Bernini contestata a Pisa da un gruppo di giovani pro-Palestina: “Ci hanno impedito di parlare”
I contestatori, studenti dei collettivi universitari e giovani dei centri sociali, hanno raggiunto il bar del centro storico dove era attesa Bernini e hanno impedito ai militanti di Forza Italia di incontrare la ministra

Contestata a Pisa il ministro dell'Università e della ricerca Anna Maria Bernini, oggi in città per un'iniziativa elettorale con i militanti Fi in vista delle europee, da alcune decine di giovani aderenti ai collettivi universitari e ai centri sociali cittadini, gli stessi che nei giorni scorsi hanno dato vita a un accampamento pro Palestina nei giardini dell'Ateneo. Sventolando bandiere palestinesi e scandendo slogan contro Israele, i giovani hanno raggiunto il luogo dell'iniziativa elettorale, un bar del centro, strappando una delle bandiere di Forza Italia appese all'esterno. Quando Bernini è arrivata, è riuscita a entrare nel locale sostando per qualche minuto sulla soglia, protetta da un cordone di forze dell'ordine, per ascoltare gli slogan studenteschi, mentre i militanti azzurri arrivati per incontrarla si sono allontanati.
Il coordinatore regionale di Forza Italia Toscana, Marco Stella, spiega che un dirigente locale "il coordinatore provinciale Lorenzo Paladini" "spintonato e buttato in terra". Per Bernini "dal 7 ottobre il Governo ha scelto di garantire a tutti la libertà di espressione senza rafforzare oltre misura i presidi di sicurezza, eppure questa nostra disponibilità al dialogo non è colta da alcune minoranze rumorose che anche oggi a Pisa ci hanno impedito di parlare e di svolgere il nostro incontro con i militanti".
"Noi garantiamo a tutti la libertà di manifestare e abbiamo il dovere di ascoltare le loro richieste - ha poi aggiunto Bernini -, anche se non ho capito bene che tipo di dialogo questi ragazzi volessero instaurare visto che non sono disposti ad ascoltare le ragioni altrui. Le università devono essere un luogo di inclusione e non di boicottaggio, perché un conto è il giudizio sul governo di Israele e un altro è colpire la popolazione israeliana e le sue università".
Solidarietà a Bernini dal segretario nazionale di Forza Italia, vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani che su X parla di "clima di grave intolleranza". A margine di un incontro elettorale Yajani ha poi aggiunto: "Hanno messo il tappo, la sordina alla nostra voce come se si vincesse facendo stare zitti gli altri e urlando contro gli altri. E' un altro pessimo esempio di violenza che continua. Non possiamo più tollerare che nelle università gruppi di studenti facinorosi, che rappresentano una minoranza, impediscano agli altri di parlare, e impediscano a tanti giovani di studiare. Questa non è democrazia, faremo di tutto perché la legalità delle nostre università possa essere ripristinata al più presto".
Solidarietà anche dal ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo e dalla vicesegretaria nazionale di Fi Deborah Bergamini, insieme a vari esponenti del partito.