[Il retroscena] Il commissario per il ponte Morandi ha finalmente un nome. E un trattamento economico eccezionale
Sarà il sindaco di Genova Marco Bucci ad occuparsi della ricostruzione della struttura. I commissari straordinari per legge non possono percepire più di 100 mila euro ma per lui il governo giallo-verde farà un'eccezione
![[Il retroscena] Il commissario per il ponte Morandi ha finalmente un nome. E un trattamento economico eccezionale](/export/sites/notizie/.galleries/16/bucci5555.jpg_997313609.jpg)
Finalmente si conosce il nome del Commissario straordinario per la ricostruzione a Genova. Tramontato a causa di un conflitto di interesse la candidatura del manager di Fincantieri Claudio Gemme, la decisione è caduta sul sindaco di Genova, Marco Bucci. “Il commissario? Non vedo l’ora di conoscerlo. Se sarò io non lo so, decideranno loro”, aveva tagliato corto ieri. La Lega ha puntato subito su di lui anche per recuperare il rapporto con Giovanni Toti, che era stata la prima scelta. Il Movimento, però, ha provato fino all’ultimo ad imporre un suo nome, non ultimo quello del fisico Roberto Cingolani. “Questa mattina ho sentito il presidente del consiglio Giuseppe Conte e mi ha comunicato, come previsto dal decreto, l’intenzione di procedere alla nomina del Sindaco di Genova come Commissario straordinario alla ricostruzione del Ponte Morandi. La Regione ha già risposto con parere favorevole”, ha comunicato poco fa il governatore ed ex consigliere politico di Silvio Berlusconi. Toccherà al primo cittadino forzista gestire i prossimi mesi, appoggiandosi ad una struttura composta da venti persone. A dimensionarla e a stanziare i soldi per garantirne il funzionamento è il Decreto Emergenze, che appare particolarmente generoso. Allo stipendio del commissario, infatti, era stata destinata una cifra doppia rispetto a quella degli omologhi in carica o che lo sono stati negli anni scorsi.
Il compenso spettante ai commissari straordinari di governo è stabilito per legge (art.15, comma 3, del Dl 98/2011) nel massimo di 100.000 euro annui. Il “commissario del popolo” giallo verde incaricato per Genova ha invece ottenuto per decreto un trattamento eccezionale.
Lo si evince dalla lettura dell’articolo 1 comma 2 del testo depositato alle Camere: “Al commissario straordinario è attribuito un compenso, determinato con decreto del Ministro delle Infrastrutture di concerto con il Ministro dell’Economia, in misura non superiore al doppio di quella indicata all’articolo 15, comma 3, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111”. Avete capito bene: la retribuzione del Commissario straordinario per Genova potrà arrivare fino ai duecentomila euro l’anno. Mica poco se si considerano i - numerosi - precedenti. Pochi si aspettavano tanta generosità proprio da parte di un governo a guida Cinquestelle. Al ministero dei Trasporti rivendicano la decisione motivandola con le “difficoltà tecniche e giuridiche particolarmente elevate” che saranno incontrate dal prossimo commissario, ma non è la prima volta che lo Stato si trova a dover affrontare calamità così gravi, anzi.
Basta scorrere l’elenco - e le relative retribuzioni - dei “colleghi” dell’uomo che si occuperà di Ponte Morandi per rendersi conto che si tratta di una vera e propria eccezione. Questo stesso decreto nomina un commissario per la ricostruzione di Ischia, colpita da un terremoto due anni fa, e il rinnovo del commissario per il terremoto delle Marche e del Lazio ed entrambi sono sotto il limite previsto dalla legge 15 luglio 2011 e percepiranno dunque meno di 100mila euro l’anno.
Idem Paola Micheli, commissario per la ricostruzione delle zone terremotate del Centro Italia e Paolo Folletta, nominato il 14 dicembre 2017 commissario per sbrogliare la delicatissima e molto controversa vicenda della Tav sul tratto Torino - Lione, si è visto riconoscere dal governo di Paolo Gentiloni quello stesso stipendio.
Vittorio Piscitelli, commissario straordinario per le persone scomparse, prende meno della metà: 44.625,6 euro l’anno come Domenico Cuttaia, commissario antiracket e antiusura. In qualche caso, come quello di Carlo Schilardi, commissario per la ricostruzione dell’Irpinia, si vedono riconosciuto un semplice “rimborso delle spese sostenute fino a un massimo di 10mila euro annui”. Altri commissari hanno svolto l’incarico a titolo gratuito: è il caso di Diego Piacentini, tra i fondatori del colosso Amazon, che è stato commissario per l’Agenda digitale e come Salvatore Nastasi, che si è occupato a Napoli della bonifica di Bagnoli e Giuseppe Vadalà di discariche.
La legge prevede che se la nomina riguarda una persona che già ricopre un altro incarico pubblico per cui riceve un’indennità, il compenso non è previsto: il governatore della Liguria, per esempio, non sarebbe costato nulla al contribuente.
Il decreto individua non soltanto la paga del “capo” della struttura, ma le dimensioni del suo ufficio. “Per l’esercizio dei compiti assegnati, il Commissario straordinario si avvale di una struttura di supporto posta alle sue dirette dipendenze, (...) composta da un contingente massimo di personale pari a venti unità, di cui 19 unità di personale”. In totale la struttura costerà “1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020”.
La nomina di Bucci è stata salutata con favore anche dal Pd con l’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando.