Speranza: “Obbligo vaccinale? Discussione legittima, ma ogni Paese valuti in base al quadro epidemiologico”
<div style="font-size: 17px"><p>Bruxelles – <strong>La discussione sull’obbligo vaccinale è legittima, ma “è chiaro che su una materia tanto delicata ogni Paese si orienta in base al suo quadro epidemiologico”, spesso molto differente tra Stato membro a Stato membro</strong>. A sottolinearlo il ministro della Salute <strong>Roberto Speranza</strong> in un punto stampa a margine del <strong>Consiglio Salute riunito oggi (7 dicembre) a Bruxelles</strong>, in cui con gli omologhi europei si è dato via libera al <a href="https://www.eunews.it/2021/12/07/accordo-stati-ue-unione-salute-consiglio-frena-nuova-autorita-sanitaria-europea/164343" target="_blank" rel="noopener">principio di rafforzamento dell’Unione Europea della Salute.</a></p> <p>L’obbligo vaccinale è al centro del confronto politico in molti Stati membri, ma nonostante l’invito della presidente della Commissione UE,<strong> Ursula von der Leyen</strong>, ai governi ad aprire un dibattito, i ministri non ne hanno discusso alla riunione e sembra che per ora si possa escludere un approccio coordinato a livello europeo. <a href="https://www.eunews.it/2021/12/06/obbligo-vaccinale-von-der-leyen-non-lo-proporra-ma-solo-perche-non-puo/164261" target="_blank" rel="noopener">Dopo l’Austria che intende estenderlo a tutta la popolazione, anche la Grecia, la Francia si sono orientate per l’obbligo su alcune categorie, e nelle prossime ore potrebbe arrivare un annuncio in questa direzione anche da parte della Germania</a>.
</p> <p>“Annunci che seguiamo con grande attenzione, ma parliamo di misure che entreranno in vigore solo nel 2022”, ha ricordato Speranza rivendicando che <strong>l’Italia è stato il primo Paese a introdurre l’obbligo per il personale sanitario</strong> “e molti altri Stati ci stanno seguendo su questa linea”. Dal 15 dicembre sarà esteso anche al personale scolastico e alle forze dell’ordine. “Credo che una discussione su questo sia legittima, ma su una materia così delicata è chiaro che ogni Paese si orienta in base al suo quadro epidemiologico, molto differente”, ha aggiunto. Ricorda inoltre che <strong>“il vaccino è il vero strumento essenziale, quindi tutte le strade che aiutano ad aumentare il tasso di vaccinazione aiutano i Paesi a tenere sotto controllo questa crisi”. </strong>Anche in un momento come quello attuale di recrudescenza del virus, la costante da tenere a mente è che “ovunque i tassi di vaccinazione sono più alti, la situazione di ospedalizzazione e anche la mortalità è più bassa. Anche solo dai dati europei ricaviamo <strong>l’informazione che i vaccini sono sicuri ed efficaci, sono la leva essenziale per provare a gestire questa fase”</strong>.</p> <p>Dalla riunione con gli omologhi europei è emersa con sempre maggiore chiarezza quanto sia cresciuta a livello europeo la “consapevolezza che la <strong>salute è grande tema internazionale che non può essere considerato solo un tema nazionale</strong>, e quindi serve un coordinamento sempre più significativo”. Per il ministro italiano anche a livello europeo “si sta lavorando nella direzione giusta” come dimostrano le decisioni assunte in maniera unitaria sul blocco dei voli <a href="https://www.eunews.it/2021/11/26/covid-nuova-variante-dal-sudafrica-preoccupa-lue-von-der-leyen-propone-lo-stop-ai-voli-dalla-regione/163394" target="_blank" rel="noopener">dal Sudafrica e Paesi limitrofi quando è emersa la variante Omicron.</a> “Dobbiamo insistere su questo terreno e dobbiamo fare di più in termini di coordinamento”, perché sui “temi della salute non basta un singolo Paese e bisogna decidere insieme”.</p> <p>Sul fronte nazionale, sollecitato dai giornalisti, ha confermato che la vaccinazione per i bambini tra i 5 e gli 11 anni inizierà dal 16 dicembre. E’ seguito un invito ai genitori a “fidarsi delle indicazioni dei medici pediatri”. “Abbiamo la fortuna di essere un grande Paese con medici pediatri di grande qualità e sono persone che hanno dedicato la loro vita ai nostri figli e ai nostri piccoli, su una materia così delicata” bisogna “fidarsi di chi ha tutte le competenze per poter valutare. Lo dico da padre e da ministro, fidatevi dei nostri pediatri”, ha chiosato.</p> </div>.