Giovanni Toti non risponde davanti al Gip. Nordio: "Una bestemmia dire che debba dimostrare la sua innocenza"
Arrestato martedì scorso per corruzione in un'inchiesta della procura di Genova, il presidente della Regione non risponderà al gip: "Prima di dare spiegazioni dobbiamo approfondire la lettura degli atti"
Il governatore della Liguria Giovanni Toti si è avvalso della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip Paola Faggioni nell'inchiesta sul presunto sistema di corruttele in regione. Insieme alla giudice, era presente anche uno dei magistrati che stanno conducendo l'indagine. Toti, assistito dall'avvocato Stefano Savi, si trova agli arresti domiciliari dal 7 maggio.
Sequestro 120 mila euro di Esselunga
Tra i soldi per cui è stato chiesto il sequestro preventivo, nell'ambito dell'inchiesta, ci sono anche i 120mila euro che Esselunga ha pagato per la pubblicità sulla Terrazza Colombo di Genova. Secondo gli inquirenti, si tratterebbe di un "finanziamento illecito" alla Lista Toti, in cambio dello sblocco di due pratiche pendenti in regione. Per questa vicenda, oltre al governatore, sono indagati il suo capo di gabinetto Matteo Cozzani e il consigliere di amministrazione della società Francesco Moncada. Intanto, in procura a La Spezia, è stato interrogato Saverio Cecchi, presidente (autosospeso) di Confindustria nautica, indagato per corruzione nell'ambito dell'indagine su Matteo Cozzani, ex sindaco di Portovenere e capo di gabinetto del governatore Toti.
Nordio: "Bestemmia dire che Toti debba dimostrare la sua innocenza"
"Mi sono già espresso sul caso Toti, non tanto come ministro ma come magistrato. Occorre avere sempre cautela e rispetto, attenderemo i risultati di un'eventuale impugnazione. Mi ha colpito che qualcuno si attende che sia l'indagato a dimostrare la sua innocenza, questa è una bestemmia in una civiltà democratica. È l'accusatore che deve dimostrare la colpevolezza dell'indagato. Aspettiamo gli esiti di questa fisiologica dinamica del processo". Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo a una domanda a margine del G7
Le risposte di Toti, il futuro politico
"Abbiamo un fascicolo enorme da approfondire e lo abbiamo nelle nostre mani solo da ieri", spiega in un video diffuso dalla Regione. "Prima di prendere posizioni o dare spiegazioni dobbiamo approfondire la lettura degli atti per capire su che cosa, dove e come fornire spiegazioni". Risposte che il governatore è sicuro di poter dare rispetto ai bonifici arrivati da singoli e imprese al Comitato Giovanni Toti - Liguria. Soldi la cui tracciabilità, "sia in entrata che in uscita, è totale" e che "sono stati spesi tutti per necessità di tipo politico". Dunque, è la tesi difensiva, "Non c'è stata nessuna anomalia nella spesa, né a titolo personale, né a nessun altro titolo". Il terremoto politico provocato dall'inchiesta impone una riflessione e il governatore - sospeso dalle sue funzioni - sta ragionando sul futuro. Valutazioni "che non possono prescindere anche da un confronto che potrà essere fatto con condizioni diverse da quelle attuali, con tutte le persone che con lui hanno lavorato fino ad oggi e con i partiti che fanno parte della sua maggioranza". L'obiettivo ora è la revoca dei domiciliari.
L'avvocato di Toti: "Il governatore è reattivo e lucido"
"Si è immerso anche lui nella lettura degli atti in modo da conoscerli, sta lavorando e si sta preparando anche lui. Umanamente è chiaro che queste sono cose che segnano, però l'ho trovato molto reattivo nel senso che si è impegnato fin da subito. Ha avuto una prontezza di spirito non da poco per essere lucido quanto è necessario per affrontare la difesa". Così l'avvocato Stefano Savi, legale del governatore ligure Giovanni Toti, ha descritto il suo assistito alla vigilia dell'interrogatorio.
La linea del silenzio
Intanto, la linea del silenzio inaugurata giovedì da Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, detenuto a Marassi potrebbe essere seguita anche dal capo di gabinetto di Toti, Matteo Cozzani e da Aldo Spinelli, entrambi ai domiciliari, i cui interrogati di garanzia sono previsti sabato mattina sempre in procura. Lunedì e martedì prossimo, invece, davanti al gip compariranno gli altri destinatari delle misure cautelari 'minori'.