[L'inchiesta] Il colpo di scena, CasaPound va al ballottaggio e diventa determinante alle elezioni amministrative
CasaPound conferma la sua capacità di sfondare in contesti locali. Porta il suo candidato al ballottaggio di Anagni, incassa buoni risultati a Viterbo, Massa e Siena, sfonda a Velletri e a Pescia, sfiorando il 10%. E a Terni nega il colpo grosso al primo turno al centrodestra
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Sarà derby nel centrodestra ad Anagni. Al cartello ufficiale, che ha unito le tre gambe (Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia) a ben cinque liste civiche, tra cui quella che fa capo all'ormai ex sindaco di Amatrice Pirozzi, si contrapporrà il cartello Anagni terra nostra che mette in campo un'unica forza politica, CasaPound, e ben quattro civiche che si sono unite nel sostegno a un moderatissimo dirigente regionale, Daniele Tasca.
Il derby dei due Danieli
Il risultato elettorale del primo turno consegna come favorito per il ballottaggio Daniele Natalia, un avvocato di 46 anni, politico di lungo corso, forte di 5mila voti e del 40% dei voti: entrato in Comune con Forza Italia 17 anni fa, 5 come assessore, 3 da vicesindaco, 5 all'opposizione. Ha preso poco più della metà dei voti, 2600, Daniele Tasca, ma la sua resta una posizione forte. Tanto è che per azzopparla hanno anche presentato un esposto in cui si contestava la legittimità della sua candidatura, sostenendo l'incompatibilità con il suo ruolo alla Pisana di responsabile dei bandi per i finanziamenti europei. Si è però scoperto subito che si tratta di un esposto “fake”: il firmatario, supporter di Tasca, ha dichiarato falsa la sua firma apposta al documento. Ma che ci fa un moderatissimo e qualificato funzionario pubblico, forte di una competenza particolarmente preziosa in tempi di vacche magre per la finanza locale, alla testa di una coalizione a trazione “estremista”? Semplice, Tasca, 59 anni, cattolico, tre figli, è uomo che ci tiene ai valori della famiglia e così non ha saputo dire di no alla proposta del nipote Valeriano, che dei “fascisti del terzo millennio” è il leader anagnino. A confermare il suo personale disinteresse e lo spirito di servizio per la comunità è arrivato l'impegno a devolvere il suo gettone di sindaco agli studenti poveri.
I successi nel Lazio e in Toscana
Quello di Anagni è solo il risultato più importante di una tornata elettorale che ha visto il movimento delle tartarughe frecciate confermare la capacità di sfondare in particolari contesti locali: è il caso di Velletri, dove, sfiorando il 10% (9,78) il candidato sindaco Paolo Felci entra in consiglio comunale. L'esito del ballottaggio potrebbe determinare l’elezione di un secondo consigliere. E se non fa testo il 21% raggiunto nel Viterbese a a Vallerano, grazie all'assenza della coalizione di centrodestra, nel capoluogo il candidato sindaco Claudio Taglia supera il 3% e potrebbe entrare in Consiglio. In Toscana i candidati sindaco superano il 2% a Siena (con un ex generale dei parà) e a Massa (con l'ex responsabile nazionale studentesco di Forza Nuova) e “sfondano” a Pescia (20 mila abitanti nel Pistoiese) con l'8.54%.
Il ruolo nei ballottaggi
Nel feroce meccanismo dei ballottaggi, a volte, anche un solo punto di percentuale può fare la differenza. E' successo qualche settimana fa a Udine, dove i voti di CasaPound (400 al primo turno) sono stati decisivi per mantenere avanti di un incollatura (280 voti, 0.6%) il candidato del centro destra Fontanini e impedire la rimonta del centrosinistra, partito con più di 5 punti di distacco. Stavolta CasaPound è stata determinante a Terni Con l’1,2% raccolto da Piergiorgio Bonomi a Terni la tartaruga ha portato al ballottaggio il centrodestra trionfante, visto che il candidato leghista Latini si è fermato al 49,2% in una roccaforte della sinistra.