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La vecchia Europa si ricarica con nuove batterie. Un piano Ue per l’energia elettrica

di Italia Libera   
La vecchia Europa si ricarica con nuove batterie. Un piano Ue per l’energia elettrica

Computer, cellulari, giocattoli, piccoli elettrodomestici, orologi digitali. E sempre di più anche le auto, in un mercato che si vuole rivoluzionare a favore dell’elettrico. La viabilità del presente non è più affidata solo ai motori a scoppio, ma a vetture, camion, pullman, in versione elettrica (o ibrida). A questi si sono aggiunti i monopattini. In questo quadro, e con la consapevolezza di avere a che fare con un mercato strategico, gli eurodeputati hanno concordato un “piano” che prevede nuove norme sulle questioni ambientali, etiche e sociali. Un regolamento disciplinerà l’intero ciclo di vita delle batterie dalla produzione al riutilizzo. Prevista l’introduzione di nuove batterie utilizzate per mezzi di trasporto leggeri: biciclette, scooter, monopattini

 L’analisi di GIORGIO DE ROSSI

IL 9 DICEMBRE 2022 il Parlamento europeo ed il Consiglio hanno raggiunto un accordo volto a rivedere la normativa sulle batterie per tener conto degli sviluppi tecnologici e delle sfide future. La nuova proposta di Regolamento disciplinerà dunque l’intero ciclo di vita delle batterie, dalla produzione al riutilizzo, fino al riciclaggio. Una volta approvate formalmente da entrambe le istituzioni, le nuove regole, che dovranno rendere le batterie più sostenibili, performanti e durevoli, entreranno direttamente in vigore negli Stati membri. Ma come vengono classificate le batterie? L’accordo raggiunto prevede l’introduzione di una nuova categoria di batterie utilizzate per alimentare i “mezzi di trasporto leggeri”, come biciclette, scooter elettrici e monopattini, a causa del loro crescente utilizzo. Questa nuova categoria andrebbe ad affiancarsi alle classi di batterie già esistenti. Il grafico (fig. 1) mostra le quattro tipologie di batterie disponibili nell’UE: dalle “new entry” installate sui veicoli a due ruote, a quelle sugli autoveicoli per motorini di avviamento, illuminazione ed accensione; dalle batterie industriali, in forte crescita, usate per la mobilità dei veicoli elettrici, fino al vasto mercato delle batterie portatili utilizzate per l’alimentazione di computer, cellulari, giocattoli, piccoli elettrodomestici, orologi digitali e non ecc.

Gli eurodeputati hanno concordato che le batterie rappresentano un mercato strategico per l’Ue. Da un’analisi sulle immatricolazioni dei veicoli elettrici a batteria (BEV – Battery Electric Vehicle) e sui veicoli elettrici ibridi plug-in è emerso che in Europa le vendite sono passate da 1.400.000 nel 2019 a 2.010.000 nel 2020 e a ben 4.200.000 nel 2021.  Secondo le attuali previsioni del Servizio di Ricerca del Parlamento europeo, nel 2030, saranno almeno 30 milioni i veicoli elettrici ad emissione zero immessi sulle strade dell’Ue.  Sebbene le auto elettriche possano contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra, l’elettromobilità presenta uno svantaggio dal momento che le batterie costituiscono per questo comparto una passività a livello ambientale.

Infatti, le stime di cui disponiamo indicano che, sempre entro il 2030, la domanda globale di batterie potrebbe aumentare di 14 volte e che il fabbisogno per l’Ue potrebbe rappresentare il 17% della domanda totale. Tale fenomeno trova la sua principale spiegazione in una molteplicità di fattori: l’ascesa dell’economia digitale, lo sviluppo delle energie rinnovabili e l’avvento della mobilità a basse emissioni di carbonio. Il crescente aumento di veicoli elettrici alimentati a batteria, renderà questo mercato strategico a livello globale. Per questo motivo l’Europa lavora per rendere competitivo il mercato del riciclo delle batterie. Le nuove norme mirano pertanto a promuovere l’economia circolare disciplinando tutto il ciclo di vita delle batterie, stabilendo obiettivi ed obblighi di raccolta, nonché obiettivi di recupero dei materiali ed obblighi di responsabilità estesa al produttore. Adesso proviamo  tracciare un raffronto tra la situazione attuale del mercato delle batterie e quella che si vuole stabilire con le nuove regole comunitarie di prossima emanazione.

SITUAZIONE ATTUALE

Estrazione: nuove materie prime extra UE; inquinamento delle risorse naturali; consumo di energia.

Raffineria: elevata impronta di carbonio; standard diversi; bassa durata.

Mercato: mancanza di standard comuni; concorrenza di altri mercati; mancanza di informazioni per la clientela lungo la catena del valore.

Fine dell’uso: sostanze tossiche, come cadmio e mercurio, rilasciate nell’ambiente; risorse come cobalto e litio perse nei rifiuti; pochi servizi efficaci di raccolta, trattamento e riciclaggio dei rifiuti; nessuna seconda vita per le batterie .

SITUAZIONE CON LE NUOVE REGOLE UE

Estrazione: due diligence dell’origine delle materie prime; requisiti di intensità di carbonio ed un uso più efficiente delle materie prime.

Raffineria: più contenuto riciclato nelle nuove batterie; seconda vita per batterie industriali; requisiti di prestazioni e durata; requisiti di intensità di carbonio per i processi di produzione.

Mercato: promozione di un’industria circolare delle batterie; mercato delle materie prime secondarie; etichettatura e informazioni più chiare con “passaporti batteria” e codici QR.

Fine dell’uso: schemi di raccolta e obiettivi di riciclaggio rigorosi; modi migliori per riutilizzare le vecchie batterie; tracciabilità delle batterie; riciclaggio più efficiente delle batterie usate; garanzia del trattamento ecologicamente corretto delle batterie usate; incentivi per un ulteriore riciclaggio.

Perché modernizzare le regole? Perché una catena di fornitura di batterie efficace e sostenibile può avvenire solo se tutti gli attori sono soggetti agli stessi requisiti. Gli “obiettivi” della proposta di Regolamento UE comprendono:

• Norme comuni in tutti gli Stati membri dell’UE

•Riduzione dell’inquinamento

•Produzione di batterie più sostenibili per soddisfare la domanda del mercato

•Promozione di un’economia circolare utilizzando le risorse delle batterie usate per nuove batterie

Dal punto di vista economico il mercato delle batterie potrebbe valere, secondo le stime del Parlamento europeo, entro il 2025, fino a 250 miliardi di euro. In particolare, il mercato delle batterie al litio, almeno dall’analisi fatta dagli analisti di Bloomberg New Energy Finance, è destinato a passare dai 25 miliardi di dollari attuali ai 100 miliardi di dollari nel 2029. Inutile aggiungere che si tratta di un segmento strategico, sia per la digitalizzazione delle imprese, che per i processi di innovazione in generale, anche in una prospettiva di transizione energetica e soprattutto per lo sviluppo della mobilità elettrica. Dal punto di vista ambientale i benefici del riciclo delle batterie al litio sono molteplici, perché si evitano nuove estrazioni e lavorazioni: basti pensare che per estrarre una sola tonnellata di litio sono necessarie, secondo stime di Enel X, 1.900 tonnellate d’acqua. A causa della presenza di diversi metalli e composti utilizzati in fase di produzione, i relativi processi di riciclo possono variare a seconda del tipo di batteria. Per cui, secondo le nuove regole, i livelli minimi recuperati dai rifiuti di produzione e di consumo, fissati per il cobalto al 16%, per il piombo all’85%, per il litio al 6% e per il nichel al 6%, devono essere riutilizzati nelle nuove batterie. Nel 2019, il 51% delle batterie portatili vendute nell’UE è stato raccolto per essere riciclato.

Con la nuova normativa verranno inseriti obiettivi più stringenti per la raccolta: per le batterie portatili è stabilita una percentuale di raccolta del 63% entro il 2027 e del 73% entro il 2030, mentre per le batterie dei mezzi di trasporto leggeri detta percentuale sarà del 51% entro il 2028 e del 61% entro il 2031. Il recupero delle batterie dunque riduce il fabbisogno di materie prime e l’inquinamento derivante dalle emissioni legate ai processi di produzione. E ancora, vengono risparmiate risorse in metalli primari e combustibili fossili, con un minor dispendio di energia. Un’attenzione particolare sarà riposta nella prescrizione di una più facile rimozione o sostituzione delle batterie. Le batterie portatili negli apparecchi dovranno essere progettate in modo tale che gli utenti possano rimuoverle e sostituirle facilmente. Questo requisito diventerà obbligatorio tre anni e mezzo dopo l’entrata in vigore delle norme. Verranno fornite maggiori informazioni ai consumatori sulla capacità, le prestazioni, la durata, la composizione chimica, nonché il simbolo di “raccolta differenziata” delle batterie. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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