La Cina potrebbe aiutare la diffusione di massa di Bitcoin e delle criptovalute anonime
Le restrizioni alla movimentazione dei capitali ed alla privacy degli utenti potrebbero spingere molti cinesi a preferire le criptovalute

Molte persone si chiedono spesso a cosa servano le criptovalute come Bitcoin.
A parte le caratteristiche specifiche di Bitcoin, come il fatto di essere considerato alla stregua di "oro digitale", le criptovalute decentralizzate hanno un vantaggio che le rende già ad oggi utilizzate in giro per il mondo, soprattutto in alcuni ambiti: quello di essere incensurabili.
Ovvero una rete decentralizzata pubblica ed open source, come quella di Bitcoin, di Ethereum, di Monero e di altre criptovalute decentralizzate, di fatto garantisce ai possessori dei token libertà finanziaria assoluta.
In altri termini, fintanto che i token vengono scambiati direttamente tra mittente e destinatario, senza passare per alcun intermediario, le transazioni non sono in alcun modo limitabili, ostacolabili, o arrestabili.
Ciò fa sì che in alcuni ambiti, come ad esempio in quei paesi soggetti a restrizioni nella movimentazione di capitali, vengano utilizzati laddove fosse impossibile utilizzare le tradizionali valute fiat.
Uno di questi paesi è la Cina, dove ad esempio è già abbastanza diffuso l'utilizzo della stablecoin Tether (USDT), ovvero un token basato primariamente sulla rete Ethereum che replica pedissequamente il prezzo del dollaro americano (USD).
La Cina, come noto, non è un paese libero, nel senso che il controllo statale sui suoi cittadini è ancora abbastanza stringente, e questo porta spesso i suoi abitanti ad avere problemi con la movimentazione di capitali, soprattutto verso l'estero. USDT risolve questo problema eliminando di colpo qualsiasi restrizione, e dando ai suoi possessori libertà assoluta di utilizzo.
Tale situazione potrebbe farsi ancora più problematica quando, a breve, dovrebbero essere introdotte le nuove regole riguardo la privacy delle operazioni finanziarie. Lo Stato cinese infatti imporrà la raccolta di numerose informazioni personali, comprese quelle degli eventuali coniugi, a chi effettuerà operazioni finanziarie.
In un paese liberale tali norme sarebbero sicuramente ritenute eccessivamente limitanti nei confronti del diritto alla privacy dei cittadini, ma in Cina le cose funzionano diversamente.
Secondo alcuni esperti dei mercati finanziari cinesi le nuove norme spingeranno sempre più i cittadini della Cina a cercare di aggirare gli ostacoli utilizzando le criptovalute decentralizzate, che sono anonime e possono essere utilizzate da tutti liberamente, senza vincoli o ostacoli, e senza dover fornire alcuna informazione personale.
Anche in Iran, sebbene per motivi differenti, la situazione politica sta favorendo l'utilizzo di Bitcoin, tanto che il prezzo della regina delle criptovalute ultimamente è aumentato proprio causa delle crescenti tensioni geopolitiche con gli USA.
D'altronde è innegabile l'utilità delle criptovalute decentralizzate, libere e non censurabili in quei paesi in cui i cittadini sono invece soggetti a forti limitazioni nell'utilizzo delle normali valute fiat, o in cui, come ad esempio in Venezuela, la valuta fiat locale sta collassando.
Dall'altro lato però l'utilizzo libero ed anonimo delle criptovalute porta con sè anche rischi derivanti dall'utilizzo di questi nuovi strumenti finanziari per il riciclaggio di denaro sporco, o per il finanziamento di attività illecite, tanto che la SEC statunitense, ovvero l'ente pubblico che regola i mercati finanziari, ha deciso di inserire le criptovalute nelle sue priorità per il 2020.
A dire il vero tuttavia l'utilizzo di criptovalute con registro pubblico e palese, come Bitcoin o Ethereum, aiuta le forze dell'ordine a tracciare gli spostamenti di denaro, visto che tutte le transazioni, importi inclusi, sono consultabili pubblicamente da chiunque.
Tuttavia esistono alcune criptovalute, come Monero, le cui transazioni non sono analizzabili pubblicamente perchè, pur essendo registrate su un registro pubblico, sono criptate, e quindi comprensibili solo ai singoli mittenti e destinatari delle singole transazioni.
Pertanto dal punto di vista dei rischi di riciclaggio, o di finanziamento di attività illecite, non tutte le criptovalute sono uguali, con quelle basate su un registro pubblico e palese che in realtà sfavoriscono l'utilizzo per tali scopi, mentre quelle con registro criptato che lo favoriscono.