Paranormal Hunters, ovvero cacciatori di fantasmi: "A volte erano bufale, altre no. Ecco i nostri video e foto impressionanti"

Se fantasmi, ectoplasmi e presenze varie tormentano le vostre notti non resta che chiamare loro, i Paranormal Hunters, veri specialisti del mistero, pronti a imbracciare “armi ad alta tecnologia” e saltare in auto per verificare l’attendibilità delle vostre paure, e magari risolvere il problema. Come i protagonisti di Ghostbusters, gli acchiappafantasmi del team del paranormale nato a Sassari, utilizzano le loro competenze per documentare fatti che sfuggono alla normale comprensione umana. Molti di loro – raccontano - si sono avvicinati a questo mondo inquietante da scettici ma hanno dovuto cambiare convinzioni dopo alcuni accadimenti di cui sono stati testimoni. Ma chi sono questi super esperti che utilizzando strumentazioni sofisticate si misurano con le affascinanti dimensioni del mistero? Fabio Ladinetti, Stefano Fois, Vittorio Sanna e Giuseppe Calzaghe sono persone normali, studenti universitari, professionisti, lavoratori, accomunati dalla passione per tutto ciò che “non è normale”. Quale lavoro facciano e quanta passione li animi ce lo spiega proprio Ladinetti, laureando in ingegneria informatica a Pisa, esperto del paranormale e fondatore del gruppo.
Fabio, cos’è e di cosa si occupa Paranormal Hunters?
“Paranormal Hunters è un team di ricerca sul paranormale. Ci interessiamo principalmente di ghost hunting, ovvero di vera e propria caccia ai fantasmi utilizzando dispositivi specifici. Ci occupiamo però anche di casi di altro tipo, perché - come dice il nome - siamo Cacciatori del Paranormale”.
Come nasce l’idea di occuparsi di queste singolari problematiche a livello “professionale”?
“Mi rendevo conto che le letture sul web non bastavano a saziare i miei interessi verso il paranormale. Nel 2013 ho così deciso di fondare il primo team di ricerca a Sassari e ho iniziato a riunire le persone che ritenevo più appassionate e documentate nel campo. Il mio vero intento iniziale, però, era quello di provare la non esistenza dei fantasmi. Col passare del tempo mi sono dovuto ricredere.”
Vi chiamano di più per verificare la presenza di manifestazioni paranormali in luoghi pubblici abbandonati o in case private, di abitazione?
“In effetti ci contattano spesso per segnalazioni riguardanti luoghi pubblici apparentemente infestati, più di rado veniamo contattati per abitazioni private. Le persone sono affascinate dalle nostre ricerche, però il più delle volte si vergognano o non se la sentono di procedere con una indagine vera e propria. Peccato, perché con una indagine approfondita si riuscirebbe magari a dare una spiegazione razionale ad un fenomeno che a prima vista potrebbe sembrare paranormale”.
Come si fa a stabilire se un luogo è davvero infestato oppure è una bufala?
“L’unico modo per sapere se si tratta di una bufala è fare una indagine secondo le nostre metodologie. Si fanno anche una serie di ricerche attinenti al posto in questione e si cerca di reperire il maggior numero di notizie possibili, anche attraverso internet. Se si trova un riscontro si può procedere con una ricerca storica. Oltre a cercare informazioni sul Web, contattiamo esperti di storia locale. Questo perché è importante sapere il nome delle persone che hanno abitato il luogo, che vi erano legate o vi sono morte. Poi si procede con i rilievi e gli esami”.
E ovviamente può capitare di accertare che non esiste alcun fenomeno innaturale?
“Ci è capitato più di una volta, soprattutto davanti a casi diventati leggenda, di non individuare alcun fenomeno paranormale durante le analisi”.
E – al contrario - vi è capitato di restare davvero impressionati dai risultati?
“Sì, in più di un’occasione i risultati sono stati impressionanti, e li abbiamo documentati”
Tra le esperienze che avete fatto ce n’è qualcuna che vi ha colpito in modo particolare?
“Mi ha colpito molto la prima indagine nella zona mineraria dell’Argentiera, una frazione di Sassari, molto famosa per i fantasmi dei minatori. Avendo iniziato questo mestiere da scettico, non mi sarei mai aspettato un riscontro. Eravamo all’interno di una casa diroccata appartenente ad un minatore, abbiamo iniziato a cercare un contatto e siamo rimasti molto sorpresi quando il K2 ha incominciato ad illuminarsi esattamente in risposta alle nostre domande, arrivando inoltre a valori altissimi. In un secondo momento mi son voltato verso l’uscita dell’abitazione e ho visto con i miei occhi una sfera di luce bianca dissolversi nel nulla. Poco tempo dopo, mi son ricordato della segnalazione di una persona che vive nei dintorni di quella casa diroccata. Direttamente dalla sua digitale mi ha mostrato un video che riprendeva il suo cane giocare, ma improvvisamente l’animale veniva spaventato da una sfera di luce simile a quella che avevo visto io”.
Avete dei video o delle foto che documentano qualcuno di questi fatti e che possiamo pubblicare?
“Quello più impressionante per ora è il video relativo a una abitazione privata in provincia di Sassari. Abbiamo trovato una moltitudine di EVP ( circa 45 min), ma la parte più spaventosa delle analisi audio è quella in cui abbiamo sentito dei passi nelle scale e la porta di una camera da letto chiudersi, nonostante non ci fosse nessuno in casa. E’ infatti nostra abitudine lasciare le videocamere e i registratori ed allontanarci per un certo lasso di tempo dal luogo. Inoltre, abbiamo registrato anche rumori sospetti, che sembravano provenire dalle porte, come se qualcuno tirasse colpi sul legno.
In un altro posto, a villa Mugoni, sempre nel sassarese, abbiamo avuto un’altra esperienza molto intensa, anche perché la location sarebbe perfetta per un film horror. Durante le analisi dell’audio abbiamo trovato alcuni strani EVP incomprensibili, dal tono aggressivo. Pensiamo si tratti di un entità cattiva, attirata dalle sedute spiritiche che venivano svolte in quel luogo”.
Che strumenti utilizzate nelle vostre indagini?
“Utilizziamo vari strumenti altamente tecnologici. In particolare:
• Videocamere in Full HD, perché nel caso qualcosa venisse ripreso, è essenziale che il fenomeno venga registrato con una qualità eccellente.
• Microfoni direzionali ad alta sensibilità, utili per registrare l’audio e captare ogni minimo rumore.
• K2, uno strumento particolare, nato non per il ghost hunting ma utile per la ricerca di eventuali campi elettromagnetici. Uno studio ha constatato del resto che l’anima ha un proprio campo elettromagnetico.
• Registratori digitali, solitamente li utilizziamo insieme alle videocamere per registrare con un metodo di triangolazione, cioè piazzando tre o più dispositivi di registrazione in una stanza. Nel caso venisse rilevato un EVP (Electronic Voice Phenomena), il suono viene preso in considerazione solo nel caso in cui venga registrato minimo da tre dispositivi.
• Laser verde: si usa con un filtro che disperde il laser in tanti puntini. Viene utilizzato insieme ad una videocamera.
• Reflex e fotocamere digitali. E’ essenziale una risoluzione alta per le foto;
• Computer all’avanguardia per analisi e produzione dei nostri video.
Ci sono dei luoghi particolarmente infestati, in Italia e nel mondo, che le vengono in mente?
“Le cito i primi che mi vengono in mente. Alcuni sono in Italia, altri no. Ma le attività paranormali da cui sono caratterizzati risultano notevoli. (Vedi photogallery in alto, ndr)”.
• Argentiera – Sardegna : in tanti avvisterebbero i fantasmi dei minatori, morti durante il massacrante lavoro nelle miniere.
• Scuola media n. 7 di Sassari: banchi che si muovono, un pianoforte che suona da solo, passi, spintoni e così via… l’ex convento in cui risiede la scuola media di Sassari è un epicentro di fenomeni paranormali legati ai fantasmi. Sono molti coloro che hanno avuto a che fare con questi avvenimenti.
• Abbazia di Paulis, Uri (SS) - Si dice che il fantasma del “monaco bianco”, assassinato e gettato nel pozzo dell’abbazia dal suo assistente, vaghi tutt’ora per il monastero.
• Il fantasma di Villa Clara a Bologna: si tratterebbe del fantasma di una bambina morta all’interno delle mura. Si dice che spesso la casa sia inspiegabilmente avvolta dalla nebbia e che a volte si senta un pianto.
• Castello di Montebello, Sant'Arcangelo di Romagna: forse uno dei posti più famosi in Italia, il fantasma di Azzurrina si aggira ancora per il castello.
• Isola di Poveglia, Venezia: in molti hanno paura di recarsi all’isola di Poveglia perché si sussurra che le anime di migliaia di persone morte nell’isola si aggirino ancora nelle strutture e nei dintorni.
• Villa de Vecchi, Lecco : ogni tanto si sentirebbe un suono di pianoforte provenire dalla villa.
• Casa Matusita, Lima, Perù: è considerato uno dei luoghi più infestati del mondo.
• Hampton Court, vicinanze di Londra: un fantasma venne catturato dalle telecamere di sicurezza. Il video ha fatto il giro del mondo.
• Amityville house, New York, Usa: la famosa, inquietante, casa da cui son stati tratti anche i due famosi film.
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Paranormal Hunters, cacciatori di fantasmi