[L'intervista] Polemica sul libro-intervista a Salvini, la scrittrice: “La casa editrice l’ho scelta io, Matteo non lo sapeva”

Nessuno l’ha letto, ma è già notizia. Perché al centro del nuovo libro 'Io sono Matteo Salvini, intervista allo specchio’, scritto da Chiara Giannini - classe 1974, giornalista e inviata di guerra del Giornale -  c’è l’uomo forte della politica italiana:  Matteo Salvini . La cronista ha rivolto 100 domande al leader della Lega, ricavandone un istant book che, ha detto a tiscali, “vuol essere uno spaccato del pensiero di Salvini, ma anche una incursione nell’intimo della sua vita privata”.

Chi è Francesco Polacchi

Subito qualcuno ha tentato di frantumare lo ‘specchio’, perché il numero uno di Altaforte, la casa editrice che ha pubblicato il libro, è Francesco Polacchi, il padrone del marchio di moda Pivert (per il quale Salvini già finì nella bufera dopo aver indossato il giubbotto col picchio allo stadio un anno fa) considerato molto vicino a CasaPound, quindi agli ambienti dell’estrema destra nazionale. La giornalista ha subito chiarito (lo ha fatto in premessa d’intervista) che ha proposto lei l’intervista a Salvini da mettere nel libro, così come l’idea di pubblicare con Altaforte: “perché con loro avevo già pubblicato un altro libro ("Come la sabbia di Herat, memorie di viaggio di una donna in guerra”) e mi ero trovata molto bene, perché ad Altaforte ho riscontrato serietà. Io non sono un’esponente di Casapound, non sono schierata politicamente, faccio la giornalista e tale resto e resterò sempre. Ritengo che certe polemiche tirate fuori da gente che vuol strumentalizzare senza motivo per mettere il ministro Salvini e la sottoscritta in cattiva luce siano sterili e, francamente, poco intelligenti. Leggano prima il mio libro, poi si esprimano".

"Salvini non è fascista"

Gli italiani in questi ultimi anni sentono il bisogno di “destra”, di sovranisti e di uomini (presunti?) forti. La sinistra invece arranca sempre di più sotto i colpi del leader che viene dal Nord. “Salvini è quello che si vede tutti i giorni in tv o sui social, non è cambiato col passare del tempo. È una persona di un’intelligenza unica. Ha la stoffa del vero leader”, commenta la giornalista. Ha scritto in una nota il deputato e membro della direzione nazionale del Pd, Roberto Morassut: “Salvini ha varcato il limite: il ministro degli Interni della Repubblica Italiana pubblica un libro autobiografico con una casa editrice legata a Casapound, organizzazione dichiaratamente neofascista. Basta con le ambiguità. Basta con i trucchi". Un giudizio che secondo la Giannini, Salvini non merita, “perché lui non è fascista, non lo è mai stato ed uno che pensa esclusivamente al bene degli italiani”.

Perché con Altaforte

L’idea di pubblicare con Altaforte continua ad essere “strumentalmente” attribuita a Salvini, perché il libro esce proprio a ridosso dello stupro di Viterbo. Matteo Orfini: "Salvini tra mille editori sceglie per il suo libro quello legato a CasaPound. CasaPound per le leggi del nostro paese dovrebbe essere sciolta. CasaPound a Ostia organizzava manifestazioni con il clan Spada. Salvini è il ministro dell'interno. Salvini legittima l'illegalità". Più meno le stesse cose le ha dette il segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini il 1 maggio. “Non c’è nulla di vero, ma le preoccupazioni della sinistra sono comprensibili: l’uscita del libro rimette al centro della discussione il leader della Lega nel pieno di una campagna, quella delle europee, estremamente importante per il futuro dell’Europa e del Paese”.

Merita un commento l’uscita della senatrice grillina Elena Fattori: "I rapporti tra Salvini e Casapound sono da sempre alla luce del sole ed estremamente imbarazzanti". Un imbarazzo che sembra non turbare gli equilibri politici del nostro Paese. "Non capisco perché le notizie escano così prima di una comunicazione ufficiale da parte della casa editrice. Questo libro-intervista a Salvini è stato un'opportunità che abbiamo cercato di sfruttare al meglio nel momento in cui si è presentata grazie all'autrice, la giornalista Chiara Giannini. D'altra parte, siamo una casa editrice sovranista e in questo momento Salvini è il numero uno del sovranismo. Detto ciò, spiace se poi questo deve diventare un pretesto per attaccare il leader della Lega sullo stupro di Viterbo o su altre cose che non c'entrano nulla, così si fa solo il gioco della sinistra", ha fatto sapere Polacchi. In effetti, il libro, che verrà messo in vendita al prossimo Salone del libro di Torino, potrebbe rivelarsi l'evento più importante del settore in Italia 

Salvini gongola. Sinistra no.