A proposito di guerra. “Ridentem dicere verum nihil vetat”: Pensate che vada così?

(Ugo Donorati) — Achille Campanile (1899-1977) è autore di una splendida raccolta di “Tragedie in due battute”, di cui trovate facilmente degli esempi in rete. Dal momento che ridentem dicere verum nihil vetat, come scriveva Orazio, mi permetto di scriverne una anche io, ispirandomi a entrambi. Dire la verità ridendo nessuno lo vieta, giusto?
Pensate che vada così? – Tragedia in due battute
Personaggi: Un funzionario governativo; un rappresentante della ditta Lockheed; un altro funzionario.
La scena rappresenta un Ufficio della Casa Bianca a Washington. Il PRIMO FUNZIONARIO siede dietro una scrivania; il RAPPRESENTANTE DELLA LOCKHEED davanti ad essa.
PRIMO FUNZIONARIO: La tensione con il Qualcosistan cresce di giorno in giorno. La vostra proposta per l’acquisto da parte del governo di un bel po’ di aerei militari sarà accolta molto presto.
RAPPRESENTANTE DELLA LOCKHEED. Grazie.
SECONDO FUNZIONARIO entrando trafelato: Il Presidente ha appena firmato un accordo di pace con il Qualcosistan. Pare che ci fossero dei sobillatori che volevano aumentare la tensione, ma fortunatamente la Cia li ha fermati in tempo. Gli aerei non servono più.
RAPPRESENTANTE DELLA LOCKHEED (alzandosi) Ottima notizia. Ero molto preoccupato per quei poveri Qualcosistani. Pazienza se non vendiamo gli aerei. La pace viene prima di tutto. Vuol dire che invece di aerei fabbricheremo trattori. I nostri azionisti se ne faranno una ragione.
Sipario
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