Dimissioni di Belloni, dai difficili rapporti con Tajani all'estromissione dal dossier Sala. E il caso della morte di Berlusconi
La diplomatica lascerà la direzione del Dis a partire dal 15 gennaio. Dietro la scelta, due anni di relazioni non lisce con esponenti di governo e della stessa intelligence
E' possibile che il caso di Cecilia Sala sia solo l'ultimo motivo di frizione in ordine di tempo. Le annunciate dimissioni di Elisabetta Belloni, dal 12 maggio 2021 direttrice del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), hanno il sapore di un non tanto piccolo terremoto all'interno degli apparati di intelligence italiani. Dissapori, probabilmente, dovuti a diversità di vedute che, come scrive il Corriere della sera, avrebbero portato all'estromissione della diplomatica dal delicato dossier che riguarda la giornalista nostra connazionale detenuta in Iran.
La lettera di dimissioni inviata da Belloni reca la data del 15 gennaio, data a partire dalla quale il passo indietro sarà operativo e che probabilmente è frutto di un accordo con la presidenza del Consiglio per darle il tempo di individuare il o la sostituta. Il ruolo è molto delicato perché il Dis funge da coordinamento di tutti i servizi segreti italiani. La lettera di dimissioni è stata consegnata alla premier, Giorgia Meloni, e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, quattro giorni dopo l'arresto di Sala a Teheran, ovvero il 19 dicembre.
Direzione Bruxelles
Mettere un punto fermo su una data precisa appare importante per capire quale o quali fattori siano stati determinanti, al di là del laconico "motivi personali" addotto dall'alta dirigente. Per la quale già si parla di un incarico fiduciario a Bruxelles accanto a Ursula Von Der Leyen (circostanza esclusa dall'interessata ndr) - che non ha mai negato di apprezzarne la competenza - e della quale si era fatto in passato il nome come Presidente della Repubblica prima dell'elezione di Mattarella a un secondo settennato e, più di recente, come commissaria europea al posto di Raffaele Fitto. Il mandato di Belloni sarebbe scaduto naturalmente tra cinque mesi, ma evidentemente i rapporti con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani - il primo, pare, a sbarrarle la strada - con Mantovano e con la stessa Meloni si sarebbero deteriorati fino al punto di non ritorno.
Repubblica scrive che "è un fatto" l'estromissione della diplomatica dai rapporti del governo con il neo presidente statunitense, Donald Trump, e Elon Musk che Meloni vuole gestire in prima persona, nonostante le ricadute anche in termini di sicurezza nazionale di possibili accordi come quello di cui si è parlato in questi giorni con Space X per l'uso della rete satellitare Starlink.
Tensioni nei servizi, il caso della morte di Berlusconi
I retroscena parlano di rapporti difficili anche con Gianni Caravelli, capo dell'Aise, il servizio segreto estero. Tra Belloni e quest'ultimo accuse reciproche, da lei di troppa autonomia e da lui di tentativi di compressione del ruolo, premesso che la direttrice del Dis controlla sia il servizio segreto interno (Aisi) che quello estero. A dimostrare queste difficili dinamiche ci sarebbe anche l'irrituale doppia telefonata partita dall'ospedale milanese San Raffaele alla morte di Silvio Berlusconi: una verso al capo dell'Aise, l'altra a quello dell'Aisi. Sarebbe stato il primo a informare Belloni e il secondo a dare la notizia a Mantovano. Un eloquente doppio binario di comunicazione nel quale si nota la perdita di centralità dell'ufficio retto da Belloni.
Il suo prossimo incarico, al netto delle sue smentite, sarebbe proprio in Europa e valorizzerebbe la sua solida carriera diplomatica al servizio delle istituzioni italiane. Ad attenderla un dossier molto delicato, ovvero quello della sicurezza e dell'immigrazione, per ora in capo alla presidente della Commissione. "Una notizia che certo non ho dato io", è la risposta di Belloni interrogata da Repubblica sull'ipotesi. "Chiunque mi conosce sa che non sono una persona che decide di lasciare un incarico solo se ha la garanzia o la certezza di riceverne uno nuovo", ha precisato. Staremo a vedere.