[Il punto] Il M5s blocca sul nascere il condono edilizio della Lega. Ecco le irregolarità che avrebbe sanato
Il Carroccio ha ufficialmente smentito di aver proposta la sanatoria ma le carte in mano alla stampa dimostrano il contrario
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Un nuovo condono edilizio divide Lega e M5s. Ennesimo capitolo di uno scontro politico a tutto campo che (tra le varie cose) comprende Tav, Autonomie, Via della Seta e Flat tax. Secondo le indiscrezioni di stampa per sostenere l’edilizia privata Matteo Salvini avrebbe voluto inserire la sanatoria nel decreto Sblocca cantieri. Ma l’alleato pentastellato avrebbe risposto picche.
La smentita del Carroccio
Il Carroccio ha smentito l’iniziativa. “Non c’è nessuna ipotesi di condono edilizio né nello Sblocca cantieri né in altri provvedimenti. E’ una notizia infondata. La Lega è contraria a ogni tipo di condono” ha dichiarato il partito di Matteo Salvini. Affermazione curiosa considerando che tra le prime misure imposte dai leghisti al governo Conte c’è stata la Pace fiscale ovvero la maxi rottamazione delle cartelle esattoriali non pagate.
Condono su piccole irregolarità
Ma nonostante le smentite di facciata la bozza della proposta è ugualmente giunta nelle redazioni dei principali giornali italiani. Il condono avrebbe riguardato piccole irregolarità sui vecchi edifici, con licenza edilizia rilasciata prima del 1977. Entrando più nello specifico il colpo di spugna avrebbe interessato, per esempio, porte e finestre spostate o cambiate di dimensione. Piccole variazioni non costituenti totale difformità rispetto al progetto iniziale e contenute entro il 2% in caso di differenze dimensionali.
E' sempre e solo una questione di immagine
Insomma, niente di eclatante da far gridare allo scandalo, rispetto a quanto avvenuto in passato in questo Paese. Ma dopo aver approvato la Pace fiscale, da un lato il M5s sente la necessità di riappropriarsi della bandiera della legalità, mentre la Lega non vuole passare (ancora una volta) per il partito che aiuta i furbetti. Ci troviamo insomma di fronte all’ennesimo episodio di calcolo mediatico che in fondo è la caratteristica principale dell’attuale governo gialloverde. Tutto quello che viene proposto o fatto è funzionale unicamente alla creazione del consenso e non alle reali esigenze del Paese.
