Adesso è allerta rossa a Barcellona, 70 voli cancellati. Alluvione Valencia, dopo le contestazione il monarca cambia l'agenda
A causa del maltempo in Catalogna sono stati interrotti i collegamenti ferroviari regionali. Re Felipe ha deciso di presiedere la riunione del centro di comando dell'Unità militare dell'esercito (Ume) a Torrejon de Ardoz (Madrid). Aldaia, nel parcheggio pochi veicoli e senza vittime
Per l'impatto di una nuova Dana che si sposta a nord del versante del Levante di Spagna, una nuova allerta rossa è stata lanciato dalla Protezione civile con messaggi es-Alert per piogge torrenziali, che dalle prime ore del mattino hanno colpito la provincia di Castellon, la Catalogna e la provincia di Barcellona. Sono stati interrotti i collegamenti ferroviari regionali dal gestore delle infrastrutture Renfe. Le forti precipitazioni delle ultime ore hanno provocato anche la cancellazione di almeno 70 voli e la deviazione di altri 18 con arrivo previsto nella città catalana: lo ha reso noto Aena, la società che gestisce gli scali spagnoli. Anche il Porto di Barcellona ha interrotto le operazioni per le conseguenze della Dana che si è abbattuta sulla regione. L'autorità portuale ha informato in un comunicato sui social che le operazioni nei terminal containers di Apm, Hutchison, Port Best e Delta Deport sono state interrotte a conseguenza delle piogge torrenziali che si sono spostate dal sud al nord della costa del Levante iberico, con gravi conseguenze soprattutto nell'area di Barcellona. Le operazioni nel porto e l'accesso nei terminal sono stati interrotti nel terminal di Best dalle 14 alle 20, mentre Delta Deport ha sospeso le operazioni "fino a nuovo avviso".
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Cancellati 4 voli dall'Italia a Barcellona
Cancellazioni e ritardi pesanti anche in Italia per i voli in partenza per la Spagna, flagellata ancora dal maltempo. Secondo la società specializzata in trasporto aereo RimborsoAlVolo, la situazione nel primo pomeriggio di oggi vede coinvolte nei disagi diverse compagnie che operano collegamenti dall'Italia verso l'aeroporto El Prat di Barcellona: Vueling, Ryanair, Ita Airways.
Dopo le contestazione il monarca cambia l'agenda
Dopo la rabbia e la protesta esplosa domenica a Paiporta, che ha costretto re Felipe VI e la regina Letizia, con il premier Pedro Sanchez e il governatore di Valencia, Carlos Mazon a interrompere la visita nelle località più colpite dall'alluvione in Spagna, il monarca ha modificato la sua agenda ufficiale per presiedere la riunione del centro di comando dell'Unità militare dell'esercito (Ume) a Torrejon de Ardoz (Madrid). Lo rende noto una nota della casa reale.
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Felipe: "Lo Stato sarà presente"
Nonostante i lanci di fango e oggetti contro la comitiva ufficiale, Felipe VI ha ascoltato le grida di aiuto della popolazione colpita a Paiporta: "Felipe non ci abbandonare". E ha garantito che "lo Stato in tutta la sua interezza è e sarà presente" nei comuni devastati dalle alluvioni per far fronte alla catastrofe. La visita dei monarchi a Paiporta e Chiva, il 'ground zero' delle aree colpite dalla Dana, è stata su loro iniziativa, per esprimere solidarietà alle famiglie colpite, nonostante fosse stata sconsigliata per motivi di sicurezza, secondo fonti governative citate oggi da vari media iberici, fra i quali El Pais.
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Aldaia, nel parcheggio pochi veicoli e senza vittime
Dopo aver ridotto il livello dell'acqua nel parcheggio del centro commerciale Bonaire, nel comune di Aldaia alle porte di Valencia, c'è la speranza che la tragedia annunciata possa ridimensionarsi. "Si sta facendo un lavoro impressionante per drenare l'acqua. Ma vogliamo ridimensionare le notizie sulla dimensione della tragedia. Non è un parking completo di 5.000 veicoli che è stato sepolto dal fango, era al livello minimo di occupazione. Secondo le prime notizie, sono stati identificati venti veicoli e senza che sia stata rilevata la presenza di vittime". E' quanto ha affermato a Tve il sindaco di Aldaia, Gullermo Lujan. Sul possibile numero di dispersi, Lujan ha segnalato: "Al momento non abbiamo dati ufficiali. Il nostro comune ha finora registrato 6 vittime e ci sono molti garage che si stanno svuotando, non abbiamo numeri certi sui dispersi. Ma continuiamo ad essere cauti sulle stime. Siamo preoccupati, perché Aldaia è un paese distrutto, la gente ha perduto le case, dobbiamo ripulire tutto e cominciare a ricostruire", ha aggiunto.
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Droni e cani per cercare i dispersi
La polizia spagnola usa droni e cani per continuare a cercare persone disperse nelle aree difficili da raggiungere come tunnel o garage allagati dopo le inondazioni mortali nella regione di Valencia. Nonostante le speranze di trovare ancora sopravvissuti siano minime. È il peggior disastro in Spagna da decenni, con un bilancio di 217 morti e speranze sempre più basse di trovare sopravvissuti. Le autorità avvertono che il bilancio delle vittime potrebbe ancora aumentare.Ovunque nella regione di Valencia ci sono scene apocalittiche. Camion e automobili ribaltati e schiacciati giacciono lungo le strade invase dal fango nel complesso industriale di Loriguilla, nei pressi di Valencia, in Spagna, colpito dalle inondazioni.
Allerta rossa a Barcellona, cancellati 70 voli