Con “Those About to Die” il gran ritorno del “peplum”, una miniserie con Anthony Hopkins

Girata a Cinecittà con un riuscito mix di attori internazionali e l’ambizione di piacere in tutto il mondo, la miniserie in dieci puntate è in streaming su Prime Video. Il regista tedesco (e co-produttore) Roland Emmerich ha al suo attivo grandi successi a cominciare da “Independence Day” e fa un largo uso degli effetti speciali. Con risultati spettacolari sull’antica Roma e l’eruzione del Vesuvio che nel 79 d.C. distrusse Pompei ed Ercolano. Tra i protagonisti l’imperatore Vespasiano, interpretato da un fantastico Anthony Hopkins, i suoi figli e successori Tito e Domiziano, gli infidi senatori, le loro mogli perverse, gli schiavi di ogni parte dell’impero e il sempreverde “panem et circenses” per il popolino

◆ La recensione di BATTISTA GARDONCINI *

► “Those About to Die”, miniserie italo-tedesca-statunitense in dieci puntate visibile in Italia su Prime Video, segna il ritorno in grande stile sul mercato dell’intrattenimento globale del “peplum”, il sottogenere dedicato ai film in costume ambientati nel mondo antico. E del “peplum” ha i punti di forza e anche le molte debolezze.

“Those About to Die” è la macchinosa traduzione inglese della parola latina “morituri”, con la quale, secondo alcune fonti, i gladiatori si presentavano nell’arena prima di scannarsi per il divertimento dei romani. Nel loro mondo crudele è ambientata una vicenda che vede tra i protagonisti l’imperatore Vespasiano, interpretato da un fantastico Anthony Hopkins, i suoi figli e successori Tito e Domiziano, gli infidi senatori, le loro mogli perverse, gli schiavi provenienti da tutte le regioni dell’impero, il popolino governato con la formula – ancora oggi efficace –  del “panem et circenses”.

A proposito dei “circenses”, al centro della narrazione ci sono le corse delle bighe ai fori imperiali, un gigantesco affare per le scuderie che correvano e per il giro delle scommesse che alimentava. Uno sport dove gli aurighi rischiavano la vita in cambio di ingaggi sontuosi e fama imperitura. Uno di loro, Scorpo, nella realtà morì nell’arena a 27 anni, ed è uno dei personaggi principali insieme al suo amico Tenax, un cattivissimo che non si può non amare.

Nel cast c’è un riuscito mix di attori internazionali, come si conviene per un prodotto che è stato girato a Cinecittà, ma ha l’ambizione di piacere in tutto il mondo. Ed è probabile che ci riesca, perché il suo regista principale è il tedesco Roland Emmerich, un riconosciuto specialista del cinema catastrofico. Emmerich, che è anche tra i produttori, fa un largo uso degli effetti speciali. Roma e il Colosseo visti dall’alto sono spettacolari, come pure l’eruzione del Vesuvio che nel 79 d.C. distrusse Pompei e Ercolano, oscurando con le sue ceneri anche il cielo della capitale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

(*) L’autore dirige oltreilponte.org