Energia elettrica dal calore in eccesso e da fonti rinnovabili nei siti industriali: i progetti-pilota crescono

Catturare l’energia termica in eccesso e trasformarla in energia elettrica, senza emettere Co2 in atmosfera: è il primo passo della partnership tra Enel X e Nuova Solmine, società leader nella chimica di base. Progettato a Scarlino (Grosseto) il primo impianto Orc (Organic Rankine Cycle) al mondo in uno stabilimento per la produzione di acido solforico. In Sardegna, a Portovesme, protocollo d’intesa Enel Italia e SiderAlloys per generare energia elettrica rinnovabile (eolico, fotovoltaico su tetti e coperture, e sistemi di accumulo), destinata al fabbisogno energetico del territorio sardo e dei siti industriali
ROMA, 8 MARZO 2022 (Red) — La guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina riporta in primo piano il problema energetico e mai come ora si avverte la necessità e l’urgenza di aumentare la nostra indipendenza dalle fonti fossili importate. Attualmente l’Italia produce il 60 per cento dell’elettricità utilizzando il gas, metà del quale arriva proprio dalla Russia. Ma in materia di energia l’Enel, che da tempo lavora per la transizione energetica, è pronta a introdurre importanti innovazioni tecnologiche per rendere possibili percorsi green nella produzione di elettricità da fonti rinnovabili, secondo modelli alternativi e rispettosi dell’ambiente.
Catturare l’energia termica in eccesso e trasformarla in energia elettrica, senza emettere Co2 in atmosfera: è il primo passo della partnership tra Enel X e Nuova Solmine, società leader nella chimica di base. L’obiettivo è la progettazione e l’installazione del primo impianto Orc (Organic Rankine Cycle) al mondo in uno stabilimento per la produzione di acido solforico. Il progetto verrà realizzato nel sito industriale di Scarlino con il supporto finanziario di Cogenio, società partner di Enel X, attiva in progetti di efficienza energetica. Il nuovo sistema Orc consentirà un risparmio di emissioni di Co2 che nei 20 anni di vita dell’impianto arriverà a 75mila tonnellate.
«La collaborazione con Nuova Solmine è un esempio dell’impegno costante di Enel X nell’accrescere il livello di sostenibilità dei partner», sottolinea Augusto Raggi, responsabile di Enel X Italia: «La transizione energetica impone la creazione di nuovi modelli di business industriali più etici e rispettosi dell’ambiente e oggi, con la realizzazione dell’impianto Orc in stabilimento, inizia un percorso virtuoso che mette l’avanguardia tecnologica al servizio di processi di produzione più sicuri, circolari e attenti alle esigenze del territorio».
Dunque, attività industriali più sostenibili. Per Luigi Mansi, presidente di Nuova Solmine, «la sinergia tra Enel X e la nostra azienda porterà alla realizzazione di ulteriori progetti, nel rispetto dei principi Esg (Enviromental, Social and Governance), con l’obiettivo di accelerare il processo di sostenibilità dell’azienda toscana rendendola un modello di riferimento per il territorio. Inoltre, in fase di studio abbiamo progetti per lo sviluppo della mobilità elettrica e per la produzione di idrogeno verde». In sostanza, Enel X supporta la Nuova Solmine nel percorso di sostenibilità delle attività industriali. Una partnership che darà vita a molti progetti.
Nelle settimane scorse, a metà febbraio è stato siglato un protocollo per lo sviluppo di rinnovabili per la Sardegna e soluzioni di elettrificazione all’interno del sito produttivo di Portovesme, grazie all’accordo tra Enel e SiderAlloys per un modello produttivo sempre più sostenibile sull’isola. Il protocollo d’intesa siglato dal direttore Enel Italia Nicola Lanzetta e dall’amministratore delegato di SiderAlloys Italia Giuseppe Mannina riguarda le iniziative comuni in aree di interesse strategico (in questo caso, la produzione di alluminio primario), con al centro lo sviluppo delle energie rinnovabili. La partnership individua diversi ambiti di collaborazione per contribuire alla transizione energetica.
«La collaborazione con SiderAlloys Italia — ha commentato Nicola Lanzetta, direttore Enel Italia —permette di rafforzare il nostro impegno per aumentare l’utilizzo di energia da fonte rinnovabile nelle attività produttive. Realizzare un modello industriale più sostenibile significa ottenere, al tempo stesso, benefici ambientali ed economici, in linea con la strategia di Enel a livello globale e con l’obiettivo di fare della Sardegna una “isola verde” entro il 2030». «L’intesa con Enel — ha commentato Giuseppe Mannina, amministratore delegato SiderAlloys Italia — tende a promuovere iniziative congiunte per sviluppare soluzioni sostenibili all’interno del più ampio percorso di decarbonizzazione e elettrificazione della Sardegna in linea con le nuove politiche industriali europee del gruppo SiderAlloys che ha trovato in Enel il partner giusto e affidabile».
L’accordo prevede in particolare lo sviluppo della generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili (eolico, impianti fotovoltaici a terra utility scale, su tetti e coperture in genere, e sistemi di accumulo), che contribuiranno al fabbisogno energetico del territorio sardo e dei siti industriali; la possibilità di sviluppare ulteriori iniziative in ambito di generazione distribuita rinnovabile; l’elettrificazione della flotta aziendale con stazioni di ricarica da installare presso le sedi aziendali; l’identificazione di risorse flessibili all’interno dei siti produttivi; soluzioni mirate all’ottimizzazione dei costi energetici quali riduzione dei picchi di potenza e riduzioni di oneri attraverso variazione dei carichi.