Putin: "Riconciliarci con il popolo ucraino sarà inevitabile. E' solo una questione di tempo"
Lo dice il leader russo dice in un documentario-intervista. La proposta di Zelensky: "Cessate il fuoco immediato se Putin ferma gli attacchi". Nella notte, droni russi su Kyev: un morto e due feriti

"La riconciliazione con il popolo ucraino è inevitabile, ma è solo questione di tempo", ha affermato il presidente russo Vladimir Putin in una intervista per un documentario. " Nonostante tutta la tragedia che stiamo vivendo ora. È solo questione di tempo", ha dichiarato il leader russo rispondendo alla domanda se sia possibile "una riconciliazione con la parte ucraina del popolo russo in futuro". "La Russia - ha aggiunto - non ha avviato prima un'operazione speciale in Ucraina perché crede negli accordi di Minsk e vuole risolvere pacificamente il problema del Donbass".
Zelensky: "Cessate il fuoco immediato se Putin ferma gli attacchi"
Volodymyr Zelensky rilancia sulla tregua tra Ucraina e Russia dopo le tensioni con Mosca sulle celebrazioni dell'80esima Giornata della Vittoria sulla Germania nazista del prossimo 9 maggio. Il presidente ucraino che aveva bocciato la proposta di fermare le armi per tre giorni tra l'8 e il 10 maggio, ha dichiarato di essere pronto ad avviare un "cessate il fuoco immediato" se Putin cesserà "gli attacchi e le offensive".
Tregua di 30 giorni
In un messaggio pubblicato su Telegram, Zelensky ha sottolineato che un periodo di tregua di "almeno 30 giorni" sarebbe un "termine onesto" per la preparazione dei passi successivi. Ha aggiunto che, se la Russia accetterà queste condizioni, l'Ucraina è pronta a "fermare i combattimenti" e "preparare i prossimi passi per una de-escalation". Nel contempo, Zelensky ha ribadito l'importanza di continuare la pressione su "entità e meccanismi" che aiutano la Russia a eludere le "sanzioni internazionali", annunciando l'intenzione di introdurre nuovi pacchetti sanzionatori contro "soggetti in Paesi terzi". Ha anche annunciato che l'Ucraina si sta preparando a ricevere nuovi "significativi pacchetti di difesa" e a consolidare la cooperazione con i suoi alleati, sia durante il conflitto che nella fase di ricostruzione post-bellica.
Zelensky: “Non garantisco la sicurezza dei leader alla parata di Mosca
"Non si sa cosa la Russia intenda fare in quella data. Potrebbe prendere varie misure, come incendi o esplosioni, per poi accusare noi". Queste le parole di Volodymyr Zelensky che afferma di "non poter garantire la sicurezza" dei leader politici internazionali che saranno ospiti di Putin a Mosca per la parata per gli 80 anni della vittoria sovietica nella Seconda Guerra Mondiale, il 9 maggio.
Medvedev: “Se Kiev provoca, non arriva al 10 maggio”
L'immediata la replica alle parole di Zelensky arriva dal vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Medvedev: “E' solo una provocazione verbale. Nel caso di una vera provocazione nel Giorno della Vittoria, nessuno può garantire che Kiev arriverà al 10 maggio”. Dopo Medvedev, interviene anche per la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova Kiev "sta minacciando l'incolumità fisica dei veterani che parteciperanno alle parate e alle celebrazioni in quel giorno sacro". Più misurate le parole del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, per il quale Mosca "aspetterà dichiarazioni definitive, anziché ambigue, e, soprattutto, azioni volte alla de-escalation del conflitto" in quei giorni. Perché la reazione ucraina al cessate il fuoco di 72 ore "rappresenta un test della disponibilità di Kiev a cercare percorsi verso una pace duratura tra Russia e Ucraina".
La parata del 9 maggio
Quest'anno si prevede che i leader di circa 20 Paesi saranno ospiti di Putin per le celebrazioni del 9 maggio, tra cui il presidente cinese Xi Jinping, quello brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, oltre a quelli dei tradizionali alleati di Mosca, come il Kazakistan, la Bielorussia, Cuba e il Venezuela. Per
Attacco con droni a Kiev
Nella notte, un attacco con droni russi su Kyev ha provocato un morto e due feriti. Il sindaco della capitale Vitali Klitschko nel suo canale Telegram informa che al momento si conta una vittima e due bambini sono rimasti feriti. In fiamme i piani superiori di un grattacielo nel distretto di Svyatoshinsky della capitale. Sui social è stato diffuso un video che ritrae un camion dei vigili del fuoco intenti a domare il rogo verificatosi nel territorio del centro commerciale Dream Town, nel quartiere di Obolonsky.