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"Il Giornale" va in edicola con il "Mein Kampf" (gratis). La Comunità ebraica furiosa

Il testo in edicola sabato prossimo. Della Rocca: "Operazione pericolosa: non è un libro da leggere sotto l'ombrellone"

di Antonella Loi   

"Un libro che fa paura e che si teme sempre possa ispirare nostalgici del totalitarismo, eppure anche un testo senza il quale diventa difficile spiegare la Shoah o l'attacco nazista alla Russia sovietica". Così Il Giornale diretto da Alessandro Sallusti vira verso sentieri che mai nessuno in Italia aveva osato percorrere. Il "Mein Kampf", libro manifesto della Germania razzista alla base dell'Olocausto, arriva in edicola (gratis) allegato sabato prossimo al giornale della famiglia Berlusconi. Un cosiddetto "panino" che, come noto, fa aumentare le vendite delle copie del cartaceo. Operazione che si preannuncia di grande successo quindi e che nasce dalla "necessità", per il quotidiano, di far "conoscere la storia" anche attraverso il famigerato manuale del nazionalsocialismo, i cui diritti sono divenuti liberi nel 2015. Precedentemente erano di proprietà del governo della Baviera che, giusto sei mesi fa, aveva fatto la stessa operazione (con un'edizione però commentata) che oggi propone Il Giornale, con un incredibile "tutto esaurito" in poche ore.

Dopo la Baviera, tocca all'Italia

Adesso è la volta dell'Italia, ancora in fase di elaborazione di lutti, persecuzioni e sofferenze causate dal fascismo e dall'alleanza con il nazismo di Hitler. Il "Mein Kampf" va infatti in edicola fra le polemiche. In prima fila la comunità ebraica. "Credo che questo sia un libro che non si può regalare con un giornale - dice il vicepresidente della comunità ebraica romana, Ruben Della Rocca -, come se fosse un romanzo da leggere sotto l'ombrellone. Ma è un testo che va maneggiato con molta cura. Se vogliamo leggerlo e studiarlo, facciamolo, ma con i mezzi culturali necessari". Inoltre, continua l'esponente ebraico parlando con Il Fatto, "penso sia al limite della collaborazione con quell'ideologia: che bisogno c'era di un'operazione del genere?".

Ieri l'approvazione della legge sul negazionismo

Parole dure che arrivano all'indomani dell'approvazione in via definitiva del disegno di legge sul negazionismo che prevede un'aggravante di pena (da 2 a 6 anni) per "chiunque si renda responsabile di propaganda all'odio e di negazionismo dell'Olocausto", che vide la morte di milioni di ebrei, rom, omosessuali e oppositori politici nei campi di sterminio nazisti. Per la comunità ebraica, si legge in una nota stampa, l'approvazione della legge rappresenta "un passo avanti nella lotta ai professionisti della menzogna tutelando al tempo stesso, con chiarezza, principi irrinunciabili quali la libertà di opinione e di ricerca". Per parte delle opposizioni si tratta invece di una norma "pericolosissima" e "scritta male". Il "Mein Kampf" comunque arriva in edicola (gratis) con un tempismo perfetto, si direbbe "a orologeria". 

di Antonella Loi   
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