Quella che doveva essere una giornata di pesca si è rivelata qualcosa di ancora più importante e soddisfacente. Il salvataggio di una tartaruga Caretta Caretta è diventato un evento per i presenti sulla spiaggia sarda di Cala Pira. Racconta il sub Massimo Massida, che insieme al collega Federico Deiana, domenica 15 settembre 2019 hanno salvato una tartaruga della specie in via di estinzione nelle acque italiane: "Ci trovavamo a circa un miglio dalla spiaggia di Cala Pira, di fronte all'isola di Serpentara, su un fondale di 25 metri, quando abbiamo visto la Caretta Caretta impigliata in un grosso palamito spezzato, esausta, quasi non riusciva più a nuotare. Siamo scesi in apnea e l'abbiamo liberata. Abbiamo poi chiesto l'intervento di due gommoni presenti in spiaggia e questi hanno immediatamente avvisato la Guardia Costiera".
Il racconto prosegue: "In seguito sono arrivati rappresentanti sia dell'Ente forestale che dell'Ente parco di Villasimius, chiedendoci in attesa del loro arrivo di portare la Caretta Caretta nell'acqua bassa e poi, gradualmente, in spiaggia, dove l'abbiamo poggiata su un telo, badando a che fosse continuamente inumidita dall'acqua marina, specie nella zona degli occhi".
La scena ha attirato bagnanti di tutte le età. Prosegue Massidda, autore del salvataggio con Deiana: "La tartaruga era ferita, aveva un amo forse all'interno del retto, era al limite della resistenza. Ne abbiamo avuto cura fino all'arrivo del personale dell'Ente Parco, il cui biologo ha provato prima a estrarre l'amo, poi scegliendo di potarla nella zona di Nora per eseguire l'intervento". Lunga circa 90 centimetri, larga 50, la tartaruga da 40 chili torna in mare sana e salva, grazie ai sub che non sono soltanto "cacciatori" del mare ma che possono aiutare, con la giusta sensibilità, nel presidio ambientale. La Caretta Caretta è stata ribattezzata "Pira", dal nome della cala in cui è stata salvata (Cristiano Sanna. Foto: Giorgio Concas)