Dal carcere alla palestra per giungere al riscatto: da detenuti a istruttori di body building
Al termine del progetto di formazione del CSEN Sardegna negli istituti di Sassari, Nuoro e Cagliari, gli allievi del corso hanno ricevuto il diploma. Ora possono lavorare in tutte le strutture dove serve un Tecnico sportivo

Anche lo sport può rivelarsi strumento di redenzione, la via attraverso cui ritornare a una vita normale dopo aver pagato per i propri errori, può costituire occasione di riscatto sociale. Lo sanno bene i trenta detenuti delle carceri di Sassari, Nuoro e Cagliari che attraverso lo sport e la formazione si sono giocati una occasione importante per dare una svolta alle loro vite e inserirsi, appena possibile, nel mondo del lavoro.
Il progetto
Il progetto in questione, “Liberi nello Sport”, organizzato dal CSEN Sardegna in collaborazione con la Regione e gli Istituti penitenziari isolani, è durato 7 mesi e ha preso corpo attraverso insegnamenti teorici e pratici. La genesi, lo svolgimento e i risultati ottenuti nel singolare corso di formazione saranno inoltre oggetto di un film di 8 ore realizzato da Directa Sport che documenta le fasi più importanti dell’iniziativa e contiene le interviste ai protagonisti.
Una occasione di lavoro
Quel che conta tuttavia è il risultato finale della pregevole iniziativa. Adesso i trenta partecipanti possiedono un titolo professionale ufficiale, il diploma Nazionale di Istruttore di Body Building e Fitness, e possono ambire a inserirsi a pieno titolo nel mondo del lavoro nel settore sportivo. In pratica potranno trovare una occupazione in qualsiasi struttura dove sia prevista la figura del Tecnico sportivo.
Senza contare che attraverso il corso gli allievi hanno avuto la possibilità di fare educazione corporea e motoria, abituandosi a una cultura sportiva fondata sui valori della continuità, della pratica, dell’autodisciplina e dell’aggregazione.

La consegna dei primi 10 diplomi
Nella giornata di mercoledì la prima manifestazione per festeggiare il raggiungimento dell'obiettivo. Nella Casa Circondariale di Sassari - Bancali "Giovanni Bachiddu" è avvenuta la cerimonia per la consegna ai detenuti che hanno frequentato il corso dei primi dieci diplomi di istruttore di body building e fitness. A ciò si aggiunge l’abilitazione al primo soccorso con l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico, conseguito grazie al corso BLSD.
Cagliari e Nuoro
Lo stesso tipo di manifestazione per la consegna dei diplomi si terrà giovedì e venerdì nelle carceri di Cagliari e Nuoro con il resto dei detenuti che hanno preso parte al progetto.
La cerimonia di consegna
I diplomi ai primi dieci partecipanti che hanno raggiunto l’obiettivo sono stati consegnati nella struttura di Bancali dai presidenti nazionale e regionale del CSEN, Francesco Proietti e Francesco Corgiolu, alla presenza della direttrice del carcere sassarese, Elisa Milanesi, del comandante della Polizia penitenziaria e del garante dei diritti dei detenuti, Antonello Unida.

I quattro moduli
Per la formazione dei partecipanti sono state utilizzate, come spiega la nota stampa diffusa da CSEN, metodologie didattiche che comprendevano lezioni frontali ma anche discussioni, dimostrazioni, esercitazioni e tirocini.
In tutto si è trattato di 56 ore di lezioni spalmate su quattro moduli formativi, con quattro ore dedicate all’esame finale. I detenuti interessati hanno acquisito la preparazione necessaria a progettare un programma di allenamento in grado di conciliare le fasi di riscaldamento con quelle del fitness cardiovascolare e/o di dimagrimento con attività isotoniche, fino a giungere alle fasi di defaticamento, che spesso includono anche lo stretching.