L’avvento dell’agricoltura “di precisione”. Dati satellitari, sensori, droni: il futuro è oggi

L’avvento dell’agricoltura “di precisione”. Dati satellitari, sensori, droni: il futuro è oggi

L’agricoltura è in continua evoluzione e l’innovazione serve per sostenere la produttività, cercando anzi di migliorarne l’impatto con l’ambiente e di riflesso con la nostra salute. Ci sono poi questioni sulle quali finalmente stiamo diventando sensibili, come il benessere animale negli allevamenti. Gli strumenti per accompagnare il progresso sono conseguenza dell’evoluzione tecnologica: dati satellitari, sensori, droni. Si può migliorare l’agricoltura e i suoi prodotti, cercando nello stesso tempo di affrontare gli effetti devastanti della crisi climatica

L’articolo di MASSIMO PUGLIESE

L’AGRICOLTURA È UN SETTORE in continua evoluzione e l’innovazione è fondamentale per mantenerne la produttività, riducendo al tempo stesso impatti ambientali e migliorandone la sostenibilità. Il festival ColtivaTo dedica diverse sessioni all’innovazione nel settore agroalimentare, affrontando temi quali l’agricoltura di precisione, l’agricoltura e la salute circolare, energie rinnovabili, l’allevamento di insetti con sottoprodotti, i mezzi biologici e biotecnologi di lotta alle avversità, sistemi di coltivazione nello spazio e l’uso della robotica, l’intelligenza artificiale e le tecniche di miglioramento genetico. Queste sessioni raccontano, grazie al contributo di ricercatori, esperti ed imprenditori che quotidianamente contribuiscono a migliorare la sostenibilità delle produzioni agricole, dal seme alla forchetta, le tecnologie più innovative che possono essere utilizzate per creare un sistema agricolo più sostenibile. Di seguito una sorta di viaggio attraverso l’innovazione presentata a ColtivaTo, l Festival internazionale dell’agricoltura svolto a Torino nelle settimane scorse.

L’agricoltura di precisione è una tecnologia che utilizza dati satellitari, sensori, droni e altre tecnologie avanzate per aiutare gli agricoltori a gestire i campi in modo più preciso ed efficiente. Questa tecnologia può aiutare gli agricoltori a ridurre l’uso di fitosanitari e fertilizzanti, ridurre gli sprechi e migliorare la produttività delle colture. Inoltre, l’agricoltura di precisione può aiutare gli agricoltori a monitorare il consumo di acqua e ad adottare pratiche di irrigazione più sostenibili. La salute circolare è un approccio che mira a creare un sistema di salute sostenibile, che prenda in considerazione non solo la salute umana, ma anche quella degli animali e dell’ambiente. In questo sistema, tutto ciò che viene prodotto è considerato una risorsa, da valorizzare e riutilizzare in un circuito virtuoso. L’agricoltura circolare si basa appunto sul principio di “ridurre, riutilizzare, riciclare”. Questo approccio mira a minimizzare gli sprechi e a utilizzare al meglio le risorse disponibili. Il biogas è un esempio di energia rinnovabile che può essere prodotta dalla digestione anaerobica dei rifiuti organici, come gli scarti delle colture e gli scarti alimentari. L’uso del biogas può contribuire a ridurre le emissioni di gas serra e a creare non solo un sistema agricolo più sostenibile, ma anche, in un momento di crisi energetica come quello attuale, sopperire parzialmente alla scarsità di gas naturale.

L’allevamento di insetti è una pratica sostenibile che può essere utilizzata per ridurre gli sprechi di cibo e utilizzare i sottoprodotti dell’agricoltura e dell’industria alimentare. Gli insetti possono essere utilizzati come fonte di proteine per l’alimentazione umana e animale e possono essere allevati in modo sostenibile, utilizzando i rifiuti organici come substrato per la loro crescita, applicando pienamente il concetto di economia circolare. Gli insetti presentano infatti un interessante profilo nutrizionale oltre ad avere composti bioattivi in grado di stimolare il sistema immunitario e promuovere la salute ed il benessere degli animali. Non ultimo, il residuo del processo di allevamento degli insetti, può essere valorizzato come fertilizzante organico. La difesa delle colture, iniziata con l’utilizzo di sostanze inorganiche come zolfo e rame e proseguita con sostanze di sintesi, si basa oggi sempre più sull’impiego di mezzi a basso impatto ambientale. Strategie sostenibili di protezione delle piante utilizzano, ad esempio, mezzi biologici a base di microrganismi antagonisti, induttori di resistenza in grado di aumentare le difese naturali delle colture, ormoni per confondere gli insetti dannosi ed evitare che si riescano a riprodurre. Queste ed altre tecniche possono ridurre l’uso di fitofarmaci e dei loro residui, contribuendo a creare un sistema agricolo più sostenibile e con un ridotto impatto sull’ambiente e sulla salute.

La coltivazione di piante nello spazio è una tecnologia innovativa che può essere utilizzata per produrre cibo in ambienti estremi come la Luna o Marte. Questa tecnologia può essere applicata anche sulla Terra per coltivare piante in ambienti difficili, come deserti o, in un clima sempre più estremo come quello a cui stiamo assistendo, zone con scarsità di acqua e condizioni ambientali avverse. La robotica può essere utilizzata per automatizzare alcune fasi della produzione agricola, come la semina o la raccolta, può contribuire a ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura ed anche aiutare a comprendere meglio le relazioni tra organismi vegetali e ambiente. Un futuro sempre più robotizzato e artificiale, soprattutto in agricoltura, può risultare controverso. L’intelligenza artificiale ha però il vantaggio di essere utilizzata per analizzare grandi quantità di dati agricoli e fornire informazioni utili agli agricoltori, come il momento giusto per la semina o per un trattamento fitosanitario, la quantità di acqua e fertilizzanti da utilizzare. Pertanto può contribuire a creare un sistema agricolo più efficiente e sostenibile, riducendo l’uso di risorse e l’impatto ambientale dell’agricoltura.

Di fronte a nuove sfide per l’agricoltura, dovute ai cambiamenti climatici ma anche alla globalizzazione, le tecniche di ingegneria genetica, come la Crispr (acronimo di “clustered regularly interspaced short palindromic repeats”, letteralmente “sequenze ripetute palindrome brevi raggruppate a intervalli regolari”), possono essere utilizzate per sviluppare piante più resistenti alle malattie e alle condizioni climatiche estreme. Questa tecnologia, che, rispetto alle tecniche classiche di manipolazione genetica permette di riscrivere il Dna delle piante con maggiore precisione e senza lasciare tracce in altre parti del genoma, può contribuire a ridurre l’uso di fitofarmaci e fertilizzanti, migliorare la produttività e la qualità delle colture e creare un sistema agricolo più sostenibile. L’uso di tecniche genetiche solleva alcune preoccupazioni etiche e di sicurezza, che devono essere prese in considerazione. Al tempo stesso le nuove tecniche come le Tea (Tecnologie di Evoluzione Assistita) sono in grado, ad esempio, di inserire geni di resistenza (o spegnere quelli di suscettibilità) in modo da rendere resistenti anche colture fortemente legate a tradizione e territori. Non si avrebbe così, ad esempio, un vitigno resistente che ricorda il Nebbiolo, ma si avrebbe sostanzialmente un clone di Nebbiolo resistente. In sintesi, ColtivaTo ha messo in evidenza, con esempi concreti, numeri, dati, l’importanza dell’innovazione in agricoltura, invitando anche il pubblico a non avere mai paura delle novità che derivano dalla ricerca. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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