Meno 24. Quel che non trovate nel dibattito elettorale dei partiti, ma che serve all’Italia

Secondo l’ultimo rapporto dell’Agenzia statunitense per l’osservazione degli oceani e dell’atmosfera (la Noaa, National Oceanic and Atmospheric Administration), la concentrazione di anidride carbonica non è stata mai così alta come nel 2021: 441,7 ppm: ciò vuol dire che, per ogni milione di particelle di varia natura presenti in atmosfera, 441,7 sono di Co2. Un record assoluto: in epoca pre-industriale la concentrazione era di 280 ppm. Sempre più alta anche la concentrazione in atmosfera del metano, un gas che ha un potere riscaldante 80 volte superiore a quello della Co2
Foto sotto il titolo: La concentrazione di gas climalteranti in atmosfera non è stata mai così alta
LE EMISSIONI DI gas serra hanno ricominciato a rialzarsi alla fine della pandemia e la concentrazione di Co2 in atmosfera ha raggiunto nel 2021 una media di 441,7 ppm: ciò vuol dire che, per ogni milione di particelle di varia natura presenti in atmosfera, 441,7 sono di anidride carbonica. Un nuovo record, accanto all’innalzamento degli oceani. Lo rende noto l’Agenzia statunitense per l’osservazione degli oceani e dell’atmosfera (la Noaa, National Oceanic and Atmospheric Administration) sulla base di un nuovo rapporto. Solo un anno prima, a giugno 2020, le misurazioni dell’Osservatorio a Mauna Noa avevano registrato 417,9 ppm. Un incremento di ben 23,8 ppm: all’inizio dello scorso decennio il ritmo di crescita annuo era un decimo di quello attuale.
Per rendersi conto della gravità del quadro, basti notare che in epoca pre-industriale la concentrazione di Co2 era di 280 ppm. E come se non bastasse, l’Agenzia Usa in atmosfera ha registrato un altro record nei livelli di metano: un gas che ha un potere riscaldante 80 volte superiore a quello della Co2 su un periodo di 20 anni. Per il capo della Noaa, Rick Spinrad, «i dati del rapporto sono chiari, continuiamo a mostrare evidenze scientifiche sempre più convincenti che il cambiamento climatico ha impatti globali e non mostra segni di rallentamento». Detto altrimenti, ci stiamo arrostendo sempre più velocemente, bruciando il futuro di figli e nipoti. I quali ce lo ricordano pure, anche in questa campagna elettorale. Per il 34% degli elettori italiani tra i 18 e i 24 anni, i leader politici dovrebbero occuparsi di più del cambiamento climatico (una percentuale che sale al 41% dei giovani di sinistra e di centro sinistra), stando all’ultimo sondaggio della Swg del 29 agosto. Vi sembra che i partiti lo stiano facendo, o abbiano intenzioni serie di farlo? © RIPRODUZIONE RISERVATA