Non solo Jack Angeli, dal figlio del giudice all'ad di un'azienda di marketing chi sono i rivoltosi di Capitol Hill
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Respinti il 6 gennaio da Capitol Hill, i 'patrioti' di Donald Trump si danno appuntamento alla vigilia dell'"Inauguration day". Le autorità di Washington temono un secondo round di violenza con raduni di miliziani stavolta ancora più determinati a far danni mentre Jake 'lo sciamano' e Adam, il 'bisteccone' che ha rubato il podio della Speaker Nancy Pelosi, sono stati arrestati e incriminati per ingresso illegale, violenze e condotta disordinata all'interno del Campidoglio.
Nei giorni scorsi Jake Angeli dell'Arizona e Adam Johnson della Florida sono stati fermati, ognuno nei rispettivi stati di provenienza, assieme a Derrick Evans, deputato statale della West Virginia, e a Nick Hochs, capo dei Proud Boys di Honululu nelle Hawaii.
Ma per le poche decine finite finora in manette, molti di più minacciano il secondo round. Il tam tam corre su piattaforme grandi e piccole. I nuovi riots, secondo fonti di Twitter, puntano al 17 gennaio, a ridosso dell'insediamento, a Washington. Ecco chi sono i rioters che hanno assaltato Capitol Hil (Foto Ansa)
Jake Angeli è un QAnon convinto. Personaggio pittoresco, la cui immagine vestito da sciamano ha fatto il giro del mondo, era stato finora una presenza fissa ai comizi pro-Trump nel suo stato di origine, l'Arizona. Il viso dipinto con i colori del vessillo Usa, in testa un cappello di pelliccia con le corna da vichingo, ieri Jake si è aggirato per i corridoi del Capitol, il torso nudo coperto da tatuaggi. Lui crede che gruppi 'dark' - gli Illuminati, la Trilaterale, Bilderberg - vogliano conquistare il mondo. Ieri è stato uno dei primi a entrare in Campidoglio. (Foto Ansa)
Aaron Mostofsky è stato fotografato mercoledì mentre scendeva le scale fuori dal Congresso vestito con una pelliccia e un giubbotto antiproiettile. È il figlio di Shlomo Mostofsky, giudice della Corte Suprema di Brooklyn. Mostofsky è stato visto camminare davanti a un uomo che portava la bandiera confederata. Ha detto al New York Post: "Le elezioni sono state rubate".