Grillo accusa Conte: "Demolisci i presidi democratici del M5S". E ironizza su X. La risposta: "Si rivolga agli avvocati"
Duello a distanza tra il fondatore e il presidente pentastellato a colpi di pec e post social. Rottura sempre più vicina, soprattutto dopo la minaccia di "rivedere" i contratti di consulenza
"Io non sono in lotta con nessuno, stiamo facendo un processo costituente". Il leader del M5s, Giuseppe Conte, interpellato all'uscita dalla commissione Covid, liquida così la domanda di un giornalista che chiedeva conto del braccio di ferro tra lui e il fondatore, Beppe Grillo. Un processo è stato avviato, quindi. E potrebbe portare fino a una rivoluzione con nome, simbolo e mission modificate sulla base del nuovo corso del M5s, passato dalla fase movimentista a quella politico istituzionale. Da "partito di lotta" a "partito di governo", insomma. Significa che anche il tema del doppio mandato potrebbe essere rivisto - per consentire candidature con limiti più ampi - così come il contratto da 300 mila euro annui a Beppe Grillo per la comunicazione. Le pec inviate da Giuseppe Conte hanno fatto saltare sulla sedia il fondatore, negli ultimi tempi diventato particolarmente critico verso il presidente pentastellato colpevole, a suo dire, di aver "snaturato" il Movimento.
La frattura tra i due è già storia, la scissione all'interno del Movimento è una possibilità sempre più concreta. "Finiamola qua con questa pantomima. Se il garante ha altro da dire o da scrivere parlasse con gli avvocati...", è il ragionamento che Conte sta portando avanti da alcuni giorni, dopo la diffusione di una nuova lettera di Beppe Grillo in cui, tra l'altro, il fondatore del Movimento minaccia di rivolgersi al comitato di garanzia 5S.
Fonti vicine al presidente citate dalle agenzie parlano di un'irritazione sempre più evidente, nei confronti di chi non si frena nell'"uso di missive riservate, date in pasto alla stampa". Per il leader del Movimento, "un chiaro segno di debolezza del garante e di chi lo consiglia...". E non attende oltre Virginia Raggi, a cui parole e retropensieri sembrano diretti la quale, chiamata in causa da diversi giornali, ha risposto con un post su Facebook, respingendo ogni dietrologia.
Attualmente, stando a quanto si legge nel sito dei pentastellati, ci si trova nella prima fase del processo costituente, ovvero quella nella quale si acquisicono contributi da parte di iscritti e simpatizzanti. La successiva è quella che potrebbe alzare il livello dello scontro tra il presidente e il fondatore, ovvero la fase di discussione sui temi individuati, e che dovrebbe prendere il via ai primi di ottobre. Seguiorà una terza fase con panel di discussione a cui prenderanno parte anche esperti delle diverse tematiche. "È il più grande esperimento di democrazia 'partecipativa' mai realizzato, in Europa, da una forza politica", si legge nel sito, basato sul "coinvolgimento e la partecipazione effettiva" dei cittadini e delle organizzazioni della società civile "alle politiche pubbliche".
La distriba corre sui social e Grillo ci "scherza" su. Su X dà i "consigli per il nuovo simbolo...". E nel logo compaiono le pec - simbolo dello scambio di missive al vetriolo delle ultime settimane - che prendono il posto delle 5 stelle, e sotto la dicitura M5S.it viene sostituita da 'movimento5pec.it'. E via con una dissertazione dettagliata del perché conte starebbe snaturando il movimento e in realtà "evitando processi democratici".
Consigli per il nuovo simbolo... pic.twitter.com/phk8NLyC29
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) September 17, 2024