Verde pubblico a Roma. Il sindaco Gualtieri batta un colpo per difendere salute e occupazione qualificata

Il Servizio Giardini comunali è stato ovunque depauperato dai grandi Comuni italiani e quasi dappertutto sostituito da servizi privati in appalto. I cui risultati sono parziali e in genere modesti perché scollegati da una visione lungimirante di un problema strategico anche per l’igiene pubblica. A Roma fu decapitato dalla Giunta Veltroni-Morassut, quindi molti anni fa. È un segmento fondamentale della specializzazione e della occupazione giovanile qualificata. Se il sindaco se ne facesse promotore acquisirebbe subito una statura straordinaria. È lui a dover tirare una riga sul recente passato
Il corsivo di VITTORIO EMILIANI
SIAMO AL COLLASSO del verde pubblico a Roma, sia di quello stradale importantissimo per la lotta all’inquinamento atmosferico, e quindi per la vivibilità in città, sia di quello di parchi e ville storiche che erano una autentica gemma nel panorama nazionale e non solo. Cosa sta facendo o preparando la Giunta Gualtieri? Questo è più che mai un settore strategico nel quadro di fondo della Capitale. Bisogna anzitutto investire nella ricostituzione di un Servizio Giardini che copra con la dovuta professionalità tutti i 200mila ettari della superficie comunale e oltre.
Il Servizio Giardini comunali è stato ovunque depauperato dai grandi Comuni italiani e quasi dappertutto sostituito da servizi privati in appalto. I cui risultati sono parziali e in genere modesti perché scollegati da una visione d’insieme di un problema strategico anche per l’igiene pubblica, a partire dagli arbusti delle siepi dei viali che possono attrarre le polveri tossiche a cominciare da quelle derivanti dal traffico di mezzi motorizzati non elettrici.
A Roma esso è stato decapitato dalla Giunta Veltroni-Morassut, quindi molti anni fa. Ma è quanto mai necessario ricostituirlo oggi coi nuovi pressanti problemi posti dalle epidemie, agevolate nella loro veloce diffusione dallo stato di generale degrado ambientale. È un segmento fondamentale della specializzazione e della occupazione giovanile qualificata. Se il sindaco Gualtieri se ne facesse promotore acquisirebbe subito una statura straordinaria. È lui a dover tirare una riga sul recente passato e inaugurare una fase nuova. Non assessori modesti per qualità e cultura specifica. A Roma la politica del verde pubblico deve ridiventare strategica. Un esempio per il Paese come fu all’inizio del Novecento. © RIPRODUZIONE RISERVATA