Zelensky: "Tregua possibile ma con l'Ucraina sotto l'ombrello della Nato"
Il presidente ucraino apre ad un congelamento del conflitto con "la parte non occupata". "I territori occupati dai russi? Possiamo riportarli indietro in modo diplomatico". Asse militare tra Russia e Corea del Nord
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto pronto a un accordo di cessate il fuoco con la Russia anche senza la restituzione immediata dei territori occupati da Mosca nel conflitto ma a condizione che l'Ucraina abbia l'ombrello della Nato. "Se vogliamo porre fine alla fase calda della guerra - ha detto in un'intervista a Sky News -, dobbiamo prendere sotto l'ombrello della Nato il territorio dell'Ucraina che abbiamo sotto il nostro controllo", ha affermato. Dobbiamo farlo in fretta. E poi sul territorio (occupato,ndr) dell'Ucraina, l'Ucraina può riportarli indietro in modo diplomatico", ha aggiunto. Sotto l'incalzare dell'avanzata russa nell'est del Paese, Zelensky ha silurato il comandante delle truppe di terra Oleksandr Pavliuk (in carica per soli nove mesi) e nominato al suo posto Mykhailo Drapatyi.
"Voglio lavorare direttamente con Trump"
Il presidente ucraino ha rinnovato anche la sua volontà di dialogo con il nuovo presidente Usa, Donald Trump: "Voglio lavorare direttamente con lui perché ci sono voci diverse nelle persone che lo circondano. Ed è per questo che non dobbiamo permettere a nessuno di distruggere la nostra comunicazione".
L'asse militare tra Russia e Corea del Nord
Se il presidente ucraino lavora a tenersi stretto il suo principale alleato, la Russia conferma il rafforzamento dell'asse militare con la Corea del Nord dopo gli allarmi lanciati dai Paesi occidentali e da Seul per la presenza di truppe nordcoreane in territorio russo. Mosca e Pyongyang stanno espandendo le loro relazioni "in tutti i settori, compresa la collaborazione militare", ha dichiarato il ministro della Difesa russo, Andrei Belousov.
Kim Jong-un: "Pieno sostegno a Mosca"
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha espresso il pieno sostegno alla guerra di Mosca contro l'Ucraina e ha condannato gli Usa e l'Occidente per aver permesso a Kiev di utilizzare missili a lungo raggio per attacchi contro la Russia, definendo la mossa un intervento militare "diretto". Incontrando il 29 novembre a Pyongyang il ministro della Difesa russo Andrei Belousov, Kim, nel mezzo della cooperazione militare bilaterale sempre più approfondita, ha definito "esercizio del diritto all'autodifesa per la Russia" quello "di intraprendere azioni risolute per far pagare il prezzo alle forze ostili", nel resoconto dell'agenzia statale Kcna.