Dal bis di Mattarella all'elezione della prima donna premier: un anno ricco di fatti politici, fin troppo
Il 2022 della politica: vincitori e vinti nelle urne e nell’opinione pubblica e il calendario degli impegni amministrativi. I maggiori fatti politici mese per mese
Il 2022 è stato un anno ricco di fatti politici, forse fin troppo…. Infatti, è stato l'anno della rielezione di Sergio Mattarella, della caduta del governo Draghi e del trionfo di Giorgia Meloni, prima presidente del consiglio donna della storia repubblicana. Lo show della politica ha regalato agli elettori una campagna elettorale segnata anche dall'approdo dei politici su TikTok. Le elezioni del 25 settembre hanno visto la disfatta dei vincitori delle elezioni del 2018: dalla mancata elezione di Luigi Maio fino al crollo registrato dalla Lega di Matteo Salvini, passato da king maker a junior partner in pochi mesi. Ma è stato anche l’anno delle ‘grandi illusioni’: Draghi si è illuso di poter diventare Capo dello Stato, il Parlamento si è illuso che la legislatura sarebbe arrivata a scadenza naturale (marzo 2023) e molti partiti si sono illusi che non avrebbero pagato dazio alle elezioni dopo anni in cui erano stati, ininterrottamente, al governo. Illusione che hanno pagato cara la Lega e Forza Italia, che sono andati molto male nel voto, ma almeno ora sono al governo, anche se come ‘ruota di scorta’ di FdI (con Salvini e Berlusconi ridotti al ruolo di junior partner della Meloni), ma che ha pagato molto più cara il Pd. Dopo 15 anni in cui è stato, di fatto, quasi sempre al governo, ha preso una sonora batosta elettorale, continua a calare nei sondaggi, è dilaniato da lotte interne feroci per la segreteria e assediato dalle altre due opposizioni, 5Stelle e Terzo Polo. I quali è vero che, a loro volta, hanno perso le elezioni, ma che hanno lucrato dalle loro comode posizioni di soggetti autonomi, non alleati del Pd ma anzi in competizione con esso e che, infatti, continuano a rubargli consensi nei sondaggi e agli occhi dell’opinione pubblica.
La crisi Ucraina ha scombussolato tutto, comportando anche la caduta del governo…
Certo à che, se già il 2021 era stato un anno politicamente ricco di eventi, il 2022 non è stato da meno. Proprio quando la grande emergenza (cioè la pandemia) che aveva contrassegnato il 2021 sembrava essersi chiusa, con il completamento della campagna vaccinale e la predisposizione del PNRR, è arrivata, nel febbraio del 2022, un’ennesima crisi gravissima che ha avuto ripercussioni in tutto il mondo: l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che ha – tra le altre cose – contribuito ad inasprire ulteriormente il rialzo delle materie prime e soprattutto dell’energia, portando l’inflazione a due cifre come in Italia non capitava da circa 40 anni.
Nel corso della crisi ucraina, l’Italia si è ritrovata in prima fila, con il governo Draghi che ha svolto un ruolo da protagonista nell’assumere, in seno all’Europa, posizioni e suggerire iniziative contro la Russia e per la diversificazione delle fonti energetiche nazionali. Eppure, nonostante la gravità del momento, a luglio il suo governo è caduto, in seguito al ritiro del sostegno da parte del Movimento 5 Stelle, prima, e del centrodestra poi. C’è chi accusa queste forze politiche di aver messo inopinatamente fine a un’esperienza di governo che ha portato direttamente alla conclusione anticipata della legislatura e chi invece sostiene che il primo a voler concludere tale esperienza fosse lo stesso Mario Draghi, rimasto “scottato” dalla sua mancata elezione alla Presidenza della Repubblica e la rielezione (per la seconda volta nella storia repubblicana) del Presidente uscente, Sergio Mattarella, in gennaio.
Le elezioni del 25 settembre, vero spartiacque
Come che sia, le elezioni del 25 settembre 2022 hanno segnato un nuovo spartiacque nella storia politica recente del nostro Paese, e lo sono state anche a causa del governo di unità nazionale e della sua fine anticipata. Il centrodestra ha conquistato la maggioranza assoluta in entrambe le Camere (composte, per la prima volta, di soli 400 deputati e 200 senatori dopo la riforma costituzionale che ne ha ridotto il numero di membri), trainato da Fratelli d’Italia che con il 26% è diventato il primo partito del Paese: il quarto ad esserci riuscito in un’elezione nazionale, dopo M5S (2013 e 2018) PD (2014) e Lega (2019). La grande volatilità delle preferenze politiche degli italiani, che ormai emerge da anni nei sondaggi, è stata ancora una volta confermata, “certificata” da un voto in carne ed ossa. Ma, anche a causa di questo voto, si è trattato di una volatilità che si è ulteriormente accentuata nel corso del 2022, al punto che oggi i sondaggi di oggi sembrano inimmaginabili se guardati con gli occhi di 12 mesi fa.
Vincitori e vinti nei sondaggi e nelle urne
A voler confrontare la Supermedia AGI/Youtrend del 30 dicembre 2021 con quelle di fine dicembre 2022, infatti, emergono chiaramente vincitori e sconfitti di questo 2022 che sta per concludersi. Il vincitore, netto, è essenzialmente uno: Fratelli d’Italia, cresciuto di oltre 10 punti. Una crescita avvenuta – come del resto era avvenuto nei due anni precedenti – quasi interamente a scapito della Lega, che di punti ne ha persi quasi esattamente altrettanti. Fa impressione rilevare come i due partiti fossero testa a testa solo un anno fa, e come invece oggi il dato di FDI sia oltre il triplo di quello della Lega.
Ma, oltre al partito di Matteo Salvini, che almeno si è ritrovato a far parte dell’alleanza che ha vinto le elezioni ed oggi è al governo (oltre ad aver fatto parte di due esecutivi su tre nella precedente legislatura) l’altro grande sconfitto è il Partito Democratico, che ha perso nettamente le elezioni lasciando sul campo oltre 5 punti nell’ultimo anno. Ad aver beneficiato del calo dei democratici, probabilmente, sono stati principalmente due partiti: il Movimento 5 Stelle (soprattutto dopo il voto) e il Terzo Polo, ossia la lista nata dall’alleanza tra Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi.
I maggiori fatti politici del 2022 mese per mese
Gennaio. La rielezione di Mattarella. Il Covid continua a mordere. Il Governo Draghi ha però effettuato oltre 100 milioni di dosi di vaccini e, dopo l'Epifania, tutte le scuole restano aperte in presenza. Berlusconi spera di salire al Quirinale e minaccia: se Draghi andrà al Colle, noi usciremo dalla maggioranza di Governo. L'11 gennaio muore il Presidente dell'Europarlamento David Sassoli. Il centrodestra candida Berlusconi, che però si ritira dalla corsa il 22 gennaio. La Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati (FI) viene solennemente bocciata dai grandi elettori. Il 29 gennaio Sergio Mattarella viene confermato Presidente della Repubblica con 759 voti su 1009: è il Capo dello Stato più votato dopo Sandro Pertini. E così, anche quest'anno il presidente della Repubblica si presenterà davanti agli italiani per il tradizionale discorso di fine anno. Quello del 31 dicembre del 2021 doveva essere l'ultimo del suo mandato. "Tra pochi giorni, come dispone la Costituzione, si concluderà il mio ruolo di Presidente", aveva detto e invece oggi terrà il primo discorso di Capodanno del suo nuovo settennato….
Febbraio. L’invasione dell’Ucraina. Prime crepe nella vasta maggioranza da Leu alla Lega che sostiene il Governo Draghi. I ministri della Lega non votano in Cdm le misure sulla pandemia. Il 2 febbraio Draghi toglie le restrizioni per i vaccinati. Dall'11 cade l'obbligo delle mascherine all'aperto. Viene riformato il Csm, Draghi riuscirà nei mesi successivi a ultimare anche le riforme dei processi civili e penali. A metà mese la Corte costituzionale boccia i referendum su eutanasia e cannabis. Via libera ai quesiti sulla giustizia. Il 17 febbraio Draghi va sotto quattro volte in Parlamento sul milleproroghe. Il 24 febbraio la Russia invade l'Ucraina. L'Italia si schiera senza se e senza ma con Ue e Nato a sostegno di Kiev.
Marzo. Per la Russia di Putin l'Italia è un Paese "ostile". Comincia la corsa di Draghi per ridurre la dipendenza dal gas russo. Oltre il 40% delle nostre importazioni di gas venivano da Mosca. L'Italia firmerà contratti con Algeria, Azerbaigian, Qatar, Egitto, Congo, Mozambico e altri Paesi. Le bombe russe cadono anche a Leopoli: 35 morti a meno di 25 chilometri dalla Polonia. A Mariupol l'orrore: le truppe russe devastano la città. Putin nelle settimane successive riuscirà a creare una continuità territoriale tra la Russia e la Crimea. Zelensky chiede espressamente l'aiuto dell'Italia.
Aprile. Viene colpita e affondata nel mar Nero l'ammiraglia della flotta russa. è il primo segno tangibile della resistenza ucraina. Il 24 aprile Macron vince il ballottaggio con il 58% dei voti contro Marine Le Pen e viene riconfermato all'Eliseo. In Italia a esultare è il centrosinistra.
Maggio. Draghi vara il 2 maggio un dl aiuti per famiglie e imprese da 14 miliardi. Complessivamente Draghi stanzierà per famiglie e imprese oltre 60 miliardi. Ciò nonostante il debito pubblico scenderà al 145% del Pil. Era al 150% nel 2021. Il 12 maggio la Finlandia chiede di entrare nella Nato, poi farà richiesta la Svezia. Il 17 Mariupol si arrende definitivamente.
Giugno. Le elezioni amministrative. Il 2 mentre l'Italia festeggia la Repubblica e la Russia ha già occupato il 20% del territorio ucraino. Il 4 cominciano i contrattacchi ucraini nel Donbass. Il 12 giugno flop dei referendum sulla giustizia che sono largamente lontani dal quorum. Ci sono evidenti riscontri del vento a favore di Giorgia Meloni: il centrodestra conquista i sindaci di Genova, Palermo, La Spezia, L'Aquila e FdI sopravanza Lega e FI anche al Nord. FdI e Sinistra italiana sono gli unici partiti che si oppongono a Mario Draghi. Ai ballottaggi il centrosinistra contiene le perdite e vince a Verona, Parma e Catanzaro. Il ministro degli Esteri Di Maio lascia il M5s.
Luglio. Cade il governo Draghi. Il premier britannico Boris Johnson si dimette il 7 luglio. Draghi e Johnson sono tra i più fermi oppositori di Putin nel mondo occidentale. Dopo Johnson, Liz Truss durerà appena 50 giorni. A Truss succederà il conservatore Rishi Sunak. L'11 luglio M5s lascia l'aula del Senato e non vota il decreto legge Aiuti. Il 14 Draghi si dimette e Mattarella lo rimanda alle Camere. Il 20 luglio M5s, Lega e Forza Italia non votano la fiducia a Draghi. La ministra Gelmini lascia Forza Italia. La seguiranno Carfagna e Brunetta. Il 21 luglio Mattarella scioglie il Parlamento e indice le elezioni politiche per il 25 settembre. Dopo decenni ci sarà la novità di una campagna elettorale in piena estate, cosa mai successa.
Agosto. Campagna elettorale sotto l’ombrellone. Il centrodestra si presenta con il tradizionale blocco composto da Lega, FdI, FI e moderati. Il 2 agosto Letta sigla un'alleanza con Calenda e +Europa. Il 7 agosto Calenda si rimangia il patto con il Pd e sceglie di allearsi con Renzi. Questa scelta consentirà al centrodestra di avere una larga maggioranza anche al Senato. Il Terzo polo composto da Azione e Italia viva avrà proprio Calenda come leader. Il centrosinistra appare subito in difficoltà e si presenta con un'alleanza tra Pd, +Europa, Alleanza Verdi-Sinistra e Impegno civico di Di Maio. M5s corre in proprio, il campo largo è morto, l’alleanza tra il Pd, che sosteneva Draghi, e i 5Stelle, che l’hanno fatto cadere, è impossibile. Draghi continua a chiedere in tutte le sedi di imporre un tetto al prezzo del gas russo per tentare di arginare gli aumenti dei prezzi.
Settembre. I risultati delle elezioni politiche. L'8 muore la Regina Elisabetta dopo 70 anni di Regno. Aveva 96 anni. L'11 Kiev, sorretta dalle armi e dagli aiuti occidentali, prosegue la riconquista di alcuni territori occupati dalle truppe russe. Gli Stati Uniti rendono noto che la Russia ha finanziato partiti esteri, anche europei. In campagna elettorale si punta l'indice contro la Lega di Salvini, che stipulò un accordo con Russia Unita nel 2017. Anche i rapporti tra Berlusconi e Putin vengono messi sotto accusa. Ciò nonostante, il centrodestra stravince le elezioni politiche e si assicura la maggioranza assoluta alla Camera e al Senato. All'interno del centrodestra Meloni surclassa gli altri leader: FdI ha il 26%, Lega e FI poco più dell'8% ciascuno. Il Pd chiude al 19%, sotto la soglia psicologica del 20%. Il M5s al 15% con una campagna in cui ha recuperato molti voti, specie al Sud, il Terzo polo poco sotto l'8%. Il 26 settembre Enrico Letta si dimette da segretario del Pd e convoca il congresso del partito che si terrà a febbraio del 2023 con le elezioni primarie.
Ottobre. Nasce il governo Meloni. In Ucraina Putin arretra ma mantiene la striscia territoriale che collega Russia e Crimea. Il 13 ottobre Ignazio La Russa (FdI) viene eletto Presidente del Senato senza i voti di Forza Italia. Nel segreto dell'urna non sono mancati sostegni nascosti: molti puntano l'indice contro Renzi. Alla Camera il Presidente è il leghista Lorenzo Fontana. La formazione del Governo scompone la maggioranza e Meloni sbatte i pugni sul tavolo: "Non sono ricattabile". Il 22 ottobre Meloni e 24 ministri giurano al Quirinale. Il 23 c'è il passaggio della campanella tra Draghi e Meloni. Il 23 sera Meloni incontra Macron sulla terrazza di un hotel al Gianicolo. L'Italia - assicura alla comunità internazionale la prima Presidente del Consiglio donna - non cambierà linea sull'Ucraina. Camera e Senato votano senza patemi la fiducia al Governo. Il 31 il primo decreto legge Meloni crea polemiche per la norma sui rave party.
Novembre. La prima manovra della Meloni. Nonostante qualche resistenza, continuano gli sbarchi di tutti i migranti dal Nordafrica, compresi quelli a bordo delle navi delle Ong. La nave 'Ocean Viking' viene dirottata a Marsiglia. Ci sono frizioni tra il Governo italiano e quello francese proprio sul tema dei migranti. Il 15 novembre si sfiora la terza guerra mondiale: un missile causa due morti in Polonia, Paese della Nato. I leader del G7, riuniti a Bali, si svegliano nel cuore della notte ed evitano la catastrofe. Il missile non era russo, ma della contraerea ucraina. Il 22 novembre il Consiglio dei Ministri vara la manovra da 35 miliardi di euro, di cui 21 contro il caro energia. Il reddito di cittadinanza viene ridotto da 12 a 7 mesi. Viene ridotta l'indicizzazione delle pensioni più alte. Per autonomi e partite Iva ci sarà una flat tax fino a 85mila euro di reddito. Riduzione del cuneo fiscale per i salari più bassi. Stretta sul superbonus edilizio. Il tetto al contante sale a 5mila euro. Gli esercenti non avranno l'obbligo di accettare i pagamenti con il pos sotto i 60 euro, ma questa norma, su pressione della Ue, verrà cancellata dal Parlamento.
Dicembre. Scoppia il Qatargate. Gelo sulla manovra da Bankitalia, Confindustria, Cgil e Uil. Landini e Bombardieri indicono scioperi in tutta Italia, a cui Cisl e Ugl non partecipano. Il 9 esplode lo scandalo del Qatargate: sono coinvolti politici e sindacalisti di sinistra, tra cui la vicepresidente dell'Europarlamento, la greca Eva Kaili, che il 13 darà le dimissioni. Sono investiti dall'inchiesta anche gli italiani Panzeri, Cozzolino e Visentini. Vengono ritrovati contanti per decine di migliaia di euro. La sinistra socialista europea e italiana viene travolta in pieno dallo scandalo e ne esce malconcia mentre nel Pd continuano a uscire candidati per le primarie di febbraio. Alla fine sono quattro: Bonaccini, Schlein, De Micheli, Cuperlo. La Ue dà il via libera alla manovra del Governo Meloni, ma fissa alcuni paletti. Dopo tante insistenze di Draghi e Meloni, l'Ue stabilisce un tetto al prezzo del gas che entra in vigore se si superano i 180 euro/megawattora per tre giorni consecutivi di contrattazione. Il 22 dicembre Meloni firma "col sangue" che l'Italia non accederà al Mes. La vigilia di Natale la Camera approva il ddl della legge di bilancio, ponendo la fiducia sul testo. Il Senato, per evitare l'esercizio provvisorio, deve chiudere l'iter parlamentare della manovra entro fine anno e lo fa, giusto in tempo, il 29 dicembre, mentre l’ultimo dell’anno si chiude con lo scontro, in Aula, tra polemiche, insulti e ostruzionismo tra maggioranza e opposizione sul dl rave party.