Trasporto pubblico locale. E-Bus elettrici “su misura” per le nostre cento città: al via i test su strada

Trasporto pubblico locale. E-Bus elettrici “su misura” per le nostre cento città: al via i test su strada

L’attenzione per l’ambiente e la riduzione dell’inquinamento cittadino sono diventati un elemento cruciale per giudicare un sistema di trasporto pubblico. Più i mezzi sono a impatto zero, più la qualità dell’aria e della vita della cittadinanza migliora. Una partnership internazionale tra la britannica Arrival e l’italiana Enel X punta all’elettrificazione spinta del trasporto pubblico locale, con l’obiettivo di ventimila e-Bus entro il 2030, «per facilitare gli operatori e le città di tutto il mondo mentre accelerano la transizione ai veicoli elettrici, portando aria più pulita nelle nostre città». Oltre all’obiettivo dell’abbattimento delle emissioni, il progetto si articola in micro-fabbriche locali costruite in tutti i paesi e le città in cui l’azienda opera e non più in un centro tecnologico unico a livello globale. Con diversi vantaggi per le comunità locali: lotta all’inquinamento, miglioramento dei servizi e occupazione. Le prove su strada nel circuito di Vallelunga alle porte di Roma

ROMA, 28 LUGLIO 2022 (Redazione / Informazioni aziendali) — A chi non è capitato di viaggiare e di usare il trasporto pubblico come primo elemento di paragone tra la sua città d’origine e quella che stava visitando? D’altronde, tempistiche, orari, affollamento di un veicolo, la gamma di possibilità per raggiungere un determinato luogo e semplicità nell’utilizzare un mezzo pubblico dicono molto sulla qualità della vita di una metropoli. Secondo l’associazione “Mayors of Europe”, una piattaforma che unisce alcune tra le principali città dell’Unione Europea e dell’Europa occidentale e le supporta nello studio della vita quotidiana al loro interno, in Europa i migliori servizi di trasporto pubblico si trovano distribuiti tra Germania, Svizzera e Paesi Bassi. 

In questi paesi, città come Vienna, Berlino, Dresda e Rotterdam hanno visto ridurre l’utilizzo dei mezzi privati tra la popolazione grazie all’efficacia dei loro servizi pubblici, che negli ultimi anni hanno puntato in maniera decisa anche sull’impatto ambientale dei loro mezzi. Non si tratta di un caso: l’attenzione per l’ambiente e la riduzione dell’inquinamento cittadino sono diventati un elemento cruciale per giudicare un sistema di trasporto pubblico. Più i mezzi sono a impatto zero, più la qualità dell’aria e della vita della cittadinanza migliora. Il tutto spingendo i singoli cittadini all’utilizzo del servizio pubblico attraverso la sensibilizzazione sui suoi benefici. Migliorare l’ambiente significa anche migliorare la vita delle persone e delle loro comunità, e non è un caso che il dibattito internazionale sul cambiamento climatico sia spesso associato alle condizioni delle comunità urbane e rurali. 

Di questo aspetto si sono rese conto molte aziende che già da tempo stanno investendo in mezzi di trasporto green. Una di queste è Arrival, un’azienda britannica che ha fatto della sostenibilità nel settore dei trasporti il suo obiettivo. Arrival ha stretto lo scorso giugno una partnership con Enel X, la business line di Enel specializzata nello sviluppo e nel sostegno della gestione di servizi elettrici. «La partnership con Arrival è un altro passo importante verso il raggiungimento dei nostri obiettivi di elettrificazione del trasporto pubblico a livello mondiale» ha affermato Francesco Venturini, responsabile di Enel X, che in tutto il mondo gestisce circa tremiladuecento bus elettrici, ed è il più grande fornitore di soluzioni e-bus al mondo, al di fuori della Cina. L’obiettivo di Enel X è di fornire entro il 2030 ben ventimila autobus, con soluzioni e-bus modulabili e personalizzabili in base alle specifiche esigenze delle aziende di trasporto pubblico, anche attraverso opzioni di leasing. Un obiettivo per il quale, con i bus sviluppati dall’azienda britannica, può oggi contare su un alleato in più. «Siamo davvero entusiasti di collaborare con Enel X per facilitare gli operatori e le città di tutto il mondo mentre accelerano la transizione ai veicoli elettrici, portando aria più pulita nelle nostre città»: così Avinash Rugoobur, presidente di Arrival, nel commentare la notizia della partnership. 

Oltre all’obiettivo dell’abbattimento delle emissioni, il progetto ha anche un risvolto economico-sociale: lo sviluppo delle tecnologie dei bus non avviene in un centro tecnologico unico a livello mondiale, bensì in micro-fabbriche costruite localmente in tutti i paesi e le città in cui l’azienda opera. Gli effetti per le comunità locali sono quindi diversi: lotta all’inquinamento, miglioramento dei servizi e occupazione. «Producendo i nostri veicoli in micro-fabbriche locali, alimentiamo una transizione verde globale che è equa, poiché portiamo occupazione alle comunità locali, utilizziamo fornitori locali e costruiamo veicoli progettati per i mercati locali», ha aggiunto Rugoobur. 

Alle società di trasporto pubblico l’azienda italiana può offrire un servizio chiavi in ​​mano end-to-end (“e-Bus as a Service”) che include: sostegno completo alla progettazione, fornitura di veicoli, opzioni di finanziamento, leasing di batterie (“Battery as a Service”), piattaforme di gestione personalizzate (incluso software di ricarica intelligente), costruzione di depositi, fonti di energia rinnovabile, integrazione di centrali elettriche virtuali, inclusi schemi di demande response e servizi di mobilità intelligente. Le soluzioni tecnologiche sono pronte per chi, nella transizione energetica del trasporto pubblico, vuol passare davvero, e finalmente, dalle parole ai fatti.

Nei prossimi mesi, la partnership entrerà nella fase operativa. I test dei bus di Arrival e della matrice operativa di Enel X da applicare per la loro gestione inizieranno presso il circuito di Vallelunga a pochi chilometri da Roma. Nella circostanza saranno utilizzati anche i servizi e le soluzioni avanzate di ricarica per veicoli elettrici Enel X Way. La sperimentazione di un progetto con ripercussioni ambientali e socioeconomiche sembra un paradosso per una Capitale afflitta da molto tempo da problemi come la gestione dei rifiuti (con i suoi impatti negativi anche sui comuni limitrofi) e un servizio di trasporto pubblico sul quale bisogna sempre avere molta fede. Un progetto del genere sarà di buon auspicio per il futuro?