[La polemica] Sindrome cinese di un’Italia smemorata, sulla Via della Seta ci siamo svenduti a Pechino
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Con la visita di Xi Jinping l’Italia scopre di essere stata colpita dalla sindrome cinese. Si evocano scenari foschi: con il Memorandum sulla via della Seta ci siamo svenduti a Pechino e rischiamo di perdere una preziosa sovranità che in questi anni ci ha consentito di fare una politica indipendente e a protezione di nostri interessi politici, economici e morali. La missione del presidente cinese ha già avuto un grande merito: farci scoprire che siamo un Paese con la schiena diritta che non cede facilmente alla pressioni esterne, di qualunque genere.
Peccato che non sia proprio così. L’Italia è un Paese di smemorati che ama dipingersi in maniera completamente diversa dalla realtà con un’abilità degna dell’epica di Antonio Trancredi Cadili, 8 anni, il talentuoso puparo siciliano che ha incantato anche Xi Jinping. La vera arma segreta dell’Italia e che ce la raccontiamo e ce la suoniamo, sperando che gli altri abbocchino.
Ecco la nostra cialtronesca geopolitica recente che sui giornali, timorosi dell’invasione di Pechino, neppure si ricordano.
Nel 2011 i nostri alleati ci costrinsero a bombardare Gheddafi, il nostro maggiore alleato nel Mediterraneo, distruggendo la Libia. Abbiamo venduto imprese importanti e miliardi di armi a sauditi, Qatar, Emirati, per condurre guerre feroci in Yemen e sostenere il terrorismo in Siria contro i nostri stessi valori e interessi. Ci facciamo ricattare ogni giorno da Erdogan e lo paghiamo per tenersi milioni di profughi.
Per non parlare dei nostri alleati europei con Macron e la Merkel che fanno affari con la Cina dieci volte più di noi e ora tirano il freno per non lasciarci neppure quote residuali di interscambio: da loro e dagli inglesi i cinesi hanno già investito in un decennio 100 miliardi di euro comprandosi porti e aereoporti, da noi poco più di una dozzina.
Ma soprattutto tolleriamo senza dire mai una parola la violazione americana di accordi, trattati internazionali e risoluzioni Onu. Sono gli Stati Uniti che con le sanzioni decidono con chi possiamo commerciare. Senza contare gli omaggi ossequienti dei nostri ministri a Israele che occupa i territori arabi e palestinesi sparacchiando a destra e manca. Diamo persino voce e ospitalità a un vero cialtrone come Steve Bannon che se la prende con il Papa e il Vaticano perché deve promuovere l’avanzata mondiale di evangelici e sionisti funzionali alla destra americana più becera. I cinesi devono stare attenti con noi: non sanno cosa li aspetta.