C’è un Re che ama l’Italia e l’arte. Carlo III d’Inghilterra, ecco perché ci potrà sorprendere

Carlo III è già Re d’Inghilterra dal giorno della morte di sua madre, la Regina Elisabetta II. Ma l’incoronazione, che è l’investitura formale e lo consacra anche capo della Chiesa d’Inghilterra, si è svolta sabato 6 maggio nell’Abbazia di Westminster, secondo un rito millenario. Se ne sta parlando da settimane, ma quello che pochi conoscono è il rapporto particolare che il sovrano ha con l’Italia, e il suo amore per l’arte
Il corsivetto di VITTORIO EMILIANI
IL NUOVO RE DI INGHILTERRA ha una autentica passione per il nostro Paese. Abile e delicato acquarellista di paesaggi gli dedicammo una mostra a Urbino nella casa di Raffaello il cui padre Giovanni Santi era stato pittore e poeta di corte lasciandolo purtroppo orfano a soli quattordici anni. La madre Magia Ciarla l’aveva perduta anche prima.
Quando venne in Urbino nel maggio 1990 doveva ricordare il contributo concesso costantemente dalla corte del suo Paese alla dimora di Giovanni Santi su per il Monte uno dei due colli urbinati, l’altro è il Poggio. Una Urbs bina insomma.
Delicato e intenso acquarellista di paesaggi come molti stranieri del Grand Tour Carlo III di Inghilterra è stato in dura e frontale polemica con le archistar che sotto l’impulso di Richard Rogers e di altri stavano letteralmente stravolgendo e cancellando la Londra della tradizione. Ad un convegno bolognese di studi sul piano Cervellati per il restauro filologico del centro storico Carlo fece sapere che essendo duca di Cornovaglia avrebbe fatto restaurare non meno accuratamente secondo gli stilemi della tradizione le antiche case di sua proprietà per destinarle a chi le abitava.
La sua sensibilità artistica e la sua avversione per la architettura futuribile degli archistar alla Richard Rogers si manifesterà ancora? Lo potremo constatare presto dopo la sua incoronazione. A Urbino esordì con una frase spiritosa: “Non so cosa pensi Raffaello di quello che succede oggi in casa sua…” Ci auguriamo in questi tempi cupi la sua sorridente ironia non si sia spenta. L’essersi lasciato dare un leggero bacio da una spettatrice del suo primo bagno di folla davanti alla residenza reale lo lascia supporre. E sperare.
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