Gli Usa: "Putin disperato, se non gradisce gli attacchi si ritiri". L'intelligence russa: "Casa Bianca pronta a destituire Zelensky"
Il consigliere di Stato Kirby sostiene che il Cremlino si stia alleando con Cina e Corea per "disperata ricerca di assistenza militare". Kiev: "Nostro obiettivo non è annettere territori russi"
"Putin non gradisce l'attacco di Zelensky alla Russia? Allora si ritiri dall'Ucraina". Parole nette quelle del consigliere per la sicurezza, John Kirby, che ha così commentato gli ultimi risvolti delle attività belliche nel conflitto che va avanti da più di un anno. "Questa è la guerra di Putin contro l’Ucraina. E se la cosa non gli piace, se la cosa lo mette un po’ a disagio, allora c’è una soluzione semplice: può semplicemente andarsene dall’Ucraina e farla finita", ha detto Kirby che con le sue parole ribadisce il sostegno al Paese guidato da Zelenky.
Smentita la notizia di intelligence sulla "destituzione" di Zelensky?
Ma per il consigliere di Stato questi sono i primi segnali di cedimento nella guerra di nervi che accompagna il confronto in armi. E peraltro, queste parole smentirebbero - ma tutto è da verificare - quanto rivelato dall'intelligence russa (Svr), citato dall’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti, secondo cui gli Stati Uniti avrebbero l'intenzione di destituire il presidente ucraino per mettere al suo posto l’ex ministro dell’Interno Arsen Avakov, figura "più gestibile" e "meno corrotta". Nel rapporto dell'intelligence è scritto che "tra le élite americane cresce l’insoddisfazione nei confronti di Zelensky. Sia nel partito democratico sia in quello repubblicano, crescono le voci di coloro che esprimono dubbi sulla ‘spesa mirata di miliardi di dollari in aiuti militari’ che riceve Kiev. Zelensky sta compiendo passi folli che minacciano di portare l’escalation ben oltre i confini dell’Ucraina".
Putin "disperato, si rivolge a Cina e Corea del Nord"
E torniamo a Kirby, il quale senza mezzi termini, durante un brifing con i media, ha parlato di Putin come di un "presidente disperato". "Cerca disperatamente assistenza e capacità militare... e si sta rivolgendo con disperazione a Paesi come l'Iran e la Corea del Nord per chiedere aiuto": questo "è pericoloso, ovviamente, per la popolazione ucraina, visto che questi missili continuano a piovere su di loro e sulle loro infrastrutture energetiche. Ma è pericoloso anche per la regione indopacifica", ha assicurato. "Qualsiasi idea di un rapporto di difesa nascente tra Corea del Nord e Russia avrà ramificazioni per la nostra sicurezza collettiva e per i nostri requisiti di sicurezza nazionale nell'Indo-Pacifico", ha concluso.
Zelensky: "Stiamo raggiungendo i nostri obiettivi nel Kursk
Le Forze armate dell’Ucraina stanno raggiungendo i loro rispettivi obiettivi nella regione (russa, ndr) di Kursk e continueranno ad agire nella misura necessaria per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina: lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Heorhii Tyhiy, come riporta Rbc-Ucraina. L’operazione, ha aggiunto, "impedisce alla Russia di trasferire ulteriori unità nella regione (ucraina, ndr) di Donetsk e complica la sua logistica militare".
Poi ha aggiunto che "gli obiettivi delle Forze armate dell’Ucraina sono solo le strutture militari e contingenti militari" russi. Così il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Heorhii Tyhiy, riporta Rbc-Ucraina. "È stata la Russia a portare la guerra in Ucraina ed è giusto che ora questa guerra ritorni in territorio russo - ha aggiunto -. Quanto prima la Russia accetterà di ristabilire una pace equa, tanto prima cesseranno le incursioni ucraine sul territorio russo".