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Aut aut di Conte a Grillo: “Se lui è al di sopra di tutto io non posso esserci”

Il leader del M5s: "Il rapporto non è stato mai idilliaco, ma io ho sempre rispettato il suo ruolo di fondatore. Ma ora la ricetta non funziona più. Serve interpretare i bisogni odierni, il modo migliore è una costituente"

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Foto Ansa
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"Non è questione Grillo-Conte, ma una questione Grillo-comunità che vuole discutere. E' un principio politico e giuridico. Io non accetterò mai di vivere in una comunità in cui c'è un soggetto sopraelevato rispetto alla comunità stessa. E' un principio antidemocratico. Se passa questo principio - e non vedo come possa passare - io non potrei esserci". Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte sottolineando che lo ha sorpreso l'atteggiamento di Beppe Grillo "che ha lanciato l'idea di democrazia dal basso" sul "vero processo di partecipazione dei cittadini che ora si sta realizzando"

"Il simbolo - ha spiegato - è già cambiato più volte nella storia del movimento, da ultimo abbiamo messo anche la parola pace. Sul doppio mandato, si sono inventati, con Grillo compiacente, il mandato zero e io non c'ero. Chi parla non ha detto dobbiamo cambiare il simbolo, il nome e il doppio mandato, ha detto ascoltiamo i bisogni" della base. "E' un atteggiamento sbagliato dire di questo si discute e di questo no. Se alla fine del processo" si decide che "il è simbolo identico a me va benissimo, alle 5 stelle io sono affezionato".

"Si è conclusa prima fase" del processo, in cui "abbiamo invitato tutti, iscritti e non, a presentare proposte. Sono arrivati oltre 22mila contributi, di questi tempi con astensionismo che c'è, è un grandissimo risultato. Ci sono stati 170 contributi di organizzazioni collettive", ha aggiunto.

A Beppe Grillo "rispondo che, sì il rapporto non è stato mai idilliaco, ma io ho sempre rispettato e continuo a rispettare il suo ruolo di fondatore. Nessuno deve mai trascurare il grande progetto partito dal nulla per rispondere a dei bisogni. Oggi dobbiamo interpretare non i bisogni di 15 anni fa ma di oggi". "Evidentemente c'è una ricetta che non funziona più", "il modo migliore per interpretare principi e valori è di attualizzarli lanciano processo costituente", ha detto il leader del M5s.

E' possibile un M5s senza Grillo? "No, no vi prego, è una prospettiva a cui non abbiamo mai pensato e che mi sorprenderebbe tanto. Sarebbe una contraddizione". Alla domanda se si senta con Beppe Grillo, risponde: "Purtroppo dopo queste uscite non ci siamo più sentiti, non mi ha più chiamato".

"E' il popolo italiano che non si fida più di Renzi. Noi mai potremo lavorare con Renzi e costruire un progetto con lui", ha detto Conte alla festa del Fatto. Alla domanda se si sia già confrontato con la leader del Pd Elly Schlein sul motivo per cui ha riaperto a Renzi, risponde: "Avremo modo di parlarne sicuramente. Noi con Pd e Avs stiamo lavorando e non si parte da zero", ma "un progetto alternativo non puoi farlo con persone che contaminano".

"Questo campo largo, questa formula che significa? Questo campo deve essere coeso, loro hanno fatto il Jobs Act e sono convinti, non vogliono il salario minimo, sono contro il reddito di cittadinanza. Noi siamo in politica per contrastare l'affarismo", "non può essere che ti appropri per le istituzioni per fare affari", ha aggiunto riferendosi a Matteo Renzi. "Se qualcuno pensa, con queste presenze inquinanti di rovinare i nostri principi e valori non ci riuscirà", ha aggiunto.

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