[L'intervista] "I 20 anni dall'attacco alle Torri Gemelle e le rivelazioni di WikiLeaks che non possiamo ignorare"

Faccia a faccia in video con Stefania Maurizi (Il Fatto, ex Espresso e Repubblica) unica giornalista italiana nel team internazionale ad aver studiato tutte le carte provvedute da Assange. Che ha incontrato

Erano le 8:46 dell'11 settembre 2001 quando il primo aereo Boeing 757 dirottato da terroristi si schiantò sulla facciata settentrionale della torre nord del World Trade Center, nel cuore di New York. Diciassette minuti dopo un altro identico si schiantava sulla torre meridionale, seguito dal terzo jet di linea finito contro la facciata Ovest del Pentagono. Erano le 9:37. Un quarto volo si sarebbe dovuto disintegrare contro il Campidoglio a Washington, ma precipitò al suolo dopo una rivolta dei passeggeri contro i dirottatori. Circa tremila morti e seimila feriti, il bilancio, e l'inizio shock di quella che venne chiamata la terza guerra mondiale, contro un nemico subdolo, non convenzionale.

Le zone d'ombra e i dettagli da non dimenticare

E in mezzo a molti misteri, che passano per le missioni in Iraq e Afghanistan degli Usa seguiti dagli alleati, l'uccisione di Bin Laden di cui non abbiamo mai avuto prove fotografiche "per rispetto dell'Islam" e il fresco ritiro degli Stati Uniti dall'Afghanistan, dopo 20 anni della guerra più lunga in cui siano mai stati coinvolti. Mentre quel Paese ricade nelle mani dei talebani e dell'Isis, dunque mai sconfitti. Quindici anni fa esplodeva il caso WikiLeaks, le corpose fughe di documenti riservatissimi e segreti, di ambito governativo, diplomatico o riguardante i servizi segreti, che svelarono dettagli dei retroscena attorno a quegli attacchi e a quelle guerre, che nessuno avrebbe mai voluto vedere pubblici. Julian Assange è diventato l'uomo da trovare, abbattere, incarcerare perché a capo di quella rivolta di giornalisti-hacker, propiziato dall'insider Bradley Manning, poi diventato Chelsea. Ne parliamo in questa videointervista con Stefania Maurizi, firma del Il Fatto Quotidiano ed ex di L'Espresso e Repubblica, unica giornalista italiana in un team internazionale ad aver visionato e studiato tutti i documenti resi disponibili dal team di WikiLeaks, e ad aver incontrato più volte Assange, tuttora detenuto in Inghilterra. L'inchiesta della Maurizi è nel mentre diventata il libro Il potere segreto