Totti-Ilary: scene da un matrimonio in mano agli avvocati, tra bombe calde e rigatoni contati
“Nun ce pensà… Non sai quanto se la tirano quelle della televisione”, gli disse subito un amico, quando il Capitano gli confessò che s’era innamorato di una “letterina” del Passaparola di Canale 5. Er Pupone non si arrese sperando nel gol dell’ultimo minuto. Il gol arrivò e lo segnò lei, un giorno di giugno, dentro il cuore più giallorosso che c’è. Dal loro amore sono nati tre figli ed è stato bello riunire tutta la grande famiglia “caciarona” sulla spiaggia di Sabaudia. Poi i dissapori, i Rolex mancanti dell’uno, le borse nascoste dell’altra e la figlia minore abbandonata dal padre (accusa, quest’ultima, già smontata dagli agenti di Polizia). Mancava il sigillo finale di un tifoso dell’immenso Totti ed è arrivato: ma questo ve lo diciamo fra un pochino andando avanti nella lettura…
◆ Il commento di CESARE A. PROTETTÌ
► «Per me la famiglia è tutto. La mia forza, la mia sicurezza, il mio paradiso in terra»: parole di Francesco Totti racchiuse in un libro che mi è capitato tra le mani in questi giorni. Il libro, con 26 racconti (tredici di persone note e altrettanti di autori emergenti), ha per titolo ”Racconti di Sabaudia” e Totti vi ha contribuito con una testimonianza (tutta farina del suo sacco?) intitolata “Fino all’ultimo minuto”. È un libro del 2019, quattordici anni dopo il matrimonio con Ilary e tre anni prima della crisi che lo ha sfasciato. Una crisi comune a tante coppie della quale il Capitano non vedeva avvisaglie descrivendosi innamoratissimo e sereno nella sua seconda vita iniziata dopo il fatidico 28 maggio 2017, quando lo Stadio Olimpico salutò, tra lacrime e applausi, l’ottavo Re di Roma che giocava la sua ultima partita da capitano della squadra giallorossa. «Un’altra vita − scriveva il calciatore nel libro – per me felice quanto quella di prima».
Anche alla luce di quanto sta succedendo in questi giorni, con l’indagine aperta dalla Procura di Roma su Totti per l’accusa di abbandono di minore avanzata da Ilary, è lecito dubitarne. Quella denuncia, dopo le scaramucce per i Rolex spariti e le borse firmate nascoste dal Capitano, ha segnato il punto più basso del naufragio del loro rapporto di coppia. La denuncia è stata presentata da Ilary contro il marito per un episodio del maggio 2023 che riguardava la più piccola dei figli della coppia, Isabel. Accusa smontata dagli stessi agenti di Polizia intervenuti dopo la telefonata al 112 da parte della showgirl, che ora rischia una querela per calunnia dal “Pupone”.
Quanto sembrano oggi lontani, per la coppia, i tempi dell’innamoramento del Capitano per Ilary, vista per la prima volta in televisione, quando era una delle “Letterine” di Passaparola, una trasmissione di un certo successo su Canale 5. “Ammazza quanto mi piace” pensò il campione. “Nun ce pensà… Non sai quanto se la tirano quelle della televisione”, gli disse subito un amico. Ma Er Pupone non si arrese: «Il calcio mi ha insegnato – ha scritto Totti – che non ti devi mai perdere d’animo, devi giocare e credere sempre fino alla fine di quell’ultimo minuto che può rovesciare con un gol inaspettato le sorti di una partita. E così è stato anche con Ilary. Con lei ho aspettato quell’ultimo minuto e ho vinto la partita più importante della vita, dove è stata lei un giorno di giugno a segnare il gol più bello dentro il mio cuore, dicendomi di sì».
Il “gol più bello”, nelle more del procedimento di divorzio, si sta rivelando un rovinoso autogol per come prosegue la guerra dei Roses tra Ilary e Totti, con colpi bassi e accuse reciproche sempre più dure. Non è una vicenda che Italia Libera ha seguito, né intende seguire; ma può essere interessante e istruttivo per tutti gettare un occhio sul racconto di Totti e sulla quotidianità della vita di una famiglia che il calciatore ha tentato di difendere. «Quando posso – scriveva Totti – passiamo le vacanze tutti insieme: moglie, figli, genitori, fratelli, nipoti; insomma una grande comitiva unita e caciarona che ti avvolge in una quiete familiare lontana dai riflettori e dalla notorietà, soprattutto quella degli autografi e dei selfie».
A Sabaudia, una località di mare ben frequentata, tra l’omonimo lago e il mare, a un centinaio di chilometri a Sud di Roma, «abbiamo scelto insieme – annotava Totti – di passare le estati con i nostri figli, una meravigliosa vita scandita volutamente dalla semplicità e dalla banalità rassicurante delle piccole cose quotidiane… Mi sembra bellissimo andare a fare la spesa al supermercato di Sabaudia, dove ti perdi tra scaffali e offerte, dove prendi il numeretto per il banco del pesce o per quello della mozzarella di bufala o per il mio preferito: quello della pizza e del pane. Ilary davanti guida la spedizione, io dietro, con il carrello con dentro Isabel che, se non sto attento, acchiappa e mette dentro tutto quello che le capita a tiro».
E poi ci sono le innocenti trasgressioni con Ilary: «Ogni tanto, dopo mezzanotte, trascino Ilary a mangiare le bombe calde: è una delle nostre trasgressioni preferite. Senza ritegno e senza sensi di colpa, con una complicità ormai consolidata compiamo il misfatto: alla nutella, alla crema e anche al pistacchio. È la mia piccola vendetta su di lei che da quando non gioco più mi tiene sempre a stecchetto, arrivando con sottile perfidia a contarmi anche i rigatoni nel piatto!… Le partite di burraco sono invece la maniera di finire le serate insieme ad Ilary e agli amici».
Un quadretto familiare andato in pezzi dopo le reciproche accuse di infedeltà coniugali con le quali i giornali di gossip e i social sono andati a nozze. Quanto sono offuscate e diventate amare, ora, le immagini dei momenti più belli che Totti richiama nel suo ‘racconto di Sabaudia’: la prima fuga d’amore con Ilary a Sharm El Sheik e soprattutto «la prima volta – scrive − che presi in braccio i miei figli: Chanel e Isabel subito appena nate. Christian solo qualche ora dopo, di ritorno dalla partita col Messina». L’affetto per i figli è ovviamente rimasto intatto e anche quello dei tifosi per il Capitano come testimoniano anche oggi i social che non credono alle accuse sull’abbandono di minore: “Con tutti i sordi che cià, davero davero quella sera nun se poteva pagà ‘na bebisitter?”. Tagliente e beffardo (stavo per scrivere tranchant, ma il mio direttore Sergio Lepri non me lo avrebbe perdonato) il commento di un tifoso che si chiama Paolo: “Vedi che succede a mettese ‘na laziale dentro casa!?!?”. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi senza pubblicità. Aiutaci a restare liberiDona ora su Pay Pal
IBAN