Guerra in Ucraina, Trump: "Putin vuole incontrarmi ci stiamo organizzando". Le risposta del russo
Il tycoon assicura che "con me presidente la guerra non sarebbe mai iniziata, adesso è più complicato". Il Cremlino: "Pronti a un dialogo"
Le aperture arrivano da entrambe le parti. E' certo che un minuto dopo l'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca il dosseir sulla guerra in Ucraina sarà sul tavolo del neo presidente degli Stati Uniti. Da entrambe le parti dicevamo, perché oggi è stato lo statunitense ad assicurare che potrebbe incontrare presto l'omologo russo, Vladimir Putin. Dall'altra, arriva a stretto giro la risposta del Cremlino che, attraverso un portavoce, fa sapere di essere pronto a un dialogo con l'omologo americano. Tutto questo mentre solo due giorni fa il presidente della Nato, Mark Rutte, chiedeva agli Stati membri un impegno ancora maggiore a fianco dell'Ucraina, seguito dall'Alta Rappresentante per la Politica Estera dell'Ue Kaja Kallas, per la quale l'Ue sarebbe pronta a sostenere Zelensky "anche senza gli Usa".
Ma potrebbe andare diversamente. Trump, parlando nella sua residenza in Florida, ha detto che "sono in corso preparativi" per l'incontro con il presidente russo. Si dice inoltre sicuro che "il presidente Putin vuole che ci vediamo. Lo ha detto anche pubblicamente e dobbiamo mettere fine a quella guerra". Quindi ha aggiunto che "ci stiamo organizzando". Alla domanda sulla possibilità di un incontro trilaterale tra lui, Putin e il leader cinese Xi Jinping, il presidente eletto ha risposto che questo sarà deciso in futuro.
Trump: bisogna far finire la guerra ma è più complicato
Trump, anche nelle ultime esternazioni in una conferenza stampa a Mar-a-Lago, ha ripetuto che "Russia e Ucraina hanno perso centinaia di migliaia di uomini in una guerra che non sarebbe mai dovuta cominciare. Con me presidente non sarebbe iniziata. Ora bisogna farla finire ed è molto più complicato", ha detto esprimendo meno ottimismo rispetto a quello esibito durante la campagna elettorale, quando garantiva una conclusione rapidissima delle ostilità.
A insistere sulla certezza di una "chiusura molto rapida" della guerra è invece Elon Musk, il miliardario finanziatore di Trump e proprietario di Starlink e Tesla, durante una conversazione trasmessa dal sul social media X con la leader e candidata cancelliera dell'estrema destra tedesca Afp, Alice Weidel.
Il Cremlino: "Putin aperto a dialogo, anche con Trump"
Putin, dal canto suo, è sempre aperto al dialogo con leader stranieri, compreso Donald Trump, afferma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in risposta alle parole del presidente eletto. "Il presidente ha più volte affermato la sua disponibilità a contattare leader internazionali, compreso il presidente americano, compreso Donald Trump", ha detto Peskov, accogliendo positivamente "la disponibilità di risolvere i problemi attraverso il dialogo".