[L’intervista esclusiva] “Berlusconi si ricandiderà, il centrodestra può fare un governo e limiteremo Facebook”. Ecco il piano di Tajani

Il presidente dell’Europarlamento ha partecipato alla campagna elettorale e sul Friuli dice: “Vincerà il candidato della Lega e noi di Forza Italia avremo un buon risultato”. Per Tajani, indicato per Palazzo Chigi da Fi prima del voto, “Berlusconi, se gli sarà possibile, sarà candidato” alle Europee come pure alle Politiche in caso di voto anticipato. E sul governo immagina uno sbocco alla spagnola, cioè un governo di minoranza: “In Spagna esiste un esecutivo di centrodestra che, a seconda dei casi, ottiene i voti dei socialisti oppure di Ciudadanos…”. Vuole che il Parlamento europeo ascolti Zuckerberg: “Non possiamo rischiare che qualcuno condizioni le elezioni del 2019”

[L’intervista esclusiva] “Berlusconi si ricandiderà, il centrodestra può fare un governo e limiteremo Facebook”. Ecco il piano di Tajani

Un governo di minoranza? “In Spagna esiste un esecutivo di centrodestra che, a seconda dei casi, ottiene i voti dei socialisti oppure di Ciudadanos…”. Il presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, si sta spendendo moltissimo per il suo partito. Era stato in Molise, dove poi il centrodestra ha vinto a sorpresa sui Cinquestelle, ed è rimasto a lungo in Friuli, dove il leghista Massimiliano Fedriga è dato per vincente e gli azzurri non intendono sfigurare. Dopo essere salito in cima alla foiba di Basovizza e avere visitato il Consorzio del prosciutto San Daniele con il Cavaliere, il primo italiano che si sia mai seduto sulla poltrona più importante di Strasburgo ha accettato di rispondere alle domande di Tiscali. 

Presidente Tajani, che atmosfera ha trovato in Friuli e quale risultato si aspetta dalle elezioni regionali, per le quali voi di Forza Italia vi siete mobilitati in maniera così massiccia?
“Tutto lascia pensare che vinceranno la coalizione di centrodestra e Massimiliano Fedriga; auspico che in questo quadro ci sia  un ottimo risultato di Forza Italia”.

Ha detto che Silvio Berlusconi potrebbe candidarsi alle Europee del prossimo anno. Pensa che lo farebbe anche in caso di elezioni anticipate in Italia?
“Se si tornasse a votare, e se ovviamente gli sarà permesso, penso che Berlusconi si ricandiderà.  E’ il leader di Forza Italia e, secondo me, è anche il leader di centrodestra. Ancora oggi è l’unico in grado di aggregare”.

Lei è uno dei fondatori di Forza Italia, ma oggi il candidato premier della coalizione è Matteo Salvini.
“Certo. Salvini è il nostro nostro candidato premier: avevamo un accordo in tal senso e noi di Forza Italia i patti li rispettiamo. Ciò non significa dire però che la leadership del centrodestra è cambiata: la leadership non è soltanto una questione di voti, ma è anche una questione di prospettive”.

Intanto la situazione politica in Italia si è incartata; nessuno dei tre “poli” ha una maggioranza sufficiente per governare. Che sbocco si immagina per questa crisi?
“Abbiamo fiducia nel Capo dello Stato e nella sua saggezza; farà le sue valutazioni. Io dico da tempo che la soluzione più logica sarebbe  quella di dar vita a un governo di centrodestra, che è la coalizione premiata dagli italiani alle ultime elezioni”.

Sarà pure stata “premiata”, ma non è autosufficiente e come coalizione scricchiola...
“Il 37% dei nostri concittadini ha votato per il centrodestra unito e quello tra Forza Italia e gli altri partiti della coalizione, come ho avuto modo di dire, per me è un matrimonio indissolubile. La coalizione non si dividerà, mi dispiace per chi se lo augurava”.

Tutti dicono che serve un governo, ma Il centrodestra non ha i numeri per far partire un governo da solo . Come pensa che troverà la maggioranza per esprimere un eventuale premier?
“Sui punti più importanti del programma dovrà trovare in Parlamento il consenso di altri deputati e senatori. Si può fare. In Spagna si governa così ormai da anni. L’esecutivo  di centrodestra  a seconda dei casi ottiene i voti dei socialisti oppure di Ciudadanos. Evitare le urne è ancora possibile ”.

Salvini critica Berlusconi perché, a suo dire, usa toni troppo aspri contro i Cinquestelle. Lei pensa che le autorità europee siano preoccupate di un eventuale esecutivo giallo-verde?
“In Europa si preoccupano che l’Italia possa avere un governo affidabile e capace di affrontare i problemi del Paese, che poi sono anche quelli dell’Europa. Per questa ragione insistiamo che tutti rispettino la volontà dei cittadini. Andare al governo significa servire gli italiani, non vincere una gara a chi riesce a sedersi per primo sulla poltrona di Palazzo Chigi. Quello è un mezzo, non lo scopo”.

Lei è stato tra i primi leader a sollevare la questione della trasparenza nell’uso dei dati che fanno Facebook e le altre piattaforme social dopo il caso di Cambridge Analytica. La Commissione europea si sta muovendo e propone una specie di Codice di autoregolamentazione. Cosa pensa si debba fare ancora?
“Ciò che è accaduto è grave. Vogliamo capire cosa si può fare per evitare che si ripeta un utilizzo improprio dei dati e che questo possa accadere magari già nella prossima campagna elettorale per le elezioni europee, tra un anno. Facebook ha risposto al nostro invito mandando a Strasburgo il vicepresidente; noi abbiamo insistito perché vogliamo ascoltare direttamente  Mark Zuckerberg”.