Balneari: per Gentiloni la soluzione sono le gare senza favorire nessuno

<div style="font-size: 17px"><p>Roma – La soluzione è semplice: <strong>“Avviare le gare per le concessioni esistenti”</strong>. Per Bruxelles non servono troppe evoluzioni per risolvere la questione della <strong>concorrenza nelle spiagge</strong>. Ed è il commissario per gli Affari economici <strong>Paolo Gentiloni</strong> a mettere in chiaro le richieste sulla legge che in Italia ha appena cominciato il suo percorso in Senato e per la quale si annuncia un cammino difficile.</p> <p>“Sulle concessioni balneari non è che occorra rivedere molte norme: la soluzione che la Commissione europea indica da tempo è quella di <strong>riassegnare tramite gare le concessioni esistenti</strong>”, ha detto Gentiloni durante la <a href="https://www.
eunews.it/2022/02/10/ue-taglia-ripresa-italia/168757" target="_blank" rel="noopener">conferenza stampa</a> di presentazione delle nuove previsioni economiche.</p> <p>Una strada da perseguire “tenendo conto delle professionalità e degli investimenti fatti finora e delle ricadute sociali ma senza favorire questo o quel soggetto o modelli di gestione” mantenendo il rispetto della concorrenza. Da sempre schierato <strong>contro le gare</strong> aperte, in difesa dei balneari attuali tutto il centrodestra che annuncia battaglia sulla riforma complessiva della concorrenza indicata dal governo nel Piano nazionale di ripresa e resilienza.</p> <p>Per il capodelegazione della Lega al Parlamento europeo <strong>Marco Campomenosi</strong> “anziché seguire i deliri ideologici di forze politiche che vorrebbero bandi di gara indiscriminati e zero innovazione nel settore delle concessioni balneari, si riparta da una <strong>riforma dell’intero demanio marittimo</strong>”.</p> <p>Non è certo la soluzione semplice che ha suggerito Gentiloni ma da ciò si capisce facilmente che il tema è da sempre ad alta tensione, con l’Europa che ha intimando all’Italia di adeguarsi fin dagli albori della direttiva Bolkestein.</p> </div>.