[Il reportage] Berlusconi strappa il primo Cinquestelle e sogna un governo coi “Responsabili”

Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia
Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia

Il Silvio Berlusconi che si è presentato sul palco dell’Hotel Ergife di Roma, invitato da Antonio Tajani per illustrare la “contromanovra” di Forza Italia, si è contraddistinto per due cose. Il ritorno alla battuta facile e la fiducia in un prossimo cambio di scenario, nel fatto che “presto ci sarà un governo di centrodestra”. A restituire il buonumore all’ex premier sarebbe l’adesione al suo partito del deputato eletto coi Cinquestelle Matteo Dall’Osso. La rottura dell’ex deputato pentastellato, già alla Camera nella XVII legislatura, si è consumato il due dicembre quando, in occasione dell’esame di un suo emendamento che prevedeva stanziamenti in favore di famiglie con persone invalide, il presidente della commissione, il leghista Claudio Borghi Aquilini, ha ritirato la proposta senza averlo nemmeno comunicato al diretto interessato. Sentendosi “umiliato” dai suoi compagni di partito, il deputato pentastellato ha deciso così di aderire a Forza Italia e subito si è diffusa l’idea che fosse solo il primo di una serie di eletti pentastellati pronti a mollare la “casa madre”.

I due mandati: una scappatoia

A rendere il passaggio particolarmente conveniente, la regola dei due mandati che, per i deputati e i senatori alla seconda legislatura, significherebbe l’unica chance di essere ricandidati ed eletti. Ecco perché subito i pentastellati subito hanno minacciato di chiedere i danni al deputato transfuga, i centomila euro che dovrebbe versare al gruppo in virtù dell’articolo 21 dello Statuto del gruppo parlamentare pentastellato. Una sorta di deterrente per scoraggiare altre fughe. Luigi Di Maio però tenta di mettere una pezza a quello che rischia di diventare un caso: “Voglio prima parlargli”, frena .

"Nemmeno buoni a pulire i cessi"

“La penale ai danni di Dall’Osso è qualcosa del tutto incostituzionale, quindi non pagherà nulla: sono contento che una persona perbene e stimabile sia venuta tra noi”, ha detto il Cavaliere dal palco della manifestazione all’Ergife. “Sono molto pessimista, una volta dissi che avrei mandato i Cinquestelle a pulire i cessi... ora ho dei dubbi che sarebbero capaci di farlo”. L’ex premier, però, è persuaso che dal loro serbatoio sia possibile attingere ancora e che vi siano concrete chances che proprio da lì arrivino altri “responsabili”: “Sono convinto che molti parlamentari dei Cinque Stelle sarebbero pronti a lasciare il loro gruppo e appoggiare il governo del centrodestra”. I nuovi possibili ingressi di cui si parla tra gli azzurri sono almeno cinque, e si tratta in quasi tutti i casi di parlamentari alla seconda legislatura. Sulle motivazioni, il Cavaliere sembra avere le idee chiare:“Molti di questi parlamentari non hanno nè arte nè parte: senza essere in Parlamento non guadagnerebbero più lo stesso stipendio”.

L'alleanza giusta da subito

Sulla base di questa spinta, il fondatore di Fininvest si è vista confermare una sua vecchia idea, quella che un cambio di maggioranza possa avvenire già nel corso di questa legislatura. Antonio Tajani si spinge a fare una previsione sui tempi del ribaltone, che potrebbe avvenire “subito prima o subito dopo le elezioni Europee”, mentre l’ex premier aggiunge un tassello in più. “Se cade il governo vanno bene entrambe le soluzioni: o elezioni o nuovo governo. Sono stato da Sergio Mattarella e mi ha detto che, in tal caso, consentirebbe al centrodestra di trovare una maggioranza in Parlamento che sostenga il centrodestra”. Peccato che l’allusione al Capo dello Stato abbia comportato una immediata reazione del Colle, costretto a smentire: “Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nei suoi colloqui non ha mai espresso la sua opinione su scenari politici eventuali”.

"Non hanno fatto nulla di centrodestra"

Ma Silvio Berlusconi ha aperto anche un altro fronte. Premesso che non c’è “alcuna difficoltà nel rapporto con Matteo Salvini”, e dopo avere rivelato che i due si telefonano spesso anche senza vedersi, ha però aggiunto: “Capisco che Salvini abbia un rapporto con il M5S che vuole tenere in piedi. Ma questo governo non ha fatto nulla di centrodestra e lui ha lasciato l’agenda economica in mano al M5s. Sono certo che il centrodestra sia l'unica, vera soluzione che ha di fronte”. A questo giudizio liquidatorio la Lega in serata ha replicato in modo secco con una nota dei capigruppo della Lega Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari: "Flat Tax al 15% per Partite Iva, commercianti, piccoli imprenditori e professionisti. Diritto alla pensione e al lavoro per oltre mezzo milione di italiani, superando la legge Fornero (votata anche da FI). 15 miliardi di investimenti pubblici. Riduzione di 100.000 sbarchi di immigrati e assunzione straordinaria di 8.000 uomini e donne delle forze dell'ordine. Tutto questo, e altro, in sei mesi di governo. Berlusconi lo sa?".

"Mai sentito basso"

Nonostante le polemiche, l’ex premier non ha perso il buonumore. Così dal palchetto allestito alla vigilia della manifestazione che la Lega terrà oggi a Roma - e che, secondo gli organizzatori si annuncia come un’adunata oceanica -, ha rivelato due - spiritose - controverità. Berlusconi ha scherzato sulla “vera” ragione per cui ha rinunciato nelle settimane scorse al suo ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo contro la decadenza da senatore: “Mi costava duecento mila euro di avvocati per ciascuna udienza...”. Il leader di Forza Italia, che non parla più di una sua ipotetica candidatura alle Europee, bolla come “leggenda” la sua presunta bassa statura che lo obbligherebbe ad indossare dei rialzini nelle scarpe e ne approfitta per rivestire i panni della vittima: “Quante bugie e insulti mi dicono ancora oggi! Mi chiamano Caimano, Al Tappone. Ma io sono alto un metro e 70, per la mia generazione ero uno dei più alti. Ma quali rialzi e rinforzi nelle scarpe: quando incontro Putin o altri leader io sono alto come loro, se non di più. Non parliamo di Mussolini poi. Io non mi sono mai sentito basso”.

 

 

 

Berlusconi strappa il primo Cinquestelle e sogna un governo coi “Responsabili”

 

 

Il leader di Forza Italia saluta l’ingresso dell’ex grillino Matteo Dall’Osso e lo difende dalle richieste economiche del suo ex partito: “La penale? È incostituzionale”. Il Cavaliere si dice sicuro che “arriveranno altri parlamentari” e, grazie a loro, si farà un governo di centrodestra. Le critiche alla Lega “che non ha fatto nulla” fanno infuriare Matteo Salvini. Intanto Mattarella smentisce di avere dato la disponibilità al tentativo di un “ribaltone”.