Le quattro famiglie politiche fondamentali dei partiti italiani. La svolta della Meloni
La leader di Fratelli d'Italia con un video inviato alla stampa estera ha finalmente chiarito la collocazione del suo partito. Restano dubbi sul posizionamento di Lega e M5S

Le sigle e gli slogan sono tanti e vari ma essenzialmente gli schieramenti politici nel mondo occidentale (e dunque anche in Italia) possono essere ricondotti a quattro grandi famiglie. Capire quali sono è utile per interpretare quello che sta succedendo in questi giorni nel nostro Paese in vista delle elezioni politiche del 25 settembre.
Il punto di partenza per comprendere le 4 grandi famiglie è la dicotomia tra forze di sistema e quelle anti sistema.
LE FORZE DI SISTEMA
Il sistema a cui ci si riferisce è ovviamente quello capitalistico liberale che si è imposto in tutto l’Occidente a partire dalla rivoluzione inglese del 17esimo secolo e dalla rivoluzione francese del 1789. E' il sistema che pone al centro di tutto la tutela delle libertà individuali tra cui spicca la libertà di fare impresa.
Le forze di sistema si dividono in due categorie: quelle conservatrici (centro destra) e quelle progressiste (centro sinistra).
LE FORZE DI SISTEMA CONSERVATRICI
Appartengono alla prima categoria i Repubblicani americani, i Conservatori inglesi, i Gollisti francesi, i Democratici Cristiani tedeschi. In Italia nel corso della prima Repubblica questo spazio politico è stato presidiato dalla Democrazia Cristiana e dai suoi alleati minori Repubblicani e Liberali. Eredità raccolta, nella seconda Repubblica, da Forza Italia. A livello europeo si riconoscono nel gruppo dei Popolari e dei Liberali.
L’idea di fondo di queste forze politiche è che la ricchezza/benessere di un Paese si massimizza lasciando mano libera all’imprenditoria privata. Il ruolo dello Stato deve essere o ridotto al minimo (scuola liberista anglosassone) oppure deve essere orientato alla tutela del libero mercato e dei conti pubblici in ordine (ordoliberismo tedesco). In generale sono favorevoli ad una pressione fiscale leggera per la classici sociali di reddito medio alto.
Sul fronte delle libertà civili le forze di sistema conservatrici sono meno disposte a riconoscere la libertà dei singoli cittadini e tendono ad avere una posizione conservatrice, talvolta condizionata dalle autorità religiose. Hanno posizioni rigide nei confronti dell'immigrazione. Non hanno una particolare sensibilità verso i temi ambientali e sono a favore dell'energia nucleare.
LE FORZE DI SISTEMA PROGRESSISTE
Appartengono invece alle forze di sistema progressiste i Democratici americani, i Laburisti inglesi, i Socialisti francesi, i Socialdemocratici tedeschi. In Italia nel corso della prima Repubblica questo spazio politico è stato presidiato dai Socialisti e dai Socialdemocratici. Eredità raccolta, nella seconda Repubblica, dal Partito Democratico. A livello europeo si riconoscono nel gruppo dei Socialdemocratici e dei Democratici nel quale sono confluiti anche i Liberali moderati, la cosiddetta Terza Via.
L’idea di fondo di queste forze politiche è che il sistema capitalistico non vada superato/abbattuto ma semplicemente riformato affinché la ricchezza creata dall’attività imprenditoriale sia meglio distribuita anche tra le classi lavoratrici (impiegati e operai). Il ruolo dello Stato diventa centrale per contenere/moderare gli eccessi del capitalismo attraverso la regolamentazione e la leva fiscale.
Sul fronte delle libertà civili prevale l'idea progressista di riconoscere ampia libertà ai singoil cittadini in nome del laicismo dello Stato. Hanno posizioni aperte nei confronti dell'immigrazione. Hanno una discreta sensibilità verso i temi ambientali e tendenzialmente sono contro l'energia nucleare.
I TRE PRINCIPI FONDAMENTALI DELLE FORZE DI SISTEMA
La classificazione è ovviamente sommaria, la realtà nei singoli Paesi e in Europa è più complessa, le sfumature sono tante, ma una cosa si può dire con certezza. Nell’Europa del 2022 le forze di sistema (siano esse conservatrici o progressiste) condividono alcuni principi fondamentali: l’economia di mercato, l’Unione europea e l’euro, l’Atlantismo (ovvero l’alleanza militare con la Nato e dunque con gli Stati Uniti). L'Agenda Draghi può essere considerata un manifesto per le forze politiche di sistema. Principi fondamentali che al contrario, con sfumature diverse, non sono riconosciuti dalle forze antisistema.
LE FORZE ANTISISTEMA DI DESTRA
Le forze antisistema di destra sono di derivazione fascista. Non sono contrarie all’economia di mercato ma puntano ugualmente ad un ruolo molto forte dello Stato in economia attraverso la nazionalizzazione dei settori strategici. Sono favorevoli ad una pressione fiscale leggera per le classi sociali di reddito medio alto. Non mettono in discussione l’Atlantismo ma essendo nazionaliste (sovraniste) sono nettamente contrarie all’Unione Europea e all’euro.
Sul fronte dei diritti civili sono fortemente conservatrici e anti liberali. Alcuni diritti democratici fondamentali (libertà di stampa, indipendenza del potere giudiziario da quello politico, libertà di associazione sindacale, diritto all'aborto) sono messi in discussione. La loro ideologia può essere riassunta nella triade Dio, Stato, famiglia. Sul fronte immigrazione sono per la linea dura. Su quello ambientale la sensibilità è minima e sono favorevoli all'energia nucleare.
In Europa la campionessa delle forze antisistema di destra e Marine Le Pen. Altro esponente di rilievo è il premier ungherese Viktor Orbán anche se sull'Unione Europea ha posizioni meno rigide rispetto al Rassemblement National francese.
LE FORZE ANTISISTEMA DI SINISTRA
Le forze di sinistra antisistema sono di derivazione comunista. Pur non essendo più apertamente rivoluzionarie sono sostanzialmente contrarie all’economia di mercato e puntano ad un ruolo importante dello Stato nell’economia attraverso nazionalizzazioni di settori non necessariamente strategici. Pongono massima attenzione all'uguaglianza economica da raggiungere in particolare attraverso la leva fiscale. Un cavallo di battaglia è la tassa patrimoniale.
In politica estera mettono in discussione l’Atlantismo. Contestano l’attuale Unione Europea a loro dire "in mano alle banche" ma in linea con la tradizione internazionalista sono favorevoli ad una Europa "unita nell’interesse dei popoli".
Sul fronte dei diritti civili sono progressiste in nome del laicismo dello Stato. Sul fronte immigrazione sono per l’apertura e l’integrazione. Sono molto sensibili ai temi ambientali e fortemente contrarie all'energia nucleare e allo sfruttamento del territorio (costruzione di grandi opere).
In Europa riferimenti importanti sono Jean-Luc Mélenchon leader de La France Insoumise (La Francia Indomita) e il movimento spagnolo di Podemos.
LA CLASSIFICAZIONE DELLE PRINCIPALI FORZE POLITICHE ITALIANE
Analogamente alle forze politiche di sistema anche per quelle antisistema la realtà è più complessa rispetto alla descrizione sommaria fatta. Solamente inquadrare le forze italiane nella matrice delle quattro famiglie politiche è impresa ardua. Ma non impossibile. In alcuni casi la classificazione è semplice, in altri più complessa.
Sono forze di sistema di destra: Forza Italia, i partiti minori di centrodestra (Cambiamo di Toti, Noi con l'Italia di Lupi)
Sono forze di sistema di sinistra: il Partito Democratico, Azione di Calenda, +Europa di Emma Bonino, Articolo 1, Insieme per il futuro di Di Maio.
Sono forze antisistema di sinistra: i Rosso-Verdi di Fratoianni e Bonino, Potere al popolo
Sono forze antisistema di destra: Italexit di Paragone, Casa Pound, Forza Nuova
IL CHIARIMENTO DI FRATELLI D'ITALIA
Nell'elenco mancano alcuni dei principali partiti italiani la cui collocazione è incerta.
Fratelli d’Italia: è ancora una forza di destra antisistema oppure di sistema? Il riferimento politico della Meloni è Marine Le Pen o Margaret Thatcher?
Un chiarimento importante (e doveroso verso gli elettori) l'ha fatto l'11 agosto la stessa leader di Fratelli d'Italia in un video in inglese, francese e spagnolo inviato alla stampa estera. Meloni ha abiurato il fascismo, ha fornito rassicurazioni sulla permanenza dell'Italia nell'euro e nell'alleanza Atlantica e infine ha ricordato la sua appartenenza al partito conservatore europei assieme ai Tories britannici. Almeno a parole Fratelli di Italia si iscrive dunque nella famiglia delle forze di sistema di destra.
Video
I DUBBI SU LEGA, M5S E ITALIA VIVA
Restano invece ancora in una zona grigia le due forze trionfatrici alle ultime elezioni politiche del 2018.
Lega: è una forza di destra antisistema oppure di sistema? Questo è un punto fondamentale da chiarire in questa campagna elettorale. Par Matteo Salvini la politica estera italiana deve guardare a Bruxelles o alle forze anti liberali dell’Europa orientale?
Movimento 5 stelle: il Movimento delle origini non era né di destra né di sinistra me semplicemente anti sistema. Quello odierno ha virato decisamente a sinistra (pur non essendo di derivazione marxista) ma ancora non è chiaro se insegue una linea antisistema o di sistema. Quali sono le posizioni nei confronti dell’Atlantismo e dell’Unione Europea?
Infine non è chiaro neanche il posizionamento di Italia Viva di Matteo Renzi: è davvero di centro sinistra (liberalismo moderato) o è semplicemente un partito liberista? L'allenza con Azione di Calenda con l'intenzione di creare un terzo polo non aiuta a chiarire l'ambiguità.