26/ Eppur si muove. Erg: da “Edoardo Raffinerie Garrone” a “Edoardo Rinnovabili Garrone”

26/ Eppur si muove. Erg: da “Edoardo Raffinerie Garrone” a “Edoardo Rinnovabili Garrone”

SENZA RIMPIANTI, ALESSANDRO GARRONE, nipote del fondatore della grande casa petrolifera, ha venduto tutto il settore Oil dell’azienda e la Erg produce oggi solo energia rinnovabile. Perché il ritorno alle fonti fossili, conseguenza della guerra Russia-Ucraina, «è solo temporaneo … il contributo delle rinnovabili sarà sempre maggiore … oggi produrre energia da fonti come solare ed eolico costa meno che da quelle fossili» (https://www.corriere.it/economia/aziende/23_aprile_11/erg-alessandro-garrone-da-ex-petroliere-vi-dico-perche-energie-rinnovabili-vinceranno-). Coerentemente, 3,3 miliardi di capitale investito sono suddivisi tra eolico, 80%, e solare, 20%, in modo da avere 5 GW di impianti da rinnovabili installati entro il 2027, quasi il doppio degli attuali 3 GW, con un margine operativo lordo che aumenterà di oltre il 20%

La Erg annuncia acquisizioni a gogò in Europa: «Siamo entrati in Spagna e Svezia, siamo forti in Francia e Germania, in Uk stiamo crescendo. Guardiamo a opportunità anche in altri Paesi europei», dichiara Garrone. Che ha bacchettato il Governo per i ritardi: «Bisognerebbe installare dieci GW all’anno, ne sono stati installati solo tre e per lo più nel solare domestico. Di questo passo non arriveremo mai agli obiettivi al 2030». Più condiscendente con il mondo delle imprese, ha però loro suggerito: «…di seguire l’esempio delle tedesche, più grandi. Servono poli, fusioni, accordi, apertura del capitale. Le nuove generazioni sono più disposte a farlo».

Al Mascellone, ceo dell’Eni, è invece quasi venuto un “sintomo” come direbbe Montalbano. “Che minchia ci fai con un fatturato di 132 miliardi — un più 73% rispetto al 2021 sulle spalle della salute e delle tasche degli italiani — e con una diffusione nel mondo otto volte superiore a quella di una grande azienda come la Erg?”, gli è sembrato che il commissario lo apostrofasse. Ma si è subito ripreso: “A quell’Erg lì gli farò fare la stessa fine di quel rinnovabile di Starace!”, lo hanno sentito digrignare, mentre centrava con una freccetta la foto dell’ex ceo dell’Enel appesa alla parete. Giorgia assentiva, seppure un po’ turbata, perché ‘sto Starace le era sembrato in gamba, ma guai a contraddire il Mascellone. Salvini, sveglio come sempre, si era messo a tirare anche lui freccette. Inopinatamente tutte fuori bersaglio. — (m. s.) © RIPRODUZIONE RISERVATA