Il governo impugna la legge della Toscana sul fine vita. Il governatore Giani non ci sta: difenderemo la nostra legge
La decisione in Consiglio dei ministri. L'attacco del M5s: atto gravissimo

Il governo ha deciso in Consiglio dei ministri di impugnare la legge Toscana sul fine vita. Le disposizioni della regione, la prima a disciplinare a materia, era stata approvata a metà marzo. "È paradossale che, invece di lavorare su una legge nazionale attesa da anni, il Governo scelga di ostacolare chi si è impegnato per attuare quanto stabilito dalla Corte" costituzionale "che ha indicato la necessità di colmare un vuoto legislativo in materia di suicidio medicalmente assistito". "Difenderemo con determinazione la nostra legge, certi di aver agito nel rispetto della legalità, della Costituzione e, soprattutto, delle persone". ha detto il governatore toscano Eugenio Giani in merito alla decisione del governo di impugnare la legge toscana sul fine vita.
M5s: gravissimo che governo impugni legge Toscana sul fine vita
"La decisione di questo governo medievale di impugnare la legge della Regione Toscana sul fine vita è gravissima e inaccettabile, rappresenta uno schiaffo a chi soffre e alle sollecitazioni della Corte Costituzionale. Non solo Meloni e i suoi si rifiutano di lavorare a una normativa nazionale, ma mettono i bastoni tra le ruote alle poche Regioni virtuose che si stanno dotando di leggi di civiltà. Quelle stesse Regioni usate per il vergognoso scaricabarile cui il governo si aggrappa ogni volta che deve coprire i propri fallimenti, come nel caso delle liste d'attesa. Il nostro Paese ha bisogno di una legge sul fine vita, il Movimento 5 Stelle ha depositato due proposte, una alla Camera e una al Senato, si parta immediatamente da quelle per dare risposte a chi soffre e non ha la possibilità di condurre una vita dignitosa". Lo scrivono in una nota congiunta i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Affari Sociali di Camera e Senato.
Bonelli: impugnare legge della Toscana atto di ferocia
"Il governo, impugnando la legge sul fine vita della Regione Toscana, ha compiuto un atto di ferocia ideologica contro le famiglie e i malati terminali, condannati al dolore e all'accanimento terapeutico dall'inerzia colpevole dell'esecutivo che, nonostante le sentenze della Corte Costituzionale, non legifera sul fine vita." Lo scrive in una nota Angelo Bonelli, parlamentare di Avs e co-portavoce di Europa Verde "La Corte Costituzionale ha ripetutamente affrontato il tema del fine vita, riconoscendo il diritto del paziente a rifiutare trattamenti medici e a scegliere di porre fine alla propria vita in determinate circostanze, come ad esempio in caso di malattie irreversibili e di intollerabile sofferenza. La legge della Regione Toscana è in linea con i principi sanciti dalla Consulta, ma nonostante ciò il furore ideologico ha prevalso nuovamente da parte del governo Meloni, sulla pelle e sul dolore di famiglie e malati, scegliendo di non legiferare come chiesto dalla Corte Costituzionale" conclude.