"Sparare sugli scafisti? Solo propaganda per giustificare atti di guerra"
L'attivista italo-eritrea, Alganesh Fessaha, parla del suo lavoro per salvare i profughi. A Tiscali spiega "come avviene il traffico di esseri umani"

Alganesh Fessaha, attivista per i diritti umani italo-eritrea, insignita lo scorso anno dell’Ambrogino d’oro dal comune di Milano, con l’associazione umanitaria "Gandhi" ha aiutato migliaia di eritrei, sudanesi, siriani in fuga dalle atrocità dei loro Paesi d’origine. Al microfono di Tiscali Notizie, Fessah racconta del suo instancabile lavoro che ha portato a salvare migliaia di vite umane nel deserto egiziano.
Ma l'attivista parla anche dell'"inadeguatezza" delle politiche europee sull’immigrazione, mettendo in luce i paradossi di molti Paesi africani. Come l’Eritrea. Spiega Fessah: "Gli occidentali, nel tentativo di arrestare le migrazioni, foraggiano la dittatura che ancora di più perseguita e tortura le persone che così continuano a fuggire verso l’Europa". Nel suo racconto il dramma dei profughi prigionieri nel deserto egiziano, la tratta di esseri umani a scopo di estorsione e il traffico di organi.