra i 30 e i 40 mila militari in più. Aumentare di oltre un terzo la capacità difensiva italiana e arrivare alla soglia di circa 135 mila soldati, ordinari e non riservisti. Un intervento da operare in un arco temporale tra i cinque e gli otto anni. E' quanto prevederebbe il piano di sicurezza nazionale a cui sta lavorando lo Stato Maggiore della Difesa su indicazione del ministro Guido Crosetto. Lo scrivono La Stampa e La Repubblica. Una pianificazione a lungo raggio che, secondo il quotidiano torinese, porterebbe "tra circa dieci anni ad aver colmato il gap che si è creato a causa del disimpegno degli ultimi governi".

Crosetto: "Mio piano Difesa non esiste"

"Ho appena letto un'agenzia che diceva: "Piano di Crosetto per 40.000 soldati in più." Mi sono detto: si tratterà di omonimia. Poi però ho pensato che si trattasse invece dell'evoluzione giornalistica di una notizia di stamane che parlava di un fantomatico studio dello Stato Maggiore della Difesa su diversi possibili scenari futuri e sulle capacità necessarie per affrontarli. Scenari di vario tipo, come un minor impegno americano per la NATO in Europa. Facciamo finta che esista un presunto studio di diversi scenari possibili, fatto dall'organo tecnico della Difesa. Normale che nel giro di poche ore diventi il "piano del Ministro"? Da noi si". Così in un post su X il ministro della Difesa Guido Crosetto.

"Seguiranno le polemiche2

"Immagino - prosegue- che domani sarà già dato per acquisito e confermato e che qualcuno inizierà a polemizzare dicendo: dove andranno i 40.000 nuovi soldati che ha già reclutato (ieri) il Ministro Crosetto? Poi passerà qualche altra ora e martedì sarà la volta di un sit in di protesta o della convocazione di una marcia per dire no ai 40.000 che Crosetto, ha deciso, voluto, reclutato e sta inviando al fronte a combattere i Russi. E così via, in un crescendo di ipertrofia comunicativa. Non penso sia il modo giusto per affrontare temi così seri"."La consistenza delle Forze Armate - sottolinea Crosetto- è fissata da una legge. Non ho problemi a dire, come ho già detto più volte che quel modello ormai è inadeguato e va cambiato. Lo si farà in Parlamento. Ma, a mio avviso, all'interno di un provvedimento molto più ampio che un semplice aumento di organici, che affronti tutti i temi connessi alla difesa e sicurezza di una nazione".

Crosetto: "Soldati italiani solo con missione Onu"

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è convinto che una soluzione per la pace in Ucraina sarebbe quella di schierare una forza di pace Onu ai confini. Lo ha detto in un'intervista al Corriere della Sera, rispondendo alla domanda se prima o poi ci saranno dei soldati italiani a presidiare il confine ucraino. "Questo dibattito è surreale e prematuro allo stesso tempo. Perchè la tregua sarà figlia di condizioni che dovranno essere accettate da tutti e quindi anche dai russi. Questa è la preoccupazione dell'Unione europea, che non è prevista a quel tavolo. Per rispondere alla domanda, su quel confine per me può esserci solo l'Onu o una missione internazionale di peace-keeping che unisca quasi tutto il mondo, come in Libano. E l'Italia ha sempre partecipato alle missioni Onu" ha detto.

Rispettare i principi con le forze armate

E su X il ministro della Difesa ha scritto: "Non solo nessuno Stato ma nessuna organizzazione internazionale, dalla Ue passando per la Nato e fino all'Onu, si è mai pensato o sognato di immaginare l'esigenza di far rispettare i principi del proprio diritto interno e internazionale senza utilizzare anche le forze armate. Per questo motivo tutte le nazioni hanno una loro difesa. Dire il contrario è smentito dalla realtà".

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