Tiscali.it
SEGUICI

Gran circo Meloni. Perfino Sechi parla di ministri inadeguati che si fanno le ossa (a spese nostre) 

di Italia Libera   
Gran circo Meloni. Perfino Sechi parla di ministri inadeguati che si fanno le ossa (a spese nostre) 

Il direttore di “Libero”, non esattamente il prototipo del libero pensatore, in tv – a sorpresa – ammette l’inadeguatezza dei ministri di questo esecutivo, che erano stati presentati da Giorgia Meloni come una sorta di dream team. Ma subito dopo la coraggiosa affermazione, scatta la difesa del manipolo di pasticcioni. E Sechi infatti aggiunge: non hanno esperienza, ma se la stanno facendo. A spese nostre, però. E tra i fischi del pubblico pagante (che siamo ancora sempre noi)

◆ Il corsivo di MAURIZIO MENICUCCI

Onore al soldato Mario Sechi, direttore del quotidiano Libero. La consegna del suo editore, il deputato leghista Antonio Angelucci, proprietario anche di varie città della salute, tra cui il Gruppo San Raffaele, e premio Nobel per il conflitto d’interessi, era di difendere il bunker meloniano, o morire sepolto dallo tsunami di pernacchie scatenato dalla farsa Sangi-Boccia. Ligio agli ordini, Sechi ha anticipato il destino e si è dato fuoco in diretta a Otto e Mezzo, su La7, affermando, bontà sua, che alcuni ministri sono, in effetti, inadeguati al ruolo. “Hanno poca esperienza” ha ammesso, mentre rabbrividiva di terrore nell’ascoltarsi osare parole tanto ardite. Infatti, ha subito concluso: “Però se la stanno facendo”. Ovviamente, si riferiva sempre all’esperienza.

Ora, che cosa possiamo dire, della sua coraggiosa performance, se non che il giornalista − così scudo umano da fa impallidire perfino il cereo Sallusti − ci ha aperto finalmente gli occhi: pensavamo di assistere a una partita vera, invece no, era solo riscaldamento. C’eravamo scordati che questi ministri e viceministri Carneadi (caro Genny, chi era costui?) sono stati eletti dagli italiani per lavorare bene. “Meglio di tutti quelli che li hanno preceduti”. L’aveva detto, due anni fa, la Capitana Giorgia, accomodandoli per mano nel campo delle istituzioni, e non c’è proprio nulla di male a essere puntigliosi: ora vogliono mantenere la promessa. Perciò, sia chiaro, non stanno governando, ma solo provando e riprovando gli schemi per mandarli a memoria.

Però, quando li vedi caracollare nelle loro rispettive (in)competenze come gregari smarriti, ti chiedi, preoccupato: non è che  sono brocchi irrimediabili? Mannò, intanto migliorano a vista d’occhio, infatti da qualche settimana mettono in scena ‘Il Silenzio degli Indecenti’: non aprono bocca, parla solo Lei. E comunque: sbagliando s’impara. Non possiamo pretendere, dobbiamo essere pazienti, e apprezzare il loro impegno. E, tra l’altro, basta rampognarli per tutti i fuorigioco in cui effettivamente incappano come polli, sennò si offendono, si demoralizzano e si dimettono.

È già successo, non può ripetersi: il mondo ci guarda, ambiamo a un posto in prima fila a Bruxelles, e Fitto è lì, che si scalda in panchina. Smettiamo di sabotarli, dobbiamo essergli grati: si prendono rischi e fischi, lo fanno per noi. Ci vuole pazienza, quando li avremo pronti, anche dovessero metterci qualche anno, e probabilmente è così, in Europa non ce ne sarà più per nessuno. Anche perché potranno contare sull’effetto sorpresa. E chi se mai se lo aspetterebbe che ne facessero una giusta? © RIPRODUZIONE RISERVATA

di Italia Libera   
I più recenti
«Viva Alcaraz, abbasso Sinner»: la cronaca ‘bendata’ di un tifoso (con la testa impigliata sottorete)
«Viva Alcaraz, abbasso Sinner»: la cronaca ‘bendata’ di un tifoso (con la testa impigliata sottorete)
In ricordo di Toni Ferigo: «Ci lascia la curiosità di conoscere e il piacere di condividere il sapere»
In ricordo di Toni Ferigo: «Ci lascia la curiosità di conoscere e il piacere di condividere il sapere»
Non solo freddo. Dálkkádatrievdan in Lapponia: un “programma d’adattamento” per i popoli del Nord
Non solo freddo. Dálkkádatrievdan in Lapponia: un “programma d’adattamento” per i popoli del Nord
Le radici di una guerra. Dopo i colpi ai Caschi blu in Libano, Israele prepara lo scontro diretto...
Le radici di una guerra. Dopo i colpi ai Caschi blu in Libano, Israele prepara lo scontro diretto...
Teleborsa
Le Rubriche

Alberto Flores d'Arcais

Giornalista. Nato a Roma l’11 Febbraio 1951, laureato in filosofia, ha iniziato...

Alessandro Spaventa

Accanto alla carriera da consulente e dirigente d’azienda ha sempre coltivato l...

Claudia Fusani

Vivo a Roma ma il cuore resta a Firenze dove sono nata, cresciuta e mi sono...

Claudio Cordova

31 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria Il...

Massimiliano Lussana

Nato a Bergamo 49 anni fa, studia e si laurea in diritto parlamentare a Milano...

Stefano Loffredo

Cagliaritano, laureato in Economia e commercio con Dottorato di ricerca in...

Antonella A. G. Loi

Giornalista per passione e professione. Comincio presto con tante collaborazioni...

Lidia Ginestra Giuffrida

Lidia Ginestra Giuffrida giornalista freelance, sono laureata in cooperazione...

Alice Bellante

Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli...

Giuseppe Alberto Falci

Caltanissetta 1983, scrivo di politica per il Corriere della Sera e per il...

Michael Pontrelli

Giornalista professionista ha iniziato a lavorare nei nuovi media digitali nel...