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Un anno fa ci lasciava Massimo Scalia. Oggi l’omaggio alla Camera con il Nobel Giorgio Parisi: una vita per l’ambiente, la giustizia sociale, contro il nucleare

di Italia Libera   
Un anno fa ci lasciava Massimo Scalia. Oggi l’omaggio alla Camera con il Nobel Giorgio Parisi: una...

Il convegno organizzato dal Movimento Ecologista e da Alleanza Verdi e Sinistra si svolgerà alle 16 presso l’Aula dei Gruppi parlamentari in Via di Campo di Marzio 78. Con il professor Giorgio Parisi intervengono Angelo Bonelli (co-portavoce di Europa Verde e parlamentare Avs), Giuseppe Conte (presidente Movimento 5 Stelle), Annalisa Corrado (europarlamentare e responsabile conversione ecologica del Pd), Giuseppe Onufrio (Greenpeace), Ermete Realacci (Legambiente – Fondazione Symbola) Edo Ronchi (Fondazione Sviluppo Sostenibile) e Gianni Silvestrini (direttore scientifico Kyoto Club). L’incontro sarà introdotto da Aurelio Angelini (Movimento Ecologista) e sarà trasmesso in diretta a partire dalla 16 a questo link: https://webtv.camera.it/evento/26930

 

ROMA, 12 DICEMBRE 2024 (Red) — Scomparso un anno fa in un tragico incidente stradale sulla Casilina mentre rientrava a casa dall’ennesima lezione all’Università, Massimo Scalia è stato una delle figure più rappresentative dell’ambientalismo italiano. Scienziato e politico, docente universitario e parlamentare, è stato protagonista di alcune tra le battaglie più significative per l’ecologia e la giustizia sociale in Italia. Tra i suoi meriti più grandi si annovera l’impegno nella lotta contro il nucleare, un fronte che lo ha visto in prima linea a partire dalla fine degli anni Settanta: è stato una delle voci più autorevoli nella campagna referendaria del 1987, che portò gli italiani a esprimersi contro l’energia nucleare e a segnare una svolta nella politica energetica del Paese. Con rigore scientifico e passione politica, Scalia denunciò i rischi legati al nucleare, promuovendo al contempo un modello energetico basato sulle rinnovabili e sulla sostenibilità ambientale. 

Durante la sua lunga carriera, Scalia ha saputo unire la sua competenza accademica – come docente di fisica presso l’Università La Sapienza di Roma – all’impegno politico, diventando uno dei principali artefici del movimento ecologista italiano. Fu tra i primi parlamentari delle Liste Verdi eletti negli anni Ottanta, poi capogruppo e ancora primo presidente della Commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo illegale dei rifiuti, la cosiddetta Ecomafia. È stato promotore di alcune delle prime leggi ambientali del nostro Paese, impegnandosi su temi che spaziavano dalla giustizia climatica alla tutela del territorio, dall’efficienza energetica alla riduzione delle disuguaglianze sociali.

Massimo ha avuto anche un’intensa e autorevole attività pubblicistica: dal quotidiano il manifesto degli anni Ottanta (in coppia quasi sempre con Gianni Mattioli), a QualEnergia (di cui è stato direttore scientifico), a Italia Libera (dal 2021 fino alla sua scomparsa) con proposte sempre puntuali e propositive sui temi dell’attualità politica, sociale, culturale e sportiva, nazionale ed internazionale: è stato un condirettore di fatto la cui scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nella nostra redazione. Il giorno prima della sua morte aveva scritto un’analisi sulla guerra in Ucraina e sulle stragi di Netanyahu (https://italialibera.online/esteri/il-congresso-ha-sospeso-gli-aiuti-allucraina-a-quando-le-sanzioni-usa-sulle-stragi-di-netanyahu/); il primo articolo per il nostro giornale lo scrisse il 26 marzo 2021 con questo titolo: “Ambientalismo e politica. «Tutti addosso ai Verdi; e i risultati ottenuti nel Paese degli apoti?»” (qui il link). Per farsi un’idea della sua vasta e profonda cultura scientifica e umanistica, al link che segue ci sono tutti i suoi articoli, analisi, commenti ed editoriali, accessibili gratuitamente anche dai lettori non (ancora) abbonati. Un omaggio dovuto al lavoro giornalistico di un grande e buon maestro: https://italialibera.online/author/scalia/. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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