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Trump: "Ottima telefonata con Zelensky". E potrebbe incontrare Putin in Arabia Saudita. Le condizioni di Mosca

Il presidente Usa ha detto di aver parlato per un'ora con l'omologo ucraino. Che sul russo però non cambia idea: "Lo zar vuole solo indebolirci". Il Cremlino ribadisce i dubbi sull'ampia proposta americana di cessate il fuoco accettata da Kiev

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"Ho appena finito un'ottima telefonata con il presidente Zelensky che è durata circa un'ora". A scriverlo su Truth è Donald Trump precisando che il colloquio ha riguardato "per la maggior parte la chiamata di ieri con il presidente Putin per allineare sia la Russia che l'Ucraina in termini di richieste e necessità. Siamo sulla buona strada e chiederò al Segretario di Stato Marco Rubio e al Consigliere per la sicurezza nazionale Michael Waltz di fornire una descrizione accurata dei punti discussi. Tale dichiarazione verrà pubblicata a breve", ha aggiunto Trump.

E non è escluso un incontro Putin-Trump in Arabia Saudita. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, all'Itar Tass. Al momento però, ha chiarito, Putin e Trump "non hanno discusso di un incontro di persona".

Le condizioni di Putin

Uno stop "completo" degli aiuti militari e di intelligence da parte dell'Occidente all'Ucraina come requisito 'chiave' per la Russia per porre fine alla guerra con Kiev. E' questa la condizione che Vladimir Putin ha posto nella lunga telefonata con Donald Trump, un colloquio durato circa due ore e definito "produttivo" dal leader Usa, che ha intanto incassato l'ok russo allo stop agli attacchi contro le infrastrutture energetiche ucraine per un mese. Un primo passo verso la pace, secondo la Casa Bianca. Un paletto ingombrante, in realtà, che Putin piazza sulla strada verso la pace.

Zelensky: "Mosca non è pronta alla pace"

"I russi non sono pronti a porre fine a questa guerra, non sono pronti nemmeno per il primo passo, che è un cessate il fuoco", ha commentato a caldo Volodymyr Zelensky, denunciando che "l'intero gioco di Putin è indebolire" l'Ucraina ma che Kiev continuerà a combattere anche nel Kursk. Pur dicendosi favorevole alla tregua degli attacchi alle infrastrutture energetiche approvata da Mosca, il presidente ucraino pensa "che sarebbe giusto per noi avere una conversazione con il presidente Trump e conoscere i dettagli di ciò che i russi hanno offerto agli americani o di ciò che gli americani hanno offerto ai russi". 

Usa: prima intesa Trump-Putin

Prima parziale fumata bianca verso la pace in Ucraina, dopo l'attesa telefonata tra Trump e Putin durata quasi 3 ore:
concordata una roadmap verso una "pace durevole" che inizierà con una tregua di 30 giorni dei raid sulle infrastrutture
energetiche. Così, in un'intervista con Fox News poche ore dopo il colloquio tra Usa e Russia, l'inviato speciale del presidente americano, Steve Witkoff,  che ha parlato in particolare della tregua sull'energia, sulle infrastrutture energetiche in generale e sugli obiettivi nel Mar Nero: "Penso che entrambi siano ora concordati dai russi. Sono certamente fiducioso che gli ucraini saranno d'accordo", ha detto

La condizione "chiave" di Mosca

"E' stato sottolineato che la condizione chiave per impedire un'escalation del conflitto e lavorare verso la risoluzione con mezzi politici e diplomatici deve essere la completa cessazione dell'assistenza militare e la fornitura di intelligence a Kiev", recita la nota del Cremlino dopo la telefonata tra Putin e Trump. Mosca ha poi dato la sua disponibilità ad un cessate il fuoco di 30 giorni sulle infrastrutture, in particolare energetiche, dell'Ucraina, ma ha ribadito i suoi dubbi sul più ampio cessate il fuoco di 30 giorni, senza condizioni, che Stati Uniti e Ucraina avevano concordato e proposto alla Russia. Nella nota del Cremlino si legge quindi che da parte dei russi sono "stati evidenziati un numero di punti significativi" che richiedono ulteriori considerazioni, compreso quello "del controllo effettivo" su qualsiasi cessate il fuoco sulla linea del conflitto. Inoltre la Russia richiede lo stop della mobilitazione degli ucraini e il riarmo delle sue forze, insieme alla ribadita richiesta, già avanzata nei giorni scorsi da Putin, di "eliminare le radici che hanno provocato la crisi". Il leader russo, come riferisce il Cremlino, ha detto al presidente americano di essere in ogni caso "disposto a collaborare con lui per la pace". Mosca ha spiegato che verranno creati "gruppi esperti americani e russi che lavoreranno per raggiungere un accordo di pace".

 

I colloqui per un cessate il fuoco nella guerra della Russia con l'Ucraina continueranno domenica nella città saudita di Gedda: lo ha detto l'inviato speciale del presidente americano Donald Trump, Steve Witkoff. In un'intervista con Fox News poche ore dopo che Trump ha avuto una lunga telefonata con il presidente russo Vladimir Putin, Witkoff ha parlato in particolare della tregua sulle infrastrutture energetiche e sugli obiettivi nel Mar Nero: "Penso che entrambi siano ora concordati dai russi. Sono certamente fiducioso che gli ucraini saranno d'accordo", ha detto. Per ora quindi non ci sarà la tregua incondizionata totale cui aveva aderito Kiev, che rischia così di continuare a perdere terreno.

 

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