Sangiuliano si è dimesso. Lettera alla premier, Giuli il nuovo ministro. Boccia in tv: "Mi spiace, ma ora voglio le sue scuse"
La magistratura contabile vuole vederci chiaro sulla vicenda, nel mentre il ministro scrive una lettera per ora ha ancora la comprensione della premier
Alla fine ha ceduto e così il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si è dimesso. Dimissioni irrevocabili comunicate in una lettera alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "Ti ringrazio per avermi difeso con decisione, per aver già respinto la prima richiesta di dimissioni, e per l'affetto che ancora una volta mi hai testimoniato", ah sxcritto l'ormai ex ministro. "È in gioco la mia onorabilità e giudico importante poter agire per dimostrare la mia assoluta trasparenza e correttezza, senza coinvolgere il governo".
L’intervista a Maria Rosaria Boccia
Intanto, intervistata su La7 a In Onda da Marianna Aprile e Luca Telese, Maria Rosaria Boccia delle dimissioni di Sangiuliano ha detto: "Mi dispiace, è una persona competente, meritava quel posto. Ma oggi, dopo tutto quello che è successo, era necessario si dimettesse. Se avesse detto la verità dall'inizio, avrebbe potuto evitarle. Ma ora voglio le sue scuse, non dal ministro ma dall'uomo, per me e la mia famiglia. È lui che mi ha messo sulla pubblica piazza, io non ero né un personaggio politico, né un personaggio dello spettacolo: fino a 10 giorni fa nessuno mi conosceva e la mia vita era fantastica. Ora non è proprio semplice. E io non sono una spia né ho spiato mai il ministro, e non sono un'avversaria politica. Ho sempre collaborato col centrodestra".
"Lavoro non può essere macchiato dal gossip"
"Sono fiero dei risultati raggiunti sulle politiche culturali in questi quasi due anni di governo", scrive il ministro Sangiuliano elencando i principali obiettivi ottenuti, dall'apertura dei musei durante le ferie alle grandi mostre. "Questo lavoro - sottolinea Sangiuliano - non può essere macchiato e soprattutto fermato da questioni di gossip. Le istituzioni sono un valore troppo alto e non devono sottostare alle ragioni dei singoli. Io ho bisogno di tranquillità personale, di stare accanto a mia moglie che amo, ma soprattutto di avere le mani libere per agire in tutte le sedi legali contro chi mi ha procurato questo danno, a cominciare da un imminente esposto alla Procura della Repubblica, che intendo presentare".
"Mai un euro Mic speso per attività improprie"
" L'ho detto e lo dimostrerò in ogni sede. Non solo. Andrò fino in fondo per verificare se alla vicenda abbiano concorso interessi diversi e agirò contro chi ha pubblicato fake news in questi giorni", prosegue la lettera. "Agirò contro chi ha pubblicato fake news in questi giorni. Io ho bisogno di tranquillità personale, di stare accanto a mia moglie che amo".
Il ringraziamento della Meloni
"Ringrazio sinceramente Gennaro Sangiuliano, una persona capace e un uomo onesto, per lo straordinario lavoro svolto finora, che ha permesso al Governo italiano di conseguire importanti risultati di rilancio e valorizzazione del grande patrimonio culturale italiano, anche fuori dai confini nazionali". Lo scrive in una nota la premier. "Ho preso atto delle dimissioni irrevocabili di Sangiuliano e ho proposto al Presidente della Repubblica di nominare Alessandro Giuli, attualmente Presidente della Fondazione MAXXI, nuovo Ministro della Cultura. Proseguirà l'azione di rilancio della cultura nazionale, consolidando quella discontinuità rispetto al passato che gli italiani ci hanno chiesto e che abbiamo avviato dal nostro insediamento ad oggi".
Giuli il nuovo ministro
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questo pomeriggio, al Palazzo del Quirinale, il Presidente del Consiglio dei Ministri, on. Giorgia Meloni. Il Presidente della Repubblica ha firmato il decreto con il quale, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, vengono accettate le dimissioni rassegnate dal dott. Gennaro Sangiuliano dalla carica di Ministro della cultura. Con lo stesso decreto, su proposta del Presidente del Consiglio, è stato nominato Ministro della cultura, Alessandro Giuli.
Indagine della corte di conti
La vicenda Sangiuliano "non è rimasta inosservata" e alla Corte dei Conti "si stanno facendo le valutazioni del caso". E' quanto fanno sapere dalla magistratura contabile interpellata sulla vicenda che ruota attorno al ruolo di Maria Rosaria Boccia e al suo rapporto con il ministro della Cultura. L'avvocato dell’inquilino di via del Collegio Romano, Silverio Sica afferma intanto che "non ci sono prove che sia stato ricattato, lo escludiamo certamente" e "per il materiale che abbiamo esaminato siamo nel pieno di una vicenda privatissima. Questa vicenda politicamente risponde a una logica della doppia morale tutta italiana, morale propria è quella dell'avversario".
"Stiamo verificando le dichiarazioni di Boccia"
"Stiamo verificando una per una le dichiarazioni della dottoressa Boccia per renderci conto se c'è una violazione della riservatezza di quella che è stata la vicenda umana che ha accomunato per breve tempo queste due persone", ha aggiunto il legale spiegando che sui tempi dell'esposto "aspettiamo si calmi la vicenda politica e poi facciamo firmare la denuncia che andiamo a elaborare"
Piano studiato?
"Se si è trattato di un piano studiato? Non sappiamo, dobbiamo verificarlo. Non escludiamo nessuna ipotesi rispetto a questo", ha detto ancora l'avvocato. In merito ai soldi pubblici, ha precisato che "non ci sono stati nemmeno per un caffè. Questa è una vicenda privatissima che si è trasformata, in base alla logica della doppia morale, in una vicenda politica" .
L’esposto di Bonelli
Non è ancora arrivato in Procura, a Roma, l'esposto del parlamentare di Avs, Angelo Bonelli sulla vicenda che coinvolge Sangiuliano depositato ieri in un commissariato della Capitale. I pm di piazzale Clodio, spiegano i vertici dell'ufficio giudiziario guidato da Francesco Lo Voi, nel momento in cui l'incartamento sarà alla loro attenzione procederanno formalmente all'apertura di un fascicolo, eventualmente in una prima fase a modello 45 (ossia senza indagati e ipotesi di reato) per poi affidare delega per effettuare indagini. Nell'esposto il parlamentare ipotizza i reati di indebita destinazione di denaro pubblico e rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio. Lo stesso ministro ha annunciato la volontà di presentare una denuncia a carico di Maria Rosaria Boccia. In base a quanto si apprende al momento non ci sarebbero fascicoli aperti a Roma sulla vicenda.