L'arte diventa inclusione: il corrimano svela il panorama di Napoli ai non vedenti
L'installazione è di un artista lombardo e permette di "leggere" in braille la descrizione delle bellezze della città partenopea

Sulla carta sarebbe un'opera artistica. Nella pratica è un modo per spiegare ai non vedenti la bellezza del panorama che si staglia davanti al belvedere sulle colline del Vomero: Napoli in tutta la sua magnificenza. Un'esigenza artistica che parla di inclusione, la creatività che si pone al servizio delle diversità per restituire dignità e appartenenza.
L'artista che ha realizzato il corrimano con la descrizione in caratteri braille della vista da Castel Sant'Elmo si chiama Paolo Puddu, cognome sardo, origini lombarde ed estro artistico misto a coscienza sociale che parla di un'Italia diversa da quella dei cori dell'intolleranza a cui troppo facilmente ci si abitua.
Immaginare che questo possa essere replicato a piazzale Michelangelo a Firenze o al Gianicolo che si affaccia su Roma o alla Mole Antonelliana a Torino. Gioielli resi accessibili a tutti e a tutte.
Il grido di salvezza parte dalla possibilità per gli ipovedenti, ma anche per i non vedenti, di usufruire di ciò che i normodotati danno per scontato. Quella dell'artista di Montichiari è un'installazione senza precedenti che, c'è da crederlo, verrà replicata anche in altri luoghi di pregio. Le parole con cui Puddu racconta Napoli sono tratte da La terra e l’uomo di Giuseppe De Lorenzo. Il titolo di quest’opera rivoluzionaria è Follow the shape (in italiano "Segui la forma"): la forma dell'arte, ma anche quella dell'apertura e dell'accoglianza.